Pirateria in Italia, tribunale ordina a Cloudflare di bloccare servizio IPTV pirata

Per la prima volta in Italia si prende di mira una CDN per impedire la trasmissione di contenuti online ad attività illecite, in violazione dei diritti d'autore. Potrebbe rappresentare un precedente per ulteriori cause legali
di Nino Grasso pubblicata il 15 Ottobre 2020, alle 11:01 nel canale WebCloudfare ha ricevuto un ordine da un tribunale italiano per bloccare il servizio "IPTV THE BEST" in seguito alle denunce di Serie A e Sky Italia. Il blocco è previsto per tutti i domini web e gli indirizzi IP del servizio, per una manovra che non ha precedenti nel Belpaese. Cloudflare, che si è mostrata sempre restia a prendere provvedimenti contro i siti pirata, ha posto in atto una dura resistenza sostenendo che si limita solo a gestire il traffico web, ma non ha ottenuto quanto sperato.
In passato diversi proprietari di diritti d'autore si erano lamentati che il servizio di CDN (Content Delivery Network) americano faceva poco per contrastare la pirateria, nonostante le numerose notifiche DCMA ricevute. In sua difesa Cloudflare si vede come un intermediario neutrale del traffico che passa dai servizi ospitati e, nonostante i vari richiami subiti, ha sempre mantenuto la sua posizione. Il verdetto del Tribunale di Milano di questi giorni, però, stabilisce un precedente.
Nella fattispecie, Serie A e Sky Italia hanno richiesto un ordine del tribunale per bloccare il servizio IPTV THE BEST attraverso l'interdizione dei vari intermediari di terze parti sfruttati per garantirne la presenza online. Oltre a Cloudflare, sono stati chiamati in causa diversi operatori telefonici come Vodafone, TIM, Wind e Tiscali, ed anche il provider di hosting OVH, con la richiesta di bloccare l'accesso al servizio pirata a prescindere dal nome dominio utilizzato o l'indirizzo IP che utilizza.
Si tratta di una manovra che non ha precedenti in Italia, che non aveva mai bloccato una CDN, e che potrebbe fare da riferimento per ulteriori cause legali che prevedono la violazione del copyright online. Cloudflare si è trovata in disaccordo con la sentenza del Tribunale di Milano in quanto non ospita fisicamente contenuti che violano le leggi sul diritto d'autore. L'azienda, in qualità di CDN, memorizza in una cache i contenuti inoltrando il traffico, e ha sostenuto che il tribunale italiano non avesse le competenze adatte per stabilire la sua colpevolezza.
Una difesa poco efficace, visto che la giustizia italiana ha comunque ritenuto Cloudflare complice di facilitare un'attività che prevedeva la violazione di contenuti protetti da diritti d'autore. Il blocco delle CDN sta diventando una pratica via via più diffusa per stanare la pirateria online, con un precedente già avvenuto nel 2019 in Germania. Il blocco italiano dovrebbe funzionare solo nei confini nazionali, ma ci sono elementi che potrebbero permettere la sua applicazione anche in Europa e nel mondo.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info- Inoltre per chi usa No**h VPN e Soci, sono arrivate mail da parte dei provider dei servizi per rescissione del contratto per infrazione da parte dell'utenza del DMCA.
- Penso che con questa mossa arriverà anche in Italia per infrazione di Diritti D'Autore .... in attesa della legge sull'equo compenso sui Megabyte trasferiti da Internet, tipo 5c / al Megabit (Ci stanno Pensando)
- Penso che con questa mossa arriverà anche in Italia per infrazione di Diritti D'Autore .... in attesa della legge sull'equo compenso sui Megabyte trasferiti da Internet, tipo 5c / al Megabit (Ci stanno Pensando)
5 cent. a Megabyte equivalgono a oltre 50 euro a GB, quindi quasi certamente non ti basterebbe lo stipendio per pagare la connessione internet.
- Inoltre per chi usa No**h VPN e Soci, sono arrivate mail da parte dei provider dei servizi per rescissione del contratto per infrazione da parte dell'utenza del DMCA.
- Penso che con questa mossa arriverà anche in Italia per infrazione di Diritti D'Autore .... in attesa della legge sull'equo compenso sui Megabyte trasferiti da Internet, tipo 5c / al Megabit (Ci stanno Pensando)
se richiedono l'equo compenso anche lì, pretendo che la tutti gli artisti iscritti alla SIAE depositino la musica su canali tipo spotify e che sia resa gratuita.
Se passasse una roba del genere, ci sarà una disdetta del 90% delle adsl/fttc/ftth e sul mobile e fallimento del 5g, quindi andate tranquilli !
poi vabbè hanno preso uno che aveva un sito italiano in cui vendeva abbonamenti iptv, non ci vuole molto !
Meritano di fallire miseramente....
...Serie A e Sky intendo ovviamente, non certo CloudflareLa "mafia" di accaparrarsi i "diritti in esclusiva" su ogni evento sportivo, film o serie tv delle ormai troppe piattaforme a pagamento (Sky, Dazn, Netflix, mediaset premium, nowTV, amazon prime, Disney+, Dplay+ ecc.ecc.) crea concorrenza e ricchezza solo a favore di produttori e distributori, ma penalizza fortemente l'utenza finale.
Battere le IPTV è semplice: basta superare il concetto mafioso di "diritto esclusivo" e stabilire per legge che i diritti di qualsiasi contenuto, per poter essere pubblicato dal distributore, deve essere venduto e distribuito da un minimo di 2 piattaforme indipendenti.
Solo così si avrà una concorrenza "sana" e sostenibile, basata sui prezzi per l'utente finale e le eventuali features aggiuntive offerte e non sulle esclusive e le rinunce.
Non succederà mai! :'(
Siamo arrivati che se uno vuole essere libero di scegliere, deve spendere...
200€/mese o devi rinunciare a tanto....
No qui si parla di un sito "Extranazionale" che fa solo da Cache e Firewall in modo dinamico, quindi il risultato e simile ad una specie di VPN blocchi il traffico ai siti che lo utilizzano.
E come tu Taxista fossi obbligato ad avere un elenco di tutte le persone, e dovessi controllare tutti i documenti e decidere chi trasportare e chi no perchè alcuni hanno fatto illeciti civili.
Qui si esce dal seminato, sta a te impegnarti e beccare i siti, e chiuderli fisicamente, è difficile ( SI ) ... ben venuto nel mondo del lavoro.
I provider di servizi accessori vendono servizi essenziali che poi chi li utilizzi sia malintenzionato e un altro discorso, il medico se ha sotto le mani un Mafioso Pluriomicida deve salvargli la vita, anche se in cuore se ci morisse sotto i ferri farebbe solo del bene.
Stesso sono i servizi, alza il culo e beccali i colpevoli, non fare come lo spot...
Ti piace vincere facile.
E su questo, perfettamente d'accordo !
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