Bruciata un'opera di Banksy da 96 mila dollari e poi digitalizzata. Ecco il mondo della crypto art e cosa sono gli NFT

Bruciata un'opera di Banksy da 96 mila dollari e poi digitalizzata. Ecco il mondo della crypto art e cosa sono gli NFT

Un disegno dell'artista britannico Banksy dal valore di 96 mila dollari è stato bruciato da un gruppo appartenente ad un società di blockchain e poi trasformato in token non fungibile (NFT). L'accaduto è stato ripreso e pubblicato su Twitter. Ma vediamo nello specifico cosa sono gli NFT e come funziona il mondo della crypto art.

di pubblicata il , alle 20:01 nel canale Web
 
138 Commenti
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MorgaNet09 Marzo 2021, 08:50 #11
Originariamente inviato da: mmorselli
Ma infatti il valore delle opere non ha nulla a che fare con l'arte, come non ce l'ha il fatto che un'opera sia originale o meno.

Un disegno di Banksy dal punto di vista artistico è identico sia che stai guardando la tela originale, sia che stai guardando la foto presa dal web, ma questo non perché è Banksy, vale per qualunque opera 2D, anche per la Gioconda, l'arte è nell'idea, non nell'unicità dell'opera. Al Louvre la Gioconda la vedi da lontano e dietro un vetro, se ti trasmette delle sensazioni è solo perché per tutta la vita ti hanno detto quanto speciale sia quell'oggetto, se dietro al vetro ci fosse un falso tu proveresti le stesse precise identiche sensazioni (col falsario alle tue spalle che se la ride). Non è il quadro a dartele, è l'idea del quadro. Io lo trovo intrigante anche quando lo guardo in una foto presa dal web, perché penso a chi lo ha dipinto. Probabilmente al Louvre, davanti al vetro, mi annoierei, mi sentirei anche un po' stupido.

Tutto il resto, i milioni a cui può essere venduta un'opera d'arte non sono legati al fatto che sia arte, ma ad una semplice convenzione che attribuisce un valore ad un oggetto unico, lo stesso principio per cui un Bitcoin vale 50.000 dollari, anche se di fatto quel Bitcoin neppure esiste realmente, esiste la transazione che certifica che tu hai ricevuto un Bitcoin, che sarebbe come dire che tu hai una casa perché c'è un foglio con scritto che hai ricevuto una casa, ma senza la casa. Fintanto che ci sono due persone che danno un valore ad un oggetto e sono disposte a scambiarselo, quell'oggetto ha quel valore, se poi le persone invece che due sono milioni, quel valore è anche una garanzia nel tempo.

Fanno benissimo quindi a "digitalizzare" le opere in questo modo, così in casa ti appendi una copia, che dal punto di vista artistico è la stessa cosa, e nessuno ti ruba l'originale, che è la tua riserva di valore.


Finalmente un commento sensato.
Evidentemente coloro che hanno sentito il bisogno di commentare spalando cacca su Banksy non capiscono il significato di arte, che al giorno d'oggi trascende il mero lavoro artistico in sè, esaltandone invece il significato intrinseco dell'opera.
Le opere di Banksy, che piacciano o no, hanno un valore perchè sono "forti", con un significato potente.

Detto questo, nel caso vi capitasse di passare per Parigi, risparmiatevi la fila e la ressa davanti alla Gioconda. Di per sè il quadro non è più bello di quello che avete visto nelle foto online ed è addirittura più piccolo di quanto possiate immaginare (la qual cosa vi lascerà delusi).
Vi consiglio di fare come feci io. Mi presentai ai cancelli al mattino e appena entrato al Louvre andai dalla parte opposta di dove andavano tutti. C'era tutta la ressa davanti a quel singolo quadro e io visitai tutto il resto del Louvre in quasi totale solitudine. Voi non potete nemmeno immaginare cosa significa girare tra quelle bellissime opere d'arte senza nessuno a rompere le balle. Ho potuto apprezzare nel dettaglio un sacco di opere che altrimenti forse avrei solo visto di sfuggita.
MorgaNet09 Marzo 2021, 08:52 #12
Originariamente inviato da: Gnubbolo
ma banksy non vale niente. sono i media che hanno deciso che deve valere perchè serve a proporre l'agenda globalista nel mondo.
noi occidentali abbiamo ammazzato un milione di siriani ed iracheni finanziando ed armando l'isis. e questo stronzo è andato ha fare i murales in siria facendo una vagonata di soldi.
ma come dice er monnezza chi fa la merda e la nasconde sotto la neve..


Tu hai proprio capito tutto di Banksy e dell'arte in genere....
randorama09 Marzo 2021, 08:53 #13
Originariamente inviato da: Opteranium
Banksy.. l'artista (o il gruppo di artisti) più sopravvalutato degli ultimi decenni


beh, oddio, cattelan di chi è?
randorama09 Marzo 2021, 09:06 #14
Originariamente inviato da: MorgaNet
Finalmente un commento sensato.

no, è in linea con quello che pensi tu (e, per quel che vale, mutatis mutandis, per quello che penso io).

Evidentemente coloro che hanno sentito il bisogno di commentare spalando cacca su Banksy non capiscono il significato di arte, che al giorno d'oggi trascende il mero lavoro artistico in sè, esaltandone invece il significato intrinseco dell'opera.

il significato non è intrinseco: o c'è o non c'è.

Le opere di Banksy, che piacciano o no, hanno un valore perchè sono "forti", con un significato potente.

piacciono a chi apprezza il significato, non l'opera.
ed è questo la grande differenza con l'arte più tradizionale.
la pietà, il laocoonte, il pantheon, il partenone, la scuola di atene, l'urlo sono apprezzati a prescindere; la bambina con il palloncino, avulsa dal contesto, è uno stencil da due lire.

Detto questo, nel caso vi capitasse di passare per Parigi, risparmiatevi la fila e la ressa davanti alla Gioconda. Di per sè il quadro non è più bello di quello che avete visto nelle foto online ed è addirittura più piccolo di quanto possiate immaginare (la qual cosa vi lascerà delusi).

e infatti, dio mi perdoni per quello che dico, la gioconda è in buona parte un feticcio eletto a opera somma dalla cultura di massa.
canislupus09 Marzo 2021, 09:06 #15
Originariamente inviato da: mmorselli
Ma infatti il valore delle opere non ha nulla a che fare con l'arte, come non ce l'ha il fatto che un'opera sia originale o meno.

Un disegno di Banksy dal punto di vista artistico è identico sia che stai guardando la tela originale, sia che stai guardando la foto presa dal web, ma questo non perché è Banksy, vale per qualunque opera 2D, anche per la Gioconda, l'arte è nell'idea, non nell'unicità dell'opera. Al Louvre la Gioconda la vedi da lontano e dietro un vetro, se ti trasmette delle sensazioni è solo perché per tutta la vita ti hanno detto quanto speciale sia quell'oggetto, se dietro al vetro ci fosse un falso tu proveresti le stesse precise identiche sensazioni (col falsario alle tue spalle che se la ride). Non è il quadro a dartele, è l'idea del quadro. Io lo trovo intrigante anche quando lo guardo in una foto presa dal web, perché penso a chi lo ha dipinto. Probabilmente al Louvre, davanti al vetro, mi annoierei, mi sentirei anche un po' stupido.

Tutto il resto, i milioni a cui può essere venduta un'opera d'arte non sono legati al fatto che sia arte, ma ad una semplice convenzione che attribuisce un valore ad un oggetto unico, lo stesso principio per cui un Bitcoin vale 50.000 dollari, anche se di fatto quel Bitcoin neppure esiste realmente, esiste la transazione che certifica che tu hai ricevuto un Bitcoin, che sarebbe come dire che tu hai una casa perché c'è un foglio con scritto che hai ricevuto una casa, ma senza la casa. Fintanto che ci sono due persone che danno un valore ad un oggetto e sono disposte a scambiarselo, quell'oggetto ha quel valore, se poi le persone invece che due sono milioni, quel valore è anche una garanzia nel tempo.

Fanno benissimo quindi a "digitalizzare" le opere in questo modo, così in casa ti appendi una copia, che dal punto di vista artistico è la stessa cosa, e nessuno ti ruba l'originale, che è la tua riserva di valore.


Sono parzialmente d'accordo.
Sicuramente l'arte è derivante moltissimo dalle emozioni che suscita nelle persone (tranne quelle esperte che riescono anche a vedere la tecnica).
Però c'è da aggiungere un particolare.
L'arte tradizionale intendendo quella che è tangibile (che puoi toccare con mano) è sicuramente meno riproducibile di un oggetto digitale.
Il disegno fatto da Banksy è un'opera unica in quanto anche solo la natura fisica del supporto su cui viene prodotto e i colori hanno una loro unicità che non potrà MAI essere replicata al 100%.
Si potrà arrivare ad una fedeltà tale che renderebbe una copia quasi identica, ma esisterà SEMPRE un modo per scoprire quale sia l'originale (salvo che l'artista stesso non indichi quale sia quella che ha fatto per prima ).
Un'opera digitale invece è un elenco di bit che può essere copiato all'infinito e rimarrà sempre identico nel tempo e non potrà mai essere modificato se non con una precisa volontà di farlo.
Ti faccio un esempio che forse può chiarire meglio quello che voglio dire.
Immaginiamo che tu faccia una foto con una fotocamera digitale.
Quel file che verrà prodotto sarà quello... una volta che lo stampi su carta, sarà di fatto ogni volta unico nel suo genere.
Questo perchè la qualità della carta, la sua grammatura, l'umidità e i colori usati in fase di stampa inseriranno SEMPRE delle microscopiche variazioni.
Non dico che saranno differenze evidenti, ma non riuscirai mai ad avere due copie perfettamente identiche.
Invece se quella foto digitale la copi e incolli da un computer all'altro in qualsiasi momento avrai sempre la medesima immagine (forse potresti perdere alcuni metadati... ma non vorrei dire castronerie).
La blockchain quindi non serve per dire che quella foto è originale, ma per certificare che la transazione su quella foto sia quella che ha portato all'acquisto.
Se ho ben capito (e non è scontata la cosa), di fatto un giorno si potrebbe vendere la transazione anche dando una copia del disegno che essendo in digitale sarà sempre identica all'originale.
Una cosa del genere non sarebbe mai possibile con la Gioconda.
In quanto l'opera per la sua fisicità sarà SEMPRE un elemento unico non riproducibile e vittima del passare del tempo (cosa che invece non avviene per tutto ciò che è digitale).

P.S. Forse non la capisco io... ma a me la Gioconda non ha mai detto nulla... ma sono un ignorante in materia.
Ago7209 Marzo 2021, 09:49 #16
Personalmente ritengo che alcuni si possono apprezzare solo dal vivo, in quanto dalla foto video non si può apprezzare l'insieme di colore, tridimensionalità della pennellata, distanza a cui si osserva l'opera.
Per quanto riguarda l'opera digitalizzata, sono un po' perplesso. L'opera d'arte è qualcosa che è parte del sapere umano e può essere trasmesso alle future generazione. Se la si dematerializza, appoggiandosi a servizi informatici che per loro natura sono destinati ad essere obsoleti, quale è la probabilità che l'opera vada perduta tra i vari passaggi tecnologici?
Pino9009 Marzo 2021, 09:53 #17
Originariamente inviato da: randorama
il significato non è intrinseco: o c'è o non c'è.

piacciono a chi apprezza il significato, non l'opera.
ed è questo la grande differenza con l'arte più tradizionale.
la pietà, il laocoonte, il pantheon, il partenone, la scuola di atene, l'urlo sono apprezzati a prescindere; la bambina con il palloncino, avulsa dal contesto, è uno stencil da due lire.


Bansky mi emoziona, Michelangelo no. I cubisti mi emozionano, Tiziano mi lascia indifferente. A me la cappella Sistina fa ca*are, ho avuto il privilegio di visitarla da *vuota* due volte e mi ha annoiato a morte lo stesso. Invece guardo un Matisse o un De Chirico o un Picasso o anche un'opera pop di Andy Warhol e mi emoziono. Della Pietà di Michelangelo apprezzo la tecnica ma l'opera in sé la trovo noiosissima. Non so quanto regga il tuo discorso sul "apprezzato a prescindere". Se no mi stai dicendo che è la tecnica ad essere apprezzata e non l'arte in sé...


Originariamente inviato da: Ago72
Personalmente ritengo che alcuni si possono apprezzare solo dal vivo, in quanto dalla foto video non si può apprezzare l'insieme di colore, tridimensionalità della pennellata, distanza a cui si osserva l'opera.
Per quanto riguarda l'opera digitalizzata, sono un po' perplesso. L'opera d'arte è qualcosa che è parte del sapere umano e può essere trasmesso alle future generazione. Se la si dematerializza, appoggiandosi a servizi informatici che per loro natura sono destinati ad essere obsoleti, quale è la probabilità che l'opera vada perduta tra i vari passaggi tecnologici?


Sono completamente d'accordo con te!

Credo che sia un po' come il Blue di Klein: in una immagine non si riesce ad apprezzarlo.

EDIT: il discorso conservabilità richiede studi... già ora aprire un word di 30 anni fa è difficile. Gli arhcivi di Stato hanno delle tecniche (dispendiose) per assicurarsi la compatibilità...
canislupus09 Marzo 2021, 09:54 #18
Originariamente inviato da: Ago72
Personalmente ritengo che alcuni si possono apprezzare solo dal vivo, in quanto dalla foto video non si può apprezzare l'insieme di colore, tridimensionalità della pennellata, distanza a cui si osserva l'opera.
Per quanto riguarda l'opera digitalizzata, sono un po' perplesso. L'opera d'arte è qualcosa che è parte del sapere umano e può essere trasmesso alle future generazione. Se la si dematerializza, appoggiandosi a servizi informatici che per loro natura sono destinati ad essere obsoleti, quale è la probabilità che l'opera vada perduta tra i vari passaggi tecnologici?


Assolutamente nessuna possibilità.
L'unico modo di perderla per sempre è non avere alcuna copia di backup... ma potenzialmente ne puoi realizzare miliardi e le puoi trasportare in un nano secondo ovunque su qualsiasi supporto (anche non fisico).
Quindi salvo che avvenga una qualche distruzione del pianeta, direi che sia più probabile un'invasione di dinosauri con il telefonino 6G...
Unrue09 Marzo 2021, 10:00 #19
In pratica tra un pò andremo ad un Museo a vedere degli schermi?
Pino9009 Marzo 2021, 10:03 #20
Originariamente inviato da: Unrue
In pratica tra un pò andremo ad un Museo a vedere degli schermi?


Ma è già così per tante forme d'arte. Al MAXXI di Roma vidi una serie di esposizioni basate su proiettori e schermi che funzionavano proprio perché su schermo. O di recente qui dove vivo ho visto Kentridge che è completamente su schermo (ed è bellissimo, mi ha fatto ridere e pensare) e Jesse Jones (che invece non mi è piaciuto affatto). O anche tutta la scuola contemporanea... insomma non discriminerei solo per il mezzo su cui l'arte viene rappresentata.

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