Robot umanoidi, la partita di calcio è comica: l'unica cosa che sanno fare bene è cadere

A Pechino, quattro squadre di robot umanoidi si sono sfidate in partite di calcio 3 contro 3 guidate dall'intelligenza artificiale. Tra cadute, difficoltà motorie e spettatori incuriositi, l’evento ha messo in luce i progressi e i limiti attuali della robotica
di Vittorio Rienzo pubblicata il 02 Luglio 2025, alle 09:57 nel canale WebSabato 28 giugno, a Pechino, si è svolta una singolare competizione calcistica tra robot umanoidi, alimentati dall'intelligenza artificiale. Quattro squadre universitarie si sono affrontate in partite tre contro tre, mettendo alla prova la capacità delle macchine di agire in ambienti dinamici, complessi e competitivi.
Nonostante il crescente interesse per le potenzialità della robotica, le immagini delle partite mostrano che i calciatori professionisti non saranno sostituiti a breve dall'IA: i robot hanno faticato a seguire la palla, eseguire movimenti coordinati e, in alcuni casi, anche a rimanere in piedi. Alcuni sono caduti rovinosamente e non sono riusciti a rialzarsi autonomamente, rendendo necessario l'intervento degli operatori con barelle.
L'evento ha attirato circa 500 spettatori dal vivo e ha avuto una significativa visibilità online, con numerosi utenti che hanno seguito le partite sui social. L'arbitraggio e il pronto soccorso in campo sono rimasti affidati agli esseri umani.
La finale ha visto il team THU Robotics dell'Università Tsinghua imporsi con un punteggio di 5-3 contro il Mountain Sea team dell'Università Agraria della Cina, aggiudicandosi il titolo. I supporter della squadra vincente hanno celebrato il successo riconoscendo però il valore e la preparazione degli avversari.
Secondo The Guardian, i robot in gara sono stati programmati con algoritmi personalizzati da ciascun team. Dou Jing, direttore esecutivo del comitato organizzatore, ha sottolineato che la manifestazione rappresenta un passo verso una più ampia integrazione dei robot nella vita quotidiana.
Cheng Hao, fondatore e CEO della Booster Robotics — azienda che ha fornito i robot — ha definito lo sport un banco di prova ideale per testare le capacità delle macchine umanoidi. Hao ha inoltre ipotizzato un futuro in cui i robot possano disputare partite con gli esseri umani, a condizione che vengano garantite condizioni di assoluta sicurezza.
Anche il professor Subramanian Ramamoorthy dell'Università di Edimburgo ha commentato i risultati della manifestazione, evidenziando come i robot mostrino miglioramenti continui anno dopo anno, seppur ancora lontani da performance paragonabili a quelle umane.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoForse dovrebbero fargli correre con le F1 per rendere interessante quello che fanno gli umani dimostrando che tutto sommato siamo parecchio migliori di queste lattine che dovrebbero sostituirci..
Ne hanno di strada da fare per cambiare un pannolino senza uccidere il bambino o farlo scappare e restare con la cacca in “mano”.. quante elaborazioni facciamo senza accorgercene..
Polari addandavenì
Hanno ancora un approccio cartesiano nell'avvicinarsi ad una palla...Devi effettuare il login per poter commentare
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