Pandora Premium è ufficiale. Ecco come funziona il vero concorrente di Spotify ed Apple Music

Svelata l'offerta Premium per il colosso di streaming musicale che vuole battere la concorrenza. Il servizio costerà 9.99 dollari al mese e sarà possibile utilizzarlo solamente negli USA, in Australia e in Nuova Zelanda. Arriverà mai in Europa?
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 14 Marzo 2017, alle 18:01 nel canale WebPandora, la famosa piattaforma americana di internet radio e di streaming musicale, ha ufficializzato il suo nuovo piano di abbonamento Premium andando così a competere con i più blasonati Spotify ed Apple Music che negli ultimi tempi hanno dettato legge nel mondo della musica via internet. In questo caso il nuovo abbonamento di Pandora permetterà agli utenti di fruire tramite il pagamento di 9.99 dollari al mese di musica on demand, stazioni radio illimitate e soprattutto sfruttare un algoritmo ottimizzato.
La storia parla chiaro: Pandora è stato uno dei primi servizi di streaming musicale dal lontano 2000. La piattaforma inizialmente permetteva agli utenti di creare delle stazioni radio virtuali partendo dall'inserimento di un brano o di un artista gradito all'utilizzatore. Il sistema sfruttava quindi un algoritmo creato appositamente dal Music Genome Project per cercare brani simili a quello segnalato dall'utente, e quindi riprodurre musica sicuramente inerente ai gusti dell'utente. Tutto questo ha permesso all'azienda di crescere e di proporre al proprio pubblico novità importanti pronte a lanciare la sfida agli avversari di sempre.
Pandora Premium offrirà novità mai viste nella piattaforma come la selezione di brani o playlist al posto delle classiche stazioni radio generate in base alle preferenze degli utenti. Oltre a questo sarà possibile anche riprodurre brani offline scaricandoli direttamente sullo smartphone, realizzare ricerche complete partendo dai brani, dai cantanti o anche da suggerimenti dell'algoritmo della piattaforma. Insomma un aggiornamento importante quello di Pandora che cerca di allinearsi completamente ai vari Spotify ed Apple Music con tanto di abbonamento dal prezzo di 9.99 dollari in pratica il medesimo richiesto dalla concorrenza.
Da non dimenticare anche la presenza del piano Pandora Plus che a 4.99 dollari al mese permette agli utenti di saltare i brani che non piacciono mentre è in corso la riproduzione di una stazione radio o playlist. Si potrà anche realizzare il "replay" di un brano per riascoltarlo quante volte si vuole e, grazie alle novità delle applicazioni per Android ed iOS, si potrà anche riprodurre automaticamente brani offline nel momento in cui l'utente perderà la connessione.
Insomma la piattaforma di internet radio si rinnova completamente proponendo agli utenti novità già presenti nei vari Spotify Premium o Apple Music, ma che di certo potranno valere molto per tutti gli affezionati al sistema di streaming concettualmente diversa di Pandora. Purtroppo la piattaforma è disponibile solo negli USA, in Nuova Zelanda e in Australia e non è chiaro se nei piani dell'azienda vi sia la volontà di portarla anche in Europa. Chissà che queste forti novità non possa essere l'inizio di una "internazionalizzazione" di Pandora.
10 Commenti
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E ho premium eh
In caso uno deve navigare gli album.
E ho premium eh
Ma sul serio, ci sono cose che su Spotify danno i nervi.. mannaggia a loro. Non posso parlare perché non conosco per niente la concorrenza.. ma non per questo son cose piacevoli.
Una cosa che mi sarebbe piaciuto avere su Spotify, é la radio. Non la radio quella intesa da Spotify.. ma la vera radio, come é presente su iTunes. Mannaggiaalloro.
Una cosa che mi sarebbe piaciuto avere su Spotify, é la radio. Non la radio quella intesa da Spotify.. ma la vera radio, come é presente su iTunes. Mannaggiaalloro.
Sì ma quella è una roba complessa.
Studiare in maniera un po' più furba due schermate della app non ci vorrebbe un genio.
Mi piaceva molto il sistema usato per generare le stazioni, era abbastanza fedele alla richiesta, ottimo come sottofondo senza stare a pensare alle playlist (che su spotify sono fatte a urlo di munch)
La musica non si ascolta solo sul telefono con le cuffiette, moltissimi utilizzano anche impiandi audio casalinghi ed in quel caso un catalogo di musica hd e' fondamentale. Spotify ed apple music ad esempio vanno bene per le cuffiette, ma in un ascolto serio fanno pena. Tidal e' gia' molto meglio, ma chi ha ascoltato files dsd in un buon impianto sa di che parlo.
non sai di che parli, per la siae, cosi' come per le altre società che si occupano di redistribuzione dei diritti d'autore queste piattaforme sono miniere d'oro.
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