La sindrome da inseguimento ad OpenAI sta causando burnout tra i professionisti dell'IA

La CNBC ha parlato con diversi professionisti dell'IA che lavorano nelle cosiddette Big Tech. La testata ha raccolto le lamentale per i ritmi serrati, lo sviluppo scriteriato e la mancanza di una direzione in quella che è una corsa senza regole per non perdere il treno di una rivoluzione destinata a cambiare il mondo.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Maggio 2024, alle 09:01 nel canale WebIntelligenza Artificiale
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGoogle è almeno dal 2016 che usa algoritmi basati sul Machine Learning nel suo motore di ricerca, l'unico modo per OpenAI di essere realmente migliore sarebbe rimuovere i link pubblicitari o tenerli nettamente separati come faceva Google molti anni fa.
Beh, non è una novità. Mi fanno ridere quelli che paragonano gli stipendi USA ai nostri, senza però tenere conto di questo aspetto. In quanti reggerebbero un ritmo del genere?
Darà lavoro agli psicologi che prenderanno in carico un nuova mole di disoccupati e alle fabbriche di ansiolitici
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