PostePay è caos! Addebiti non autorizzati svuotano le carte degli utenti. Come farsi rimborsare
Molti utenti stanno segnalando nelle ultime ore diversi addebiti strani sulle proprie carte PostePay. Addebiti chiaramente non autorizzati che in alcune situazioni hanno anche svuotato le carte completamente. Ecco cosa fare e come richiedere il rimborso.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 22 Ottobre 2021, alle 12:34 nel canale WebPoste Italiane
Addebiti anomali sulle PostePay, e apparentemente autorizzati da Google Play. Sono davvero molteplici le segnalazioni degli utenti per le proprie PostePay che negli ultimi dieci giorni stanno vivendo momenti di caos totale con addebiti non autorizzati e con svuotamento delle carte ricaricabili delle Poste Italiane. La situazione sembra andare avanti da ormai una decina di giorni con addebiti contrassegnati nei movimenti degli utenti ma provenienti da Google Play ma mai autorizzati da chi è effettivamente il possessore della carta.
PostePay: come avviene il furto dei soldi sulla carta
Sostanzialmente il procedimento vede un addebito di una cifra intorno ai 10€ (di solito si aggira sui 4 o 5€ per ogni operazione) che viene autorizzata da Google Play, il negozio digitale di Android. Questi movimenti sulla carta PostePay possono essere molteplici anche una sola giornata e dunque gli utenti si ritrovano ad avere addebiti nell'ordine di centinaia di euro con, nella maggior parte dei casi, lo svuotamento completo della PostePay.
E sono davvero tante le segnalazioni che gli utenti stanno facendo a Google e Poste Italiane proprio da una decina di giorni ad oggi. Tutti gli utenti coinvolti dichiarano di non aver autorizzato alcun tipo di pagamento con la loro PostePay soprattutto sullo store online di Google. E oltretutto non hanno nemmeno involontariamente cliccato su link malevoli che possono aver causato un sistema di phishing con dunque eventuali malevoli azioni. Ad oggi Poste Italiane non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla situazione che sta coinvolgendo tantissimi suoi clienti.
PostePay: cosa fare se si hanno addebiti? Come richiedere il rimborso?
Come detto Poste Italiane non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito e soprattutto non ha ancora fatto sapere come mai tutto questo sta accadendo e se è in corso un qualche attacco ai sistemi di pagamento della società. Di fatto chiunque ricevesse degli addebiti anomali tramite autorizzazione di Google Play sulla propria PostePay può richiedere il rimborso degli addebbiti anomali.
Il rimborso può essere effettuato direttamente sul sito web di Poste Italiane con uno specifico per la segnalazione e contestazione di addebiti. In questo caso ci si riferisce a BancoPosta, può essere usato anche per questo tipo di problema: il modulo, una volta compilato deve poi venire presentato ad un ufficio postale, o inviato via PEC o anche tramite fax.
Nel contempo il consiglio che possiamo darvi, in attesa che la situazione si risolva il prima possibile, è quello di controllare i movimenti della carta, al fine di di individuare eventuale addebiti non riconosciuti. Se questi sono individuati è consigliato bloccare la carta immediatamente. Per bloccare la carta PostePay bisogna telefonare ai numeri, in funzione 24 ore su 24:
- Carta prepagata Postepay: 800.00.33.22 (dall’Italia)
- Carta prepagata Postepay: +39.02.82.44.33.33 (dall’estero).
443 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn posta hai zero privacy, tutti possono ascoltare i fatti tuoi quando sei allo sportello e se tu devi fare pratiche postali deve aspettare molto di più.Evviva le liberalizzazioni...
Conosco persone che anche per la gestione delle carte hanno problemi, anche col conto alle poste.
Comunque è abbastanza scandaloso che l'ente emittente ad oggi nicchi, mentre di sicuro avranno bucato qualche loro database.
Inoltre vedo che si parla di Google Play, quindi immagino riguardi solo Android ..... per ora.
Nel mondo attuale se uno vuole avere un certo livello di sicurezza deve sempre andare in realtà "too big to fail" o comunque che per immagine, dimensione e servizi hanno interesse a che tutto funzioni adeguatamente.
Poste è assolutamente da evitare.
Inoltre vedo che si parla di Google Play, quindi immagino riguardi solo Android ..... per ora.
Lezione di che , la causale ''google pay'' è di facciata e serve solo per mimetizzarsi nelle altre operazioni. Non c'entra nulla google e android (che ha disconosciuto gli addebiti in tutti i reclami fatti in quanto non ha ricevuto tali somme). Inoltre gli utenti con addebiti c'è anche gente con la postepay nuova e non associata/collegata a nulla, tanto meno google.
La spiegazione più plausibile che ho è che usano un generatore di numeri plausibili ed hanno automatizzato il sistema passando tutti i numeri in rassegna. Il punto è che hanno anche bypassato i layer di sicurezza che ci sono online simulando gli addebiti come fossero prelievi pos.
Ma al di la della spiegazione tecnica(che verrà a galla presto spero), si tratta di un fenomeno su larga scala che sta fruttando milioni di euro. Vergognoso che non c'è nessuna comunicazione di poste.
Io ho una evolution e non ho avuto problemi.
Del tipo "guarda che ci stan fregando i soldi, svuotate tutti i conti" ?
Le poste così ci perdono e non solo a livello di fiducia.
Cercheranno sempre di prendere tempo per risolvere il problema affinchè il maggior num di possibile di utenti rimanga ignaro.
Infatti che non segue questi siti non sà e continuerà a non saper nulla.
Giusto ? Corretto ? Ovvio che no, ma ognuno fa i PROPRI interessi mica quelli degli altri. Poi le Poste sono statali, se vuoi fargli causa fai pure, se constatano che si tratta di cifre importanti si appoggeranno ai nostri famosi tribunali e la causa la porteranno a termine i tuoi nipoti.
Io ho una evolution e non ho avuto problemi.
A parte il fatto che al momento ho solo 37€ ...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".