L'FBI può registrare le nostre chiamate e videoconferenze da remoto

L'FBI può registrare le nostre chiamate e videoconferenze da remoto

L'ente investigativo federale americano ha il libero accesso ai microfoni di terminali Android e notebook

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
Android
 

Secondo un nuovo report del Wall Street Journal, l'FBI avrebbe il libero accesso ai microfoni dei terminali Android e dei computer portatili, con la possibilità di attivarli e registrare da remoto le conversazioni telefoniche. La notizia proviene da un ex ufficiale statunitense, rimasto logicamente anonimo vista l'entità dell'informazione.

L'idea di intercettare i microfoni dei dispositivi portatili non è comunque nuova, nonostante né Google né l'FBI siano disposti a confermare la notizia divulgata dal quotidiano americano. Nel 2004 sistemi simili sono stati utilizzati contro presunti mafiosi, mentre nel 2002 l'FBI teneva sotto controllo il sistema di chiamate d'emergenza dei veicoli utilizzati da alcuni criminali sospetti.

Nelle notizie divulgate in giornata la novità risiede nel fatto che un gruppo di funzionari dell'FBI entra deliberatamente all'interno dei sistemi informatici utilizzando software di sorveglianza personalizzato o di terze parti acquistato da compagnie private, trasformandosi di fatto in hacker con strumenti simili a quelli adoperati da questi ultimi.

"L'unità per le operazioni remote" installa a volte il software nel computer da rintracciare tramite pendrive USB, ma il sistema funziona anche interamente da remoto come se fosse un vero e proprio malware: accedendo a un documento fittizio o selezionando un collegamento ipertestuale il software viene caricato automaticamente nel dispositivo in uso.

La fonte comunque ha anche informato che l'organizzazione investigativa si occupa di collezionare solo i dati rilevanti, anche se resta qualche dubbio sul modo in cui una cosa del genere potrebbe essere effettuata in maniera regolare.

Il governo americano in genere ha comunque bisogno di un mandato per lo svolgimento di attività di vigilanza, in particolare quando sono coinvolti contenuti privati come - in questo caso - le conversazioni audio. In passato, tuttavia, sono stati utilizzati metodi per aggirare la richiesta ed evitare una qualsivoglia rappresaglia legale.

7 Commenti
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biffuz02 Agosto 2013, 12:50 #1
Altro titolone da giornalaccio scandalistico. Questa testata sta decadendo.
Perseverance02 Agosto 2013, 12:50 #2
ehehehe copioni
floc02 Agosto 2013, 14:11 #3
ormai gli scenari da fantascienza i moltiplicano ogni giorno... Ma ogni tanto verificate qualcosa oppure no? Eddai... Cioe' la notizia e' "questa cosa si puo' fare" oppure "tizio ha detto che questa cosa si puo' fare"? Perche' se e' la seconda (da come sembrano ormai gli organi di informazione) ormai e' solo una gara a chi la spara + grossa su questa storia
MaxSalv200602 Agosto 2013, 15:09 #4
Originariamente inviato da: biffuz
Altro titolone da giornalaccio scandalistico. Questa testata sta decadendo.


hehe, probabilmente non l' avremmo clicckato se no aveva quel titolo..
maxmax8002 Agosto 2013, 16:32 #5
beh, il Wall Street Journal non è esattamente ilGiornale..forse è un poooooo' più attendibile..
biffuz02 Agosto 2013, 16:57 #6
Originariamente inviato da: MaxSalv2006
hehe, probabilmente non l' avremmo clicckato se no aveva quel titolo..


E dire che "L'FBI usa malware per spiare" avrebbe attirato altrettanti click ma sarebbe stato più veritiero.
MaxSalv200602 Agosto 2013, 19:29 #7
Originariamente inviato da: biffuz
E dire che "L'FBI usa malware per spiare" avrebbe attirato altrettanti click ma sarebbe stato più veritiero.


Avrebbe attirato, ma non come la notizia "chock" che trapelava nel titolo... da un impatto maggiore all' utente quel titolo la... a livello da giornalino da due soldi..

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