Falso sito ''IMPS'': in 500mila ci credono e inseriscono di dati per il Reddito di cittadinanza
Più di mezzo milione di persone hanno consultato il falso sito web "IMPS" pensando che si trattasse dell'ufficiale per fare richiesta per il Reddito di cittadinanza. La satira invece era partita da Ars Digitalia.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 17 Dicembre 2018, alle 10:01 nel canale WebNon si fa che parlare in questi ultimi mesi della possibilità per alcuni cittadini di riuscire a ricevere un cosiddetto Reddito di Cittadinanza capace di far corrispondere dallo Stato un determinato reddito mensile, appunto, durante il periodo di inoperatività per licenziamento. Una proposta del Movimento 5 Stelle che al Governo ora assieme alla Lega sta cercando di attivare per il prossimo anno. Tante le problematiche ma di fatto tante anche le persone che sono pronte a richiederlo. Ecco che addirittura 500mila persone avevano pensato che quel sito web denominato IMPS avesse già aperto le iscrizioni per ricevere il Reddito. Niente di più falso visto che era solo una mossa satirica della Ars Digitalia.
La società di comunicazioni, Ars Digitalia, ha capito la portata del Reddito di cittadinanza ma ha anche percepito come lo stesso provvedimento sia ancora molto poco chiaro per i cittadini italiani e soprattutto non vi siano ancora delle date certe sulla sua messa in pratica, oltre ai vari procedimenti per attivarlo. Prendendo spunto da questo e in qualche modo volendo sbeffeggiare l'Inps e la proposta, la società di comunicazioni, ha deciso di attivare il sito web fasullo "IMPS" che in tanti hanno visitato.
In questo caso sul sito gli utenti hanno immediatamente trovato un form in cui inserire i propri dati per richiedere appunto il Reddito di cittadinanza. Dopo aver compilato il tutto però sarebbe comparso un avviso di errore nella scrittura sintomo che qualcosa non fosse poi così veritiero. Di fatto ben 500 mila cittadini hanno pensato il contrario e hanno inserito senza alcun remore i propri dati per la richiesta del Reddito tanto osannato in questi ultimi mesi.
Gli sviluppatori di "IMPS" hanno voluto portare all'attenzione la sicurezza informatica ma anche l'acquisizione dei dati personali che troppo spesso e troppo facilmente vengono rilasciati ad aziende che poi li utilizzano per scopi non proprio trasparenti. ARS Digitalia avverte come "Prima di inviare un modulo con i vostri dati personali, dovete sempre controllare attentamente la fonte del sito che state compilando".
215 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosecondo me una buona %
Se cliccate su "Sei un immigrato?"
secondo me una buona %
cosa c'entrerebbe scusa la provenienza?
Purtroppo esistono in tutta Italia e la credulità popolare, unita all'ignoranza (soprattuto quando si parla di web ed informatica in genere) non ha regione!
secondo me una buona %
Ci vuole uno studio per scoprire che le persone più povere (e quindi con, tendenzialmente, una preparazione scolastica peggiore) si trovano nelle regioni più povere ? :V
È anche vero che questa confusione è perfettamente comprensibile, le dichiarazioni di Di Maio non possono che creare confusione, ogni giorno ne spara una: i chip intelligenti, i navigator, massimo 3 proposte di lavoro, ma se troppo lontano da casa forse di più, le carte le stiamo già stampando !!!! anzi no... però quasi... si possono usare solo lì, solo là, ma solo di giovedì e se il giorno è dispari...
Senza scadere nella cattiveria, ma cacciate fuori i nomi e togliete loro il diritto di voto, per cortesia
è che questi son proprio quelli che han già votato (in massa) alle ultime elezioni.. ormai è pure tardi per toglierlo loro (il voto)
tutto (ahimè torna
Tutto quadra direi.
Aspettate di vedere quando scopriranno che 2,04 è diverso da 2,4..
Senza scadere nella cattiveria, ma cacciate fuori i nomi e togliete loro il diritto di voto, per cortesia
il discorso è questo, bastava leggere e c'erano una marea di errori
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