Google perde l'appello contro la sentenza UE su Android, ma dovrà pagare una multa più bassa
Il Tribunale dell'UE ha confermato la sentenza del 2018 secondo cui Google ha usato la sua posizione dominante sul mercato per imporre restrizioni ai produttori di smartphone Android. Tuttavia, la multa scende leggermente, anche se rimane importante: 4,125 miliardi di euro.
di Manolo De Agostini pubblicata il 14 Settembre 2022, alle 12:31 nel canale WebGoogleAndroid
Il Tribunale dell'Unione europea (General Court) ha confermato la multa comminata dall'Antitrust UE a Google nel 2018, secondo la quale il colosso di Mountain View ha imposto "restrizioni illegali" ai produttori di smartphone Android al fine di promuovere il suo motore di ricerca sui dispositivi mobile. L'unico motivo di gioia per Google è che la multa, all'epoca pari a 4,34 miliardi di euro circa, è stata ridotta a 4,125 miliardi (un taglio del 5%).
La Commissione aveva rilevato che dal 2011 in poi Google imponeva ai produttori di smartphone Android e agli operatori del settore delle telecomunicazioni una serie di restrizioni allo scopo di consolidare la posizione già dominante nel settore delle ricerche generiche su Internet. In particolare, Google aveva imposto ai produttori di smartphone di preinstallare Google Search e il browser Chrome quali condizioni per la concessione della licenza per Google Play Store.
Google, inoltre, avrebbe pagato alcuni grandi produttori e operatori di rete perché installassero in via esclusiva Google Search sui loro dispositivi, sfruttando uno schema di revenue share, ossia condivisione dei ricavi, e infine avrebbe impedito ai produttori che desideravano preinstallare le applicazioni Google di vendere anche un solo smartphone con versioni alternative di Android non approvate da Google (i cosiddetti fork).
Il ricorso in appello di Google a quella sentenza s'incentrava su diverse tesi, tra cui il fatto che la Commissione aveva erroneamente giudicato la società come dominante nel mercato mobile (dove spopolava anche iOS) e che le sue azioni erano necessarie per impedire all'ecosistema Android di frammentarsi in molti sistemi operativi incompatibili. La Commissione rispose che, incompatibili o meno, la promozione di sistemi operativi mobile rivali è esattamente ciò che si desidera in un mercato competitivo.
La decurtazione della multa si deve al fatto che il Tribunale ha ritenuto che gli schemi di condivisione delle entrate di Google con i produttori non costituissero un abuso. Il Tribunale è la seconda corte di più alto grado nell'UE, il che significa che la casa di Mountain View può ricorrere alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Google dovrà aspettare 2 mesi e 10 giorni prima di presentare appello.
"Siamo delusi dal fatto che la Corte non abbia annullato in toto la decisione. Android ha creato più scelta per tutti, non meno, e supporta migliaia di business di successo in Europa e nel mondo", ha dichiarato un portavoce di Google.
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16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe l'imputato è ritenuto colpevole anche in secondo/terzo/etc grado dovrebbero AUMENTARE la pena. Scommetto che di botto i tribunali sarebbero alleggeriti di un bel po' di lavoro
Se l'imputato è ritenuto colpevole anche in secondo/terzo/etc grado dovrebbero AUMENTARE la pena. Scommetto che di botto i tribunali sarebbero alleggeriti di un bel po' di lavoro
Penso che aumentare la pena automaticamente in caso di colpevolezza verrebbe visto come una lesione del diritto alla difesa (un imputato anche se innocente potrebbe rinunciare all'appello perché non sa se la innocenza verrebbe riconosciuta)
Se l'imputato è ritenuto colpevole anche in secondo/terzo/etc grado dovrebbero AUMENTARE la pena. Scommetto che di botto i tribunali sarebbero alleggeriti di un bel po' di lavoro
per lo stesso motivo per cui qualcuno ha proposto di rendere inappellabili le sentenze di assoluzione mentre appellabili in 3 grado quelle di condanna.
O altri avevano promosso un referendum (costato centinaia di milioni di € per impedire la carcerazione preventiva di spacciatori, stupratori ladri d'auto [SIZE="1"]e corruttori/tangentisti/bancarottieri...[/SIZE]
O ancora sostengono a tutti i costi la prescrizione o l'estinzione dei processi anche quando sono già in corso e pure se ci sono già condanne.
Sono criminali travestiti da garantisti
E presto controlleranno il paese col placet del parco buoi
non avrebbe senso perchè se la pena è sufficientemente lieve potrei pensare di non "rischiare" col ricorso, sia se fossi innocente (i costi da sostenere non sono nulli) ma soprattutto da colpevole (rischio di avere una pena più pesante)
al contrario.
nei paesi civili degni di questo nome se ricorri e perdi, paghi di più (o stai più dentro).
l'italia è in paese che garantisce i criminali. il crimine paga.
I poveri sono in carcere perchè non riescono a pagarsi un avvocato che ti porta avanti le cause con lungaggini per farti andare in prescrizione. Solo pochi reati, come l'omicidio non cadono.
La prescrizione dovrebbe essere annullata all'apertura del primo processo così non si ha la speranza di essere liberati per perscrizione dei termini. Poi spostata la regola che la prescrizione non dalla prima volta che hai fatto il reato ma dall'ultima es. io rubo nel 2015 e poi ogni anni, siccome ho rubato 7 anni fa il mio reato è prescritto anche se ho finito di rubare ieri.
Ti do piena ragione se fossimo in un mondo ideale ma, ahimé, le cose sono molto differenti. La legge è uguale per tutti*.
[SIZE="1"]* se hai i soldi e le parti in causa ne hanno pari quantità.[/SIZE]
Questo non perché sia un indovino con la sfera di cristallo ma perché in almeno 10 casi si è tradotto il tutto in un nulla di fatto.
[SIZE="1"]* se hai i soldi e le parti in causa ne hanno pari quantità.[/SIZE]
questo è vero, ma la soluzione non è "rendere ancora più rischiosi i ricorsi"
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