Maturità, addio ai libri: gli studenti italiani si preparano su YouTube (e sono più di quanto pensi)

Maturità, addio ai libri: gli studenti italiani si preparano su YouTube (e sono più di quanto pensi)

Un'indagine rivela come la piattaforma sia diventata un punto fermo per lo studio, dall'approfondimento delle materie scolastiche alla scoperta di nuove conoscenze. Matematica, inglese e fisica tra le discipline più seguite. In crescita anche l'interesse per i video-podcast educativi

di pubblicata il , alle 12:08 nel canale Web
YouTubeGoogle
 

Ogni anno, con l'arrivo di giugno, migliaia di studenti italiani si ritrovano immersi nell'intensa preparazione per gli esami di fine ciclo scolastico. Una ricerca commissionata da YouTube a CensusWide fotografa il ruolo ormai centrale che la piattaforma ha assunto per la Gen Z, in particolare tra i ragazzi tra i 18 e i 21 anni, ovvero i neodiplomati e i futuri maturandi.

Secondo l'indagine, il 66% dei giovani in questa fascia d'età ha già utilizzato o prevede di utilizzare YouTube per affrontare la Maturità. Il dato si inserisce in un quadro più ampio che evidenzia come il 77% degli utenti tra i 18 e i 28 anni segua contenuti educativi sulla piattaforma per approfondire le materie scolastiche, mentre l'82% la utilizzi per esplorare argomenti non trattati nel programma didattico tradizionale. Un comportamento che conferma la volontà di apprendere in modo più autonomo e personalizzato.

School of Life

Le materie più consultate su YouTube riflettono le maggiori aree di difficoltà o interesse: matematica in testa, seguita da inglese, storia, fisica e arte. A offrire contenuti mirati e coinvolgenti ci sono creator con esperienza sia online che nel mondo accademico, come Elia Bombardelli, docente di matematica, che sottolinea come i canali didattici abbiano assunto un ruolo di supporto cruciale per lo studio quotidiano.

Anche chi produce contenuti di lingua inglese, come JoEnglish, parla di una community attiva e trasversale che va oltre la fascia d'età considerata dall'indagine. Il valore didattico dei video su YouTube è, secondo lui, percepito anche da utenti adulti che cercano un modo efficace per migliorare competenze linguistiche o scolastiche.

Sul fronte delle materie umanistiche, il canale "La Storia sul Tubo" racconta come la storia diventi più accessibile e meno astratta grazie a un linguaggio diretto, strumenti visivi e interazioni frequenti con il pubblico. La fisica, spesso vista come materia ostica, si trasforma invece in un'avventura scientifica nelle parole di Virginia Benzi, ideatrice del canale "Quantum Girl", dove la divulgazione incontra la narrazione.

Non si tratta solo di supporto per verifiche, interrogazioni o esami. Più del 67% degli intervistati associa la parola "apprendimento" a YouTube, e lo indica come il primo strumento per acquisire competenze non solo scolastiche ma anche personali e professionali. Spicca in particolare il formato video-podcast: il 72% degli utenti dichiara di guardare o ascoltare contenuti educativi in questa forma, segno di una modalità di fruizione sempre più fluida e adatta a diversi momenti della giornata.

YouTube continua quindi a estendere la sua funzione ben oltre l'intrattenimento. Se da una parte è chiaro che si tratta di uno studio commissionato da YouTube a scopi promozionali, è ormai innegabile come la piattaforma di video sharing abbia acquisito un ruolo centrale nella diffusione della conoscenza e dell'informazione, con risvolti non sempre positivi spesso in termini di alimentazione di fonti non sicure e di disinformazione.

8 Commenti
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andresb13 Giugno 2025, 12:30 #1
Le lezioni su YT vanno benissimo per farsi un'idea generale, scoprire nuovi punti di vista, ripassare. O ascoltare lezioni/conferenze divulgative e specialistiche.
Ma uno studio che va in profondità necessita dei libri, di lentezza, di fatica.
Altrimenti si impara qualcosa, ma non si capisce niente.
Del resto, che i nostri istituti superiori e università (sorvolo su certe private e online) diplomino e laureino un sacco di gente che non ha compreso nemmeno le basi minime della propria disciplina, è evidente a chiunque frequenti questi ambienti.
gino4613 Giugno 2025, 12:38 #2
D'accordo su tutto ciò che può aiutare uno studente o chiunque altro, ad apprendere meglio. Ma l’idea di dire addio ai libri è folle. Se negli anni 90 avessi avuto Wikipedia, YouTube, e tutte le risorse che ci sono oggi, compreso ChatGPT, probabilmente avrei imparato qualcosa in più e con meno fatica, ma di certo non sarei diventato Einstein, come non lo sono ora. Ricordiamo anche che gli insegnanti fanno la differenza, chi riesce a trasmettere passione per la materia, rende le cose più semplici e divertenti, di conseguenza più studenti staranno al passo.
AlexSwitch13 Giugno 2025, 12:49 #3
... " e sono più di quanto pensi ": Rosario Grasso, che fa? Ci da del " tu "? Oppure è un costrutto alla " batti lei "?
Gnubbolo13 Giugno 2025, 18:23 #4
chatgtp è devastante per la quantità di esempi che ti mette davanti. poi usando la nostra intelligeza basata sul pattern matching possiamo vedere le cose in un quadro più grande, per es. y=x^(4)-2x^(2)-3x
uno studente che ragiona come me ha già il grafico in mente, lo sa che x^4-x^2 è la funzione delle chiappe, lo sa perchè è ovvio che -x^2 è il contrario sul grafico di x^2 e crea le chiappe.
avete mai avuto un professore normodotato al liceo che vi ha fatto vedere un centiaio di es. spiegandovi come ogni elemento più debole tende a deformare quello forte ?
no non dicono un cazzo, è una scuola demmerda.
nomeutente14 Giugno 2025, 09:17 #5
Originariamente inviato da: Gnubbolo
-x^2 è il contrario sul grafico di x^2 e crea le chiappe.


In matematica non ero bravissimo, però mi pare che y=x^2 sia una parabola e y=-x^2 sia una parabola rovesciata.
Non capisco dove vedi le chiappe... Dico meglio: se vedi le chiappe in generale non c'è problema... ma non capisco dove vedi le chiappe in y=-x^2
(edit: specifico che sono serio... vorrei capire...)

edit2: ah, ok ho capito. All'alba dei 50 anni ho imparato che y=x^4-y^2 è la funzione delle chiappe. Rimpiango di non averlo saputo prima.
gabrieleromano14 Giugno 2025, 10:56 #6
bella generazione... ai miei tempi (anni '90 primi 2000, cioè appena prima del boom social) si studiava sui normali libri...

ora AI, youtube. tablet... potenti mezzi che permettono di studiare molto più agevolmente...

[in pratica essere un "ciuccio" oggi è abbastanza singolare... materie critiche a parte come matematica o fisica]
megamitch14 Giugno 2025, 13:21 #7
libri o non libri credo che l'importante sia che lo studente impari, non che impari solo a fare i prompt di chatGPT e deleghi al software la soluzione dei problemi.

chatGPT deve essere un "velocizzatore" di una cosa che sapresti fare anche tu in autonomia, in modo da essere in grado anche di valutare criticamente il risultato che ti viene restituito.

Poi io personalmente non riesco a mantenere la concentrazione vedendo un video, ho bisogno di leggere ma probabilmente è anche frutto della mia esperienza. Bisognerebbe anche vedere ci che video si parla quando si parla di studio. Lezioni universitarie registrate ? o divulgatori un tanto al chilo ?
mrk-cj9425 Giugno 2025, 17:45 #8
Originariamente inviato da: gino46
D'accordo su tutto ciò che può aiutare uno studente o chiunque altro, ad apprendere meglio. Ma l’idea di dire addio ai libri è folle. Se negli anni 90 avessi avuto Wikipedia, YouTube, e tutte le risorse che ci sono oggi, compreso ChatGPT, probabilmente avrei imparato qualcosa in più e con meno fatica, ma di certo non sarei diventato Einstein, come non lo sono ora. Ricordiamo anche che gli insegnanti fanno la differenza, chi riesce a trasmettere passione per la materia, rende le cose più semplici e divertenti, di conseguenza più studenti staranno al passo.


gli strumenti, libri compresi, non sono lì per farti diventare il nuovo Einstein.
e non diventarlo non è un fallinento a prescindere

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