Esperimento del Guardian: i nuovi account Facebook e Instagram vengono spinti verso contenuti sessisti e misogini

La creazione di un profilo fittizio, di un generico utente maschile, porta il feed a popolarsi di contenuti che l'algoritmo assume essere quelli di maggior interesse per il tipo di utente, anche senza che vi sia alcuna interazione reale
di Andrea Bai pubblicata il 24 Luglio 2024, alle 16:01 nel canale WebInstagramFacebook
I giornalisti dell'edizione australiana del quotidiano The Guardian hanno condotto un esperimento particolare che ha messo in luce la natura prevalentemente tossica dei social media. L'esperimento è stato basato sulla creazione di profili, Facebook e Instagram, fittizi di un generico individuo di sesso maschile. Senza alcuna reale interazione con altri utenti, i feed di questi profili si sono velocemente popolati di contenuti sessisti e misogini.

L'esperimento ha preso il via utilizzando uno smartphone completamente nuovo, senza alcun cookie, contatto, storico di chat o altro che avrebbe potuto in qualche modo influenzare gli algoritmi dei social network. Il telefono è stato quindi usato per registrare un account per un generico uomo di 24 anni, su tutte e due le piattaforme precedentemente citate. Al profilo su Facebook non è stato aggiunto nessun contatto, mentre su Instagram i giornalisti hanno seguito solamente cinque "account consigliati", che è il requisito minimo per i nuovi utenti.
Come accennato in precedenza, nonostante i due profili non abbiano intrattenuto alcuna reale interazione con altri profili o utenti, nei due feed sono comparsi contenuti discutibili.
Si legge sul Guardian:
I giornalisti hanno raccolto il parere della dottoressa Stephanie Wescott della Monash University, che in passato ha condotto alcuni lavori di ricerca riguardanti gli effetti dello stile comunicativo e dei contenuti proposti dai "manfluencer", ovvero quelle personalità particolarmente popolari che sostengono ideali tipicamente maschili e maschilisti. La dottoressa Wescott non si è mostrata sorpresa dell'esito dell'esperimento dei giornalisti del Guardian, osservando che quanto accaduto è ciò che è emerso anche dalle sue ricerche e ritenendo "degradante" in particolare il fatto che l'algoritmo assume che quel genere di contenuti siano quelli di maggior interesse per i giovani uomini."Inizialmente Facebook ha proposto meme di The Office e altri meme correlati alle sitcom insieme a post di 7 News, Daily Mail e Ladbible. Un giorno dopo ha iniziato a mostrare meme di Star Wars e contenuti in stile palestra o "dudebro".
Entro il terzo giorno, hanno iniziato ad apparire meme di tipo "trad Catholic" e il feed ha virato verso contenuti più sessisti.
Tre mesi dopo, i meme di The Office, Star Wars e ora The Boys continuano a popolare il feed, ora intervallati da immagini altamente sessiste e misogine che sono apparse nel feed senza alcun input da parte dell'utente.Su Instagram, mentre la pagina Esplora si è riempita di donne vestite in modo succinto, il feed è per lo più innocuo, e consiglia perlopiù contenuti inerenti a Melbourne e influencer culinari.
Il Guardian ha contattato inoltre Nicholas Carah, professore digital media presso l'Università del Queensland, il quale ha espresso preoccupazione per l'ambiente informativo in cui sono immersi i giovani uomini, definendolo "oscuro ed effimero" ad opera delle piattaforme social e del loro potere nel plasmare le opinioni e gli atteggiamenti degli utenti, specialmente dei più giovani e impressionabili.
I giornalisti hanno contattato Meta, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione su quanto evidenziato dall'esperimento.
Del resto, è inutile girarci intorno: le piattaforme social, trasversalmente, sono gestite da società private, che hanno ovviamente i loro interessi specifici e/o rispondono ad interessi, economici o politici, di altre parti (azionisti, finanziatori, investitori): che il fine ultimo sia quello di orientare opinioni, o semplicemente "batter cassa", la strada più semplice è quella di tenere gli utenti incollati alla piattaforma. E l'algoritmo questo fa (tendenzialmente nella maniera più efficace ed efficiente possibile), lasciando su un piano decisamente secondario le responsabilità e le implicazioni etiche.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAndate a stendere i panni che torna vostro marito e li vuole puliti. Anziché stare su facebook a vedere contenuti sessisti e lamentarvi
Andate a stendere i panni che torna vostro marito e li vuole puliti. Anziché stare su facebook a vedere contenuti sessisti e lamentarvi
L'esistenza di persone come te spiega perché facebook offra certi contenuti di default
Di base il maschio con ormone funzionante segue quel tipo di post e quello e cosa propone facebook, che provino a far installare facebook da zero in un convento e dopo un anno proporrà solo preghiere in teoria.... LOL
Andate a stendere i panni che torna vostro marito e li vuole puliti. Anziché stare su facebook a vedere contenuti sessisti e lamentarvi
Scusa, quali femministe? E' un test.
Se uscivano piselli al posto delle patate il risultato finale sarebbe stato uguale.
Di base il maschio con ormone funzionante segue quel tipo di post e quello e cosa propone facebook, che provino a far installare facebook da zero in un convento e dopo un anno proporrà solo preghiere in teoria.... LOL
Probabilmente alle suore usciranno questi:
[SPOILER]https://t.ly/gyDYz[/SPOILER]
A me risulta che sia off che on line la maggior parte delle figure maschili che vedo o osservo nei commenti sono esattamente quelli che FB propone, quindi non mi sembra in caso che FB proponga un modello educativo che corregga le storture dell'uomo medio, non è né una scuola, né un peniteziario dove si fa correzione e né un genitore.
Cosa cercano questi che hanno fatto l'esperimento? Vogliono censurare quello che è la realtà che abbiamo intorno a noi? Una TV in fascia protetta? La melevisione?
l'Algoritmo casto e woke
Se l'algoritmo avesse proposto post sul bird watching o come fare il bucato, il "giornalista" e l' esperta sarebbero rimasti soddisfatti, pero' la piattaforma avrebbe fallito da anni.Basti guardare i dati sul traffico internet, a parte YT, il resto è dominato dal porno, non serve l'IA per capire quali contenuti possono interessare a giovani uomini... sono i medesimi migliaia di anni.
se ci fosse la melevisione ovunque mi sparerei un colpo in testa credo
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