Exchange di criptovalute si allineano alle sanzioni, ma no al blocco totale di account russi

I principali exchange di criptovalute bloccano gli account delle persone e delle società previste dalle sanzioni, ma sono contro ad un blocco totale verso i cittadini russi
di Andrea Bai pubblicata il 01 Marzo 2022, alle 12:11 nel canale WebBitcoinEthereum
I principali servizi di cambio di criptovalute non hanno accolto la richiesta dell'Ucraina di bloccare gli account di cittadini russi adducendo la motivazione che un'azione di questo genere sarebbe a danno dei civili e contrario ai loro ideali. Binance, in particolare, ha dichiarato alla CNBC: "Decidere unilateralmente di vietare l'accesso delle persone alle loro criptovalute andrebbe contro il motivo per cui le criptovalute esistono".
I'm asking all major crypto exchanges to block addresses of Russian users.
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) February 27, 2022
It's crucial to freeze not only the addresses linked to Russian and Belarusian politicians, but also to sabotage ordinary users.
La richiesta è giunta nei giorni scorsi dal vice primo ministro ucraino Mykhailo Federov che su Twitter ha esortato i principali exchange di criptovalute a bloccare gli account intestati a cittadini russi e bielorussi e non limitarsi agli account degli oligarchi colpiti dalle sanzioni.
Coinbase ha affermato che sta già ottemperando alle norme imposte dalle sanzioni elevate contro persone ed entità russe, ma che non si spingerà oltre. Anche l'exchange statunitense è fondamentalmente in linea con la posizione di Binance: "Un divieto unilaterale e totale punirebbe i cittadini russi che stanno subendo la destabilizzazione della valuta a causa dell'aggressione del loro governo contro un vicino democratico".
Anche KuCoin ha affermato che non si sarebbe spinto oltre ciò che la legge e le sanzioni richiedono di fare. Quanto a Kraken, altro exchange di particolare rilievo, il CEO Jesse Powell ha affermato che una decisione del genere sarebbe in contrasto con i "valori libertari" dell'azienda.
Ukrainian-born startup DMarket cuts all relationships with Russia and Belarus due to the invasion of Ukraine.
— DMarket (@dmarket) February 27, 2022
- The registration on the platform is prohibited for users from Russia and Belarus;
- Accounts of previously registered users from these areas are frozen;
Voce fuori dal coro è invece Dmarket, una piccola piattaforma che ha sede in Ucraina e permette agli utenti di scambiare NFT e oggetti di gioco virtuali. Dmarket ha dichiarato di aver interrotto tutti i rapporti con Russia e Bielorussia a causa dell'invasione dell'Ucraina.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info'sti fessi proprio non capiscono che non si può bloccare una criptovaluta, a differenza del tuo conto in banca che il Governo sarebbe ben felice e celere di bloccare come a fatto il democratico governo Canadese con i suoi cittadini che hanno osato mettere su una protesta non violenta.
Ma ricordate, le banche sono dalla vostra parte ~
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