L'intelligenza artificiale farà piazza pulita in Amazon, ma il CEO vede futuro per due lavori in particolare

Il CEO di Amazon Andy Jassy prevede un impatto profondo dell’intelligenza artificiale sul lavoro in azienda. Se da un lato alcune mansioni verranno automatizzate, dall'altro emergeranno nuove opportunità nei settori AI e robotica.
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Luglio 2025, alle 12:21 nel canale WebAmazonIntelligenza Artificiale
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ giusto ? Certo.. tu lo approvi..
Ma quando inizia a crescere il divario fra nuove occupazioni e perdite di lavoro si innesca una recessione
Tu dici che ci si deve reinventare ? Ottimo.. bravo.. ora spiegami, che cosa potranno fare quel milione di persone nella logistica di Amazon che perderanno il posto nei prossimi 10 anni ? Combattere per uno dei nuovi 500 posti per i quali non hanno la qualifica ?
E sta fesseria che la salute è più importante del lavoro te la puoi permettere perchè hai un lavoro perchè sai una cosa ? Senza il lavoro la salute si rovina e peggiora e non ci sono i soldi per curarla
Tu pensi per te e con le qualifiche che hai e sei contento di poter trovare lavoro.. buon per te.. anche io non ho problemi e sono dalla parte di chi sceglie e non di chi subisce ma non per questo faccio spallucce come fai tu e penso che sia ovvio e facile risolvere tutto
Non tutti possono prendere e mollare tutto e andare altrove.. c’è chi ha una famiglia e dei figli e spostarsi a caccia di un lavoro fantomatico può voler dire rovinare la vita dei figli che perdono le amicizie, quelle vere e non quelle di facebook..
Se sai reinventarti un lavoro lo trovi è una battuta degli anni ‘90.. oggi non funziona nel 99,99% dei casi e domani sarà ancora più difficile visto che si ridurranno i lavori disponibili e la popolazione continua ad aumentare svendendo il lavoro in troppi posti
E' cambiato di recente ?
L'ultimo reso risalirà ad un mesetto fa ed era normale
Tu dici che ci si deve reinventare ? Ottimo.. bravo.. [B]ora spiegami, che cosa potranno fare quel milione di persone [COLOR="DarkRed"]nella logistica di Amazon[/COLOR] [/B]
Ti riferisci a tutti quelli che negli anni passati hanno riempito di denunce Amazon ?
Quelli che dicevano che correvano fino a farsi venire le verruche o non potevano andare in bagno ?
Ti riferisci a questi ? Che per altro non si volevano licenziare ( ma guarda un po' )
Bene, sembra che ora Amazon li libererà dalle loro sofferenze, così vediamo cos'altro troveranno da lamentarsi.
Magari per alcuni di loro sarà la volta buona che finalmente imparino a dare la giusta importanza ad un posto di lavoro e magari pure a lavorare come si deve.
Quanti lavoratori consumano alcolici o bevande industriali ?
Quanti consumano cibi spazzatura o dolciume vario ?
Quanti NON curano il proprio corpo e la propria nutrizione ?
Ci credo poi che non riescono manco più a correre dopo i 30 e si ritrovano grassi, già brizzolati ( magari pure stempiati ), sempre stanchi, esteticmente trascurati, poco reattivi mentalmente e che passano poi il resto delle giornate sul divano dopo il lavoro.
Salvo poi contrarre patologie di ogni genere, [B][COLOR="DarkRed"]e hanno il coraggio di pretendere cure gratis e immediate ?[/COLOR][/B]
Perdere il lavoro poi non significa non riuscire a trovarne un altro, ho cambiato diversi impieghi e mi sfugge proprio l'associazione fra le 2 cose. Nella vita le cose cambiano, il lavoro non è il primo dei problemi, ci sono cose ben più impattanti come la salute.
Pensieri da provinciale, se sai reinventarti il lavoro lo trovi ( [I]o non lo vuoi trovare, che è diverso [/I] )
Certo è che se ti lasci andare ( anche fisicamente parlando ), pretendi di rimanere nella stessa località, pretendi di sceglierti l'impiego, non fai nulla a riguardo e magari contrai pure debiti ..... non vai lontano.
Facendola molto semplice, se nel giro di pochi anni si perderanno decine di milioni di posti di lavoro per via dell'AI e dei progressi nella robotica, il tuo ragionamento, ammesso e non concesso che sia corretto, sarà di ben difficile applicazione. Non credo manchi molto ormai, stiamo a vedere...
L'evoluzione ha sempre dei contro.
Il punto è se i PRO sono maggiori o minori dei Contro ( e in genere lo sono ).
Solo nel mondo occidentale siamo circa 1 miliardo di persone, qualche decina di milioni di disoccupati "momentanei" ( visto che alcuni di loro per forza di cose qualcos'altro troveranno ) sono poco rilevanti ai vantaggi che fornirà l'AI.
Il punto è se i PRO sono maggiori o minori dei Contro ( e in genere lo sono ).
Solo nel mondo occidentale siamo circa 1 miliardo di persone, qualche decina di milioni di disoccupati "momentanei" ( visto che alcuni di loro per forza di cose qualcos'altro troveranno ) sono poco rilevanti ai vantaggi che fornirà l'AI.
Io non credo proprio che si tratterà di disoccupati temporanei e la fai facile a sdoganare un problema del genere forse perchè pensi che a te non capiterà mai
A me è già capitato
2 volte fino ad ora
2 volte fino ad ora
Il contesto passato e attuale sono ben diversi da quello che sarà lo scenario con l'IA pienamente avviata e presente sul mercato: sarà molto molto più difficile ricollocarsi con intere mansioni lavorative che spariranno lasciando a casa decine di milioni di persone in cerca di lavoro, il tutto in un arco di tempo molto breve stando alle previsioni di molti analisti.
Già agli albori, quando uscì la prima versione di ChatGPT avevo dato un simile parere, che ora continuo a confermare.
I lavori creati per l'AI & c non sono minimamente comparabili con l'immane numero di licenziamenti & posti che verranno persi.
E' vero, la società cambia in continuazione, ma questo sarà uno tsunami che farà un massacro, e non sarà facile per l'UOMO risalire la china.
Il tutto IMHO, ma son convinto che i fatti mi daranno ragione.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".