Tecnologia blockchain per le elezioni? In Sierra Leone è successo questa settimana

Le elezioni presidenziali in Sierra Leone sono state svolte anche sfruttando la tecnologia blockchain, allo scopo di aumentarne credibilità e trasparenza
di Andrea Bai pubblicata il 09 Marzo 2018, alle 17:11 nel canale WebLo stato africano della Sierra Leone ha utilizzato la tecnologia blockchain per lo spoglio delle elezioni presidenziali avvenute lo scorso 7 marzo. A dare risalto all'accaduto è il CEO di Agora, Leonardo Gammar, la società svizzera a cui lo stato si è rivolto per il supporto tecnologico e tenico delle operazioni. Il governo della Sierra Leone ha voluto usare la tecnologia blockchain per "incrementare la trasparenza nelle operazioni elettorali".
"Per la prima volta nella storia una blockchain è stata usata in una elezione presidenziale" ha commentato Jaron Lukasiweicz, COO di Agora. La società ha implementato una blockchain permissioned privata, la cui differenza fondamentale da una blockchain pubblica è rappresentata dal fatto che l'interazione e l'accesso è consentita solamente a operatori cui preventivamente sono stati assegnati gli opportuni permessi.
Official: @AgoraBlockchain technology was used in Sierra Leone's presidential elections yesterday, delivering results 2 hours before the official count. This is the first time in history that #blockchain has been used in government elections! https://t.co/LIRwfRWbVx #ico #Crypto
— Agora (@AgoraBlockchain) 8 marzo 2018
"I votanti esprimono la loro scelta su schede cartacee, quindi il nostro team di osservatori imparziali li registra sulla blockchain" ha spiegato Lukasiewicz. L'impiego della tecnologia blockchain ha permesso di ottenere il conteggio dei voti con due ore di anticipo rispetto alla conta ufficiale condotta dalla Commissione Elettorale Nazionale.
Agora ha implementato una blockchain permissioned privata - che differisce da una blockchain pubblica poiché vi sono restrizioni su chi può interagire sulla rete blockchain - per supervisionare i risultati dell'elezione in tempo reale e assicurarsi che non vi sia corruzione del processo democratico. "I votanti fanno la loro scelta su schede cartacee, e quindi il nostro team di osservatori imparziali li registra sulla blockchain" ha spiegato Lukasiewicz. Alla base del sistema ci sono nodi "write-permissioned" operati da Agora e da testimoni di terze parti costituiti da membri della Croce Rossa, del Politecnico Federale di Losanna e dell'Università di Friburgo, e nodi in sola lettura che permettono a chiunque di osservare i dati.
I benefici dell'impiego della tecnologia blockchain nelle operazioni elettorali risiedono non solo in una riduzione di costi, ma anche nell'ulteriore riduzione dell'errore umano e di una più rapida conoscenza dei risultati elettorali. Secondo Agora in futuro tutte le elezioni useranno sistemi di voto basati su blockchain poiché rappresenta, a detta della società, l'unica tecnologia oggi esistente che può offrire una piattaforma trasparente per la verifica delle operazioni di voto e spoglio.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoStiamo parlando del paese dove se vai al comune a chiedere un documento via PEC ti guardano come se gli avessi chiesto di scoparti le loro mogli
l'ignoranza regna sovrana...per la cronaca ne adesso e ne mai sará possibile hackerare un sistema basato su blockchain.prima di parlare é meglio informarsi
se la blockchain è privata ha ragione lui: non esiste nessuna garanzia che i nodi privati si comportino onestamente se non la fiducia che gli utenti della blockchain ripongono in chi la gestisce. Rispetto ad un sistema di validazione tradizionale ci sono vantaggi nella rapidità e nell'automazione ma non nella garanzia di incorruttibilità dei dati.
In una blockchain pubblica basata su meccanismo di consenso distribuito remunerato invece i nodi hanno un incentivo economico diretto a rimanere onesti (incentivo che nei bitcoin ammonta a circa 18 milioni di dollari al giorno) e, tramite la Proof-of-work, qualsiasi nodo volesse violare l'integrità della blockchain dovrebbe avere una potenza di calcolo superiore al 50%+1 del totale (circa 13 esahash al secondo nei bitcoin) solo per provarci.
I sistemi di voto basati su blockchain saranno veramente inviolabili quando saranno sviluppati come layer sovrstanti di una blockchain pubblica che abbia sufficiente potenza di calcolo da dare garanzie di inviolabilità
Questa frase:"[I]Agora ha implementato una blockchain permissioned privata - che differisce da una blockchain pubblica poiché vi sono restrizioni su chi può interagire sulla rete blockchain - per supervisionare i risultati dell'elezione in tempo reale e assicurarsi che non vi sia corruzione del processo democratico.[/I] " è quindi completamente sbagliata, è l'esatto opposto.
Vedo qualche problemino sull'anonimato. Al più si accelererebbe la registrazione cartacea sui registri, ma legare il voto alla strisciata della carta secondo me non siamo ancora pronti.
Per il resto l'Estonia sta sempre avanti, sarà dal 2007 che è in funzione... l'Italia forse dopo il 2025.
Io no, troppo costoso.
Sono soldi che finiscono in imprese e persone italiane... troppo costoso cosa?!
Ogni volta bisogna ricominciare da capo a spiegare l'a,b,c dell'economia.
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