Usa verso estensione del blocco a Huawei e ZTE
Il 5 ottobre la presidente della Federal Communications Commission (Fcc) Jessica Rosenworcel ha diffuso una nota che predisporrebbe il blocco alla commercializzazione negli Usa di nuovi dispositivi Huawei e ZTE
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Ottobre 2022, alle 11:21 nel canale TelefoniaHuaweiZTE
La Federal Communications Commission (FCC) starebbe per bloccare la commercializzazione di nuovi dispositivi per le telecomunicazioni di Huawei e ZTE. La notizia si apprende dal Ney York Times, che fa riferimento a problematiche di sicurezza nazionale. La FCC sta agendo dopo che l'amministrazione Biden ha conferito mandato attraverso il Secure Equipment Act per approvare entro un anno le regole che proibiscono la vendita di nuovi prodotti elettronici provenienti da aziende inserite nella lista nera.
Queste aziende, secondo la nuova legge, non possono ricevere nuove licenze per le apparecchiature dalle autorità di regolamentazione statunitensi. Tuttavia, la legge non è retroattiva: quindi, tutti i dispositivi Huawei e ZTE già approvati dalla Fcc potranno continuare a circolare negli Stati Uniti, a meno di comunicazioni contrarie.
Già con l'amministrazione Trump, gli Stati Uniti avevano avviato misure per limitare queste due aziende cinesi (altre sono coinvolte nel campo della videosorveglianza). La nuova direttiva, tuttavia, rischia di inasprire ulteriormente i rapporti tra Usa e Cina, in un periodo peraltro già particolarmente complesso in termini di relazioni internazionali.
La misura confermerebbe le intenzioni degli Stati Uniti di isolare le aziende tecnologiche cinesi rispetto ai consumatori, ai contratti e ai fornitori americani per timore che possano divulgare dati sensibili verso Pechino. Huawei non può da tempo collaborare con aziende statunitensi, e nello specifico Google, per poter commercializzare smartphone con i servizi Google. Ma non si tratta solamente di dispositivi destinati agli utenti finali, ma anche delle attrezzature alla base del funzionamento delle reti pubbliche.
Jessica Rosenworcel, presidente democratica della Fcc, ha affermato che l'agenzia sta lavorando per "proteggere la sicurezza nazionale garantendo che apparecchiature di comunicazione inaffidabili non siano autorizzate per l'uso all'interno dei confini". Gli Stati Uniti, inoltre, fanno pressioni sugli stati alleati affinché rinuncino all'uso di apparecchiature cinesi per i sistemi di telecomunicazione nazionali. Il Regno Unito, di fatto, ha recentemente confermato la rimozione delle apparecchiature e servizi dalla cinese Huawei nelle reti a banda larga 5G entro il 2027. Le procedure di rimozione e sostituzione all'interno delle reti, tuttavia, sono complesse e dispendiose, sia per gli Usa che per il Regno Unito, e potrebbero richiedere più tempo del previsto. Con il Consiglio dei Ministri sotto la presidenza Draghi di qualche giorno fa anche l'Italia ha inibito Huawei e ZTE a stringere nuovi accordi con TIM per evitare l’uso di apparecchiature Huawei nelle reti di telecomunicazione di nuova generazione.
La Casa Bianca ha inoltre annunciato che limiterà la vendita di tecnologie e chip per il calcolo alle società cinesi, in modo da ostacolare lo sviluppo di sistemi di super calcolo da parte della Cina. Altre iniziative al vaglio limiterebbero la capacità degli investitori americani di investire denaro in società cinesi, mentre si pensa a un maggiore controllo alle app mobili collegate alle potenze straniere.
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5 Commenti
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In Italia ci diamo la zappa sui piedi ...come con la Russia ....Ritorniamo indietro di decenni e tutti felici e contenti ...
Io no ...
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