L'intelligenza artificiale ruba posti di lavoro? Ora hanno paura anche i CEO (ma intanto la usano per prendere decisioni)

Secondo un recente sondaggio anche i dirigenti hanno paura di venire presto sostituiti da strumenti IA, ma quasi il 50% degli intervistati ha ammesso di aver usato "segretamente" l'intelligenza artificiale per prendere decisioni di business
di Andrea Bai pubblicata il 18 Aprile 2024, alle 16:46 nel canale WebUn recente sondaggio condotto dalla società IT AND Digital tra i dirigenti d'azienda di Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi ha messo in luce che gli stessi CEO iniziano a temere di poter essere la prossima categoria di lavoratori ad essere sostituita da strumenti di intelligenza artificiale.
E' il 43% dei rispondenti al sondaggio a ritenere che l'IA potrebbe presto prendere il loro posto di CEO, ma in maniera sorprendente e anche un po' imbarazzante, quasi la stessa percentuale degli intervistati, il 45%, ha ammesso di aver preso decisioni importanti usando proprio l'intelligenza artificiale, "sulla base di dati e informazioni ottenuti usando ChatGPT".
Più in generale, il 68% degli amministratori delegati intervistati ha dichiarato di ritenere una "questione di massima priorità" le considerazioni etiche circa l'adozione dell'IA in azienda, anche se non è chiaro che cosa siano, precisamente, queste "considerazoni etiche".

Viene però rilevato che i dirigenti d'azienda avvertano una particolare ansia su come i lavoratori gestiranno l'adozione dell'IA, e il 44% dei rispondenti è convinto che i propri dipendenti non siano preparati all'uso di questa tecnologia. Il 76% ha però risposto di aver già intrapreso uno sforzo di formazione verso il proprio personale per una maggior alfabetizzazione digitale.
Come tutte le cose che covano un potenziale rivoluzionario, però, esistono anche gli atteggiamenti di "rifiuto": il 34% degli intervistati ha infatti affermato di aver vietato trasversalmente l'uso di strumenti IA in azienda. Visto quanto emerso in precedenza, però, sorge il dubbio che tra questi vi sia qualcuno di quel 45% che ha ammesso di aver usato segretamente l'IA per prendere decisioni di business...
Al di là della facile ironia, tuttavia, ci sono buone ragioni per nutrire preoccupazione circa l'uso e la diffusione degli strumenti di intelligenza artificiale in ambito aziendale: già da diverso tempo alcune realtà hanno vietato l'uso di chatbot perché i dipendenti, durante le interazioni, rivelavano accidentalmente informazioni riservate.
A ciò va aggiunto il fatto che l'affidabilità delle risposte dell'IA è ancora discutibile, e questo è un elemento da prendere in attenta considerazione nel momento in cui i dipendenti si troveranno a doversi affidare a questi strumenti.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa quando ci sono i computer abbiamo sempre più usato gli strumenti per prendere decisioni , analizarre i dati di vendita per avere un bel excel con tutti i grafici (esempio banale) è più facile vedere l'insieme e prendere una decisione migliore, con l'AI per me può essere la stessa cosa anche se visto l'alta fallibilità io staseri attento , alla fine anche coi numeri puoi fare quello che vuoi e sbagliare un'analisi figuriamoci con una AI.
Da quando ci sono i computer abbiamo sempre più usato gli strumenti per prendere decisioni , analizarre i dati di vendita per avere un bel excel con tutti i grafici (esempio banale) è più facile vedere l'insieme e prendere una decisione migliore, con l'AI per me può essere la stessa cosa anche se visto l'alta fallibilità io staseri attento , alla fine anche coi numeri puoi fare quello che vuoi e sbagliare un'analisi figuriamoci con una AI.
Il punto è proprio il grado di precisione che AI riesce a raggiungere rispetto ad un umano, che comunque sbaglia. Il CEO potrebbe non avere più bisogno del dirigente che gli fa il report del reparto che gestisce perché con gli stessi dati AI crea il report in meno tempo, senza necessità di preavviso e senza il rischio che dati poco positivi vengono rimossi/addolciti.
Fortunatamente ad oggi sono poche le realtà che hanno uno storico dati sufficientemente ampio da prendere decisioni/analisi che permettano nel breve periodo di eliminare certe figure che, pur non avendo dati hanno il vantaggio di avere la memoria storica frutto delle esperienze lavorative passate.
In futuro vedremo
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