Ucraina, le operazioni militari si finanziano anche con i Bitcoin

Non si placano le tensioni al confine tra Ucraina e Russia mentre alcune organizzazioni non governative ucraine stanno assistendo ad un aumento delle donazioni in Bitcoin: non si tratta però di NGO impegnate in cause sociali, ma di attivisti filo-ucraini e di organizzazioni militari. E' la società di analisi blockchain Elliptic a evidenziare quanto accade, parlando di una vera e propria campagna di "crowdfunding" militare. 

Secondo quanto riporta Elliptic, è già da diversi anni che le ONG locali hanno avviato il proprio sostegno per il finanziamento di soldati, armi e forniture mediche. Secondo Elliptic i donatori stanno usando Bitcoin per finanziare queste ONG, evitando quindi il passaggio da banche o istituti finanziari che potrebbero bloccare le donazioni.

Elliptic in particolare ha identificato vari portafogli di criptovalute utilizzati da questi gruppo di volontari e dalle ONG e che hanno ricevuto nel complesso fondi per poco più di 570 mila dollari, una parte sostanziosa dei quali nel corso dell'ultimo anno.

Tra i gruppi che stanno ricevendo donazioni in Bitcoin vi sarebbero, secondo le analisi di Elliptic, Come Back Alive che fornisce addestramento, attrezzature militari e mediche, e Myrotvorets Center, che ha legami con il governo ucraino. Vi sarebbero anche i gruppi hacktivist Ukrainian Cyber Alliance e Belarusian Cyber-Partisans, che hanno già intrapreso attacchi informatici contro obiettivi russi. Secondo Elliptic alla sola Ukrainian Cyber Alliance sono stati donati nell'ultimo anno quasi 100 mila dollari in Bitcoin, Litecoin, Ethereum e stablecoin.

L'idea non è inedita, e anzi pare che le organizzazioni non governative ucraine abbiano tratto ispirazione proprio dai gruppi filo-russi che già nel 2014 hanno sfruttato Bitcoin proprio a tali scopi.