Meta vs SIAE, le novità: 'Ci hanno chiesto un aumento del 310%'

Meta e SIAE hanno partecipato a un'audizione davanti alle commissioni riunite Cultura e Trasporti della Camera a proposito del mancato accordo per il rinnovo della licenza che ha comportato la rimozione dei brani del repertorio SIAE dai social media di Meta
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Marzo 2023, alle 14:46 nel canale WebMeta
Durante un'audizione alla Camera, Meta ha chiarito i motivi che l'hanno indotta a bloccare la musica sulle proprie piattaforme social. Come sappiamo, la decisione interessa soprattutto i Reel e le Storie di Facebook e Instagram, così come lo stesso feed dei due social, impedendo agli utenti di accompagnare le proprie creazioni con il motivo musicale da loro preferito. Coinvolti nell'audizione Salvatore Nastasi, presidente della Società italiana degli autori ed editori, e Angelo Mazzetti, responsabile degli Affari Istituzionali di Meta.
Quest'ultimo ha spiegato che da parte di Meta non c'è stata nessuna intenzione di interrompere le trattative unilateralmente. Secondo Mazzetti, le trattative sono iniziate nello scorso mese di agosto, mentre la validità del precedente accordo terminava a dicembre. Meta sostiene che la trattativa si è bruscamente interrotta per via delle richieste economiche troppo alte di SIAE.
"SIAE si è rifiutata di accettare qualsiasi offerta che fosse inferiore ad un aumento del 310% rispetto all'accordo del 2022" ha detto Mazzetti, che ha aggiunto come Meta abbia progressivamente aumentato l'offerta nel corso della trattativa, senza mai poter accontentare SIAE. Secondo Meta, "i diritti di licenza erano sostanzialmente gli stessi", il che renderebbe ingiustificato l'aumento richiesto da SIAE.
Meta avrebbe, quindi, presentato offerte progressivamente più alte rispetto alla royalty concordata per il periodo con termine a dicembre 2022, ma SIAE avrebbe respinto qualsiasi proposta, affermando che avrebbe accettato solo quella con l'aumento del 310%. Il successivo rifiuto di SIAE di accettare una proroga dell’accordo precedente, in modo che fosse possibile continuare le negoziazioni con la musica ancora presente sulle piattaforme, ha costretto Meta a bloccare la musica.
"Meta non ha sede in Italia per cui discutere e trattare con loro è molto complicato" ha ribadito Nastasi. Il quale ha aggiunto che, nel momento in cui SIAE ha richiesto a Meta alcuni dati che avrebbero permesso di giustificare le richieste economiche, Meta si è rifiutata di fornirli. "Se oggi alle 18 non avrete accettato le nostre condizioni, tutti i contenuti italiani saranno rimossi" avrebbe detto Meta a SIAE. "Così, come un dittatore nordcoreano, premendo un bottone. Non potevamo accettare la loro proposta senza avere mai avuto da loro un solo dato di quelli che chiedevamo", ha concluso Nastasi.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl 310% poi ! Per l'irrinunciabile musica italiana...ahahahahahah...
Speriamo di vivere abbastanza per vederli chiudere, ci sarà UN governo che si deciderò a farlo, nel nome della decenza - insieme a tanti altri enti inutili.
https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Il-sottofondo-della-siae-fc8f5a36-1350-4dd3-ace1-5ebde40c530f.html
Facebook e Instagram hanno generato introiti pari a 333 milioni.
L’aumento vertiginoso dei ricavi non ha però trainato i profitti che sono pari a 7 milioni (il 2% del fatturato) mentre i costi sono schizzati del 43% a 339 milioni. L’impennata è dovuta in particolar modo dai corrispettivi pagati a Meta Platforms Ireland “per l’acquisto del magazzino pubblicitario relativo all’attività di rivendita pubblicitaria”, che sono di 315 milioni.
In sostanza si tratta dei trasferimenti infra-gruppo della filiale italiana verso la sede della attività europee, che appunto è in Irlanda, che determina un taglio degli utili e anche l’abbattimento degli oneri fiscali che nel 2021 si sono attestati sui 2,7 milioni."
So buoni tutti a dire volevano il 310% in più, quanto ha chiesto in Euro? Stai fatturando 350milioni e te ne imboschi il 98% in irlanda per non pagare le tasse e piangi pure miseria?
Facebook e Instagram hanno generato introiti pari a 333 milioni.
L’aumento vertiginoso dei ricavi non ha però trainato i profitti che sono pari a 7 milioni (il 2% del fatturato) mentre i costi sono schizzati del 43% a 339 milioni. L’impennata è dovuta in particolar modo dai corrispettivi pagati a Meta Platforms Ireland “per l’acquisto del magazzino pubblicitario relativo all’attività di rivendita pubblicitaria”, che sono di 315 milioni.
In sostanza si tratta dei trasferimenti infra-gruppo della filiale italiana verso la sede della attività europee, che appunto è in Irlanda, che determina un taglio degli utili e anche l’abbattimento degli oneri fiscali che nel 2021 si sono attestati sui 2,7 milioni."
So buoni tutti a dire volevano il 310% in più, quanto ha chiesto in Euro? Stai fatturando 350milioni e te ne imboschi il 98% in irlanda per non pagare le tasse e piangi pure miseria?
a prescindere da "quanto" hanno chiesto in Euro, la SIAE deve FALLIRE.
punto.
punto.
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ancora non mi è andato giù il discorso della tassa sugli hard disk sti infami
ancora non mi è andato giù il discorso della tassa sugli hard disk sti infami
infatti vorrei trovare UNO, che non sia ovviamente un diretto interessato, che ha il coraggio di dare ragione alla SIAE
non può esistere
QUELLA RIMANE STORICA!
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