Dopo Silicon Valley Bank crolla anche Signature Bank: Federal Reserve e Tesoro intervengono per evitare il contagio

Dopo tre banche fallite in una settimana, una legata al mondo delle startup hi-tech e le altre due al mondo delle criptovalute, Federal Reserve e Tesoro hanno annunciato la discesa in campo con soluzioni per mettere al sicuro i soldi depositati negli istituti.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Marzo 2023, alle 08:31 nel canale WebIl crollo di Silicon Valley Bank, che ha seguito quello Silvergate e preceduto di poco quello di Signature Bank, chiusa nelle scorse ore, ha indotto la Federal Reserve (banca centrale degli Stati Uniti d'America) e il Dipartimento del Tesoro a scendere in campo.
Il fallimento in meno di una settimana di due delle banche più vicine al settore delle criptovalute e quello del più grande istituto legato alle startup hi-tech potrebbe scatenare un effetto domino, e dopo quanto avvenuto con Lehman Brothers nel 2008 è proprio quello che si vuole evitare.
Il board della Federal Reserve, insieme al segretario al Tesoro Janet Yellen, ha annunciato azioni per proteggere tutti i depositi presso Silicon Valley Bank (SVB). Un sospiro di sollievo per molte startup e società che avevano stoccato ben di più dei 250.000 dollari garantiti. Nei giorni scorsi abbiamo citato il caso di Roku, ma anche realtà come Etsy sono state colpite dal crollo.
"Oggi stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l'economia statunitense rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario", si legge in una nota del segretario al Tesoro Janet Yellen, del presidente della Federal Reserve Jerome Powell e quello della FDIC Martin Gruenberg.
"Questo passo garantirà che il sistema bancario statunitense continui a svolgere il ruolo vitale di protezione dei depositi e di accesso al credito a famiglie e imprese in un modo da promuovere una crescita economica forte e sostenibile. [...] I depositanti avranno accesso a tutto il loro denaro a partire da lunedì 13 marzo. Nessuna perdita associata alla risoluzione della Silicon Valley Bank sarà a carico dei contribuenti". Nella stessa dichiarazione congiunta, i regolatori federali hanno affermato che "tutti i depositanti di questa istituzione saranno risanati".
Il governo USA metterà a disposizione ulteriori finanziamenti in favore di altre istituzioni in crisi. Un nuovo programma di supporto consentirà alle banche di costituire titoli del Tesoro e altri titoli di Stato sicuri come garanzia in cambio di prestiti dalla banca centrale fino a un anno.
Tale azione nasce per affrontare il problema che ha portato al fallimento di SVB: perdite non realizzate sui titoli di Stato causate dal rapido aumento dei tassi di interesse.
"Il sistema bancario statunitense rimane resiliente e basato su solide fondamenta, in gran parte grazie alle riforme apportate dopo la crisi finanziaria che hanno garantito migliori tutele per il settore bancario", si legge nella dichiarazione congiunta. "Queste riforme, combinate con le azioni odierne, dimostrano il nostro impegno a prendere le misure necessarie per garantire che i risparmi dei depositanti rimangano al sicuro".
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGli unici che vengono tutelati sono i correntisti, quindi i clienti della banca.
Fra l'altro questo non è un 2008, quando le banche avevano asset tossici senza valore in portfolio. In questo caso parliamo di titoli del tesoro americano che sono garantiti al 100%, il fallimento è solo una questione di liquidità momentanea causata da un portfolio a 10 anni. Anche senza intervento della Fed o del Tesoro i correntisti avrebbero ottenuto comunque gran parte dei loro risparmi dopo una lunga liquidazione.
In questo caso un intervento delle istituzioni serve per garantire l'accesso ai risparmi immediatamente (e non dopo mesi) e a ripristinare fiducia nel sistema bancario, cose positive per tutti.
Semplificando molto il discorso cerco di farti capire:
Azienda A deve fare investimenti di vario tipo (smobilizzo crediti, acquisti a medio lungo termine, acquisto immobili e così via).
A meno che l'azienda A sia una micro-impresa non si rivolgerà a una sola banca ma verosimilmente userà diverse banche a seconda della convenienza.
Quindi avremo che nella banca 1 ha i fidi per smobilizzo crediti, nella banca 2 ha i fidi POS, nella banca 3 ha il medio lungo termine e così via.
Ora cosa succede... se sei una realtà liquida che usa i fidi principalmente per motivi fiscali o di progetto o comunque sei sufficientemente liquida da poter far fonte al fatto che un istituto possa andare in liquidazione e chiederti il rientro totale non esiste problema ma son casistiche rare.
Quello che succede più spesso è che se un istituto va in liquidazione non hai le risorse per rientrare e quindi vai in difficoltà anche su tutte le altre banche. Moltiplicato per X aziende ecco una prima fonte di contagio.
Nel caso specifico a questo evento si somma anche un altro: le banche centrali hanno chiesto agli istituti finanziari di comprare il debito sovrano ad esempio in Italia le banche sono piene di BTP a rendimenti ridicoli. Ora cosa succede che con il rialzo dei tassi di interesse quei BTP sono carta straccia perché sul mercato valgono pochissimo, hanno rendimenti molto inferiori all'inflazione e quindi sono fonti di perdite massicce.
Mi chiederai quindi... e allora perché li comprano? Eh... la risposta è complessa. Da una parte ci sono le ingerenze politiche, da un'altra c'è la necessità di collocare il debito sovrano perché se rimane invenduto sostanzialmente andremmo al default, ci sono poi motivi di bilancio.
Ora sia chiaro questi sono esempi estremamente semplificati di una realtà molto ma molto più complessa ma diciamo che almeno ti ho reso l'idea del perché avvengono certi contagi e reazioni a catena anche se ci fosse la fuori la migliore, onesta e perfetta delle banche.
La SVB non è proprio una "fogna", praticamente è il punto di riferimento per le start-up nella Silicon Valley. Senza essa, ben poche esisterebbero oggi. Il suo fallimento è dato da condizioni molto particolari, non da operazioni scellerate.
Non solo nessuna banca... nessuno in generale.
Parte del concetto stesso di rating è che nemmeno un rating ai massimi livelli ha un rischio di default pari a zero. Tutti possono andare in default semplicemente per alcuni è molto poco probabile mentre per altri è estremamente probabile.
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Poi crollerà l'Irlanda, la cui economia si regge quasi esclusivamente sul settore hi-tech e sulle imprese che attorno ad esso gravitano.
Paradossalmente, l'Italia che ha un'economia più diversificata e non particolarmente dipendente dal terziario tecnologico subirà meno colpi rispetto a molte altre economie europee più avanzate. Ma comunque, tutti subiranno duri colpi da qualche giorno a qualche mese dal punto di vista finanziario. Mentre dal punto di vista reale e occupazionale, da qui ai prossimi 5 anni (minimo) ci saranno pesanti ricadute
Ci sarebbe da fare un piccolo sforzo mentale e chiedersi perché una banca è fallita... Sicuramente tutto è iniziato per colpa della Fed, che prima ha stampato soldi come se non ci fosse un domani, poi si sono accorti ti aver fatto una cazzata ed hanno distrutto la loro economia per cercare di recuperare l'inflazione. In più pure la sec si sta muovendo in maniera folle nella loro crociata contro le crypto e queste sono le conseguenze.
Tra l'altro fino a ieri i "grandi" quotidiani nazionali sponsorizzavano l'acquisto dei titoli di stato facendoli passare per super affari
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