Una nuova legge della California impone ai marketplace digitali di rendere chiaro se si compra o si acquista solo una licenza

Secondo la nuova legge AB 2426 dello Stato della California, a partire dal 2025, le piattaforme dovranno evitare termini come "comprare" o "acquistare" in caso di accesso limitato. Ci si riferisce, quindi, a tutti quei casi per cui l'utente acquisisce solo una licenza per l'accesso ai contenuti e non acquista il prodotto in maniera definitiva. La legge non si applica ai download permanenti offline ma mira a garantire maggiore trasparenza sui diritti degli utenti riguardo ai contenuti digitali.

Con l'esplosione del commercio di contenuti digitali, molte persone credono di possedere pienamente ciò che "acquistano" online, come videogiochi, film, musica o ebook. Tuttavia, spesso si tratta di una licenza temporanea o condizionata dall'accesso a server o piattaforme online, che può essere revocata o interrotta. La nuova legge mira a rendere più chiari i termini di queste transazioni.

Ne sanno qualcosa, ad esempio, quei giocatori che hanno acquistato nel passato dei titoli da giocare online, che poi sono diventati inutilizzabili quando il produttore ha deciso di spegnere i server di gioco perché, dal suo punto di vista, mancava la convenienza. Un caso emblematico è stato quello del videogioco The Crew, che, una volta chiusi i server da Ubisoft, è sparito dalle librerie dei giocatori.

La legge AB 2426 non risolve il problema della perdita di accesso ai contenuti una volta chiusi i server o rimossi dalle piattaforme, ma rappresenta un importante strumento di chiarezza. La firma della legge AB 2426, inoltre, è solo una delle recenti iniziative intraprese dal governatore della California Gavin Newsom. La scorsa settimana, Newsom ha firmato altre due leggi importanti, destinate a regolare l'uso dell'intelligenza artificiale per la protezione delle immagini e delle sembianze di attori, sia viventi che defunti, oltre a introdurre nuove regole per rendere più semplice la cancellazione di abbonamenti online tramite il cosiddetto "click to cancel".