Spam King in prigione: 30 mesi di reclusione per il re dello spam

Sanford Wallace, autoprolcamatosi 'Spam King', è stato condannato a 2,5 anni di reclusione e al pagamento di una somma pari ad oltre 300.000 dollari per i milioni di messaggi spam inviati agli utenti Facebook tra il 2008 e il 2009.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 16 Giugno 2016, alle 17:41 nel canale WebSi conclude con una condanna a 2 anni e mezzo di reclusione e con il pagamento di una somma pari a 310,628 dollari la vicenda di Sanford Wallace, meglio noto come ''Spam King", come lui stesso si è definito per sottolineare quella che è una sorta di vocazione naturale: inviare messaggi spam. Le vicende che hanno determinato la condanna sono quelle relative all'invio di milioni di messaggi spam nel periodo compreso tra il 2008 e il 2009 agli utenti Facebook.
(credit foto)
Wallace, 47 anni residente a Las Vegas, nel periodo sopra indicato, come lui stesso ha ammesso, ha inviato oltre 27 milioni di messaggi spam che hanno compromesso circa 500,000 account Facebook. Spam King, sottolinea la Corte della California che ha emesso la sentenza di condanna, ha illegalmente ottenuto, archiviato e sfruttato le informazioni degli account Facebook violati e conseguito guadagni illeciti reindirizzando gli utenti verso siti web esterni.
Il ''re dello spam'' ha confessato, nello specifico, di aver attivato un account Facebook fittizio con il nome di "David Frederix" per testare l'efficacia del sistema di invio dei messaggi spam e creare un processo automatizzato per effettuare il login nell'account di un utente Facebook, recuperare la lista di tutti i contatti e inviare un messaggio indesiderato a ciascuno di essi.
I messaggi, formalmente provenienti da una fonte fidata (ovvero un contatto presente della propria lista di amici), contenevano link a siti web esterni che consentivano la sottrazione illecita delle credenziali di login, generando, tra l'altro, un traffico dal quale Wallace ha ammesso di aver tratto un guadagno economico. Un comportamento truffaldino aggravato dall'attività di archiviazione delle informazioni su nome utente e password posta in essere per continuare ad inviare ulteriori messaggi spam.
Non si tratta del primo reato di frode compiuta da Wallace utilizzando la tecnica dello spam, visto che la carriera per diventare ''re'' era iniziata nel 1991 sfruttando non il web, ma il fax. In seguito, ha affrontato ulteriori vicende giudiziaria attivate oltre che da Facebook anche da AOL e MySpace. Le condanne in contumacia nelle varie controversie civili che lo hanno visto protagonista hanno previsto un risarcimento complessivo di circa 1 miliardo di dollari per i vari reati di frode online, cifra mai corrisposta da Wallace. Nel 2011 sono state formalizzate le incriminazioni penali nei suoi confronti.
I pubblici ministeri hanno chiesto l'applicazione di una pena detentiva di 36 mesi, ritenuta opportuna per far comprendere a Wallace la gravità delle sue azioni e ad impedire l'ennesima reiterazione del reato, tenuto anche conto del fatto che le precedenti sanzioni pecuniarie si sono rivelate inefficaci. La pena è detentiva è stata poi quindi ridotta da 36 a 30 mesi. La pratica dell'invio dei messaggi indesiderati sfruttando media digitali, oltre che (a dir poco) fastidiosa per le vittime, in ultima istanza, non paga, ma si paga con una sanzione salata nel caso di Spam King.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià spammava addirittura usando il fax. Assurdo.
E scusate il francesismo.. ma che faccia da pirla.. in galera diventrà tempo zer il bambolo gonfiabile di qualcuno.
Se fosse stato in Italia sarebbe libero, non pagherebbe nulla e farebbe i soldi andando ospite nelle trasmissioni.
Non vorrei essere nei panni del suo fondoschiena
Speriamo che Jamal e Jesus non lo trattino troppo male :P
"...in prigione, in prigione, ...e che gli serva di lezione"
Ma non mi dire
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