USA: alcuni istituti scolastici utilizzano la sorveglianza invasiva sui dispositivi degli studenti

Pur essendo tecnicamente legali in ambito militare, scenari di guerra e lotta al terrorismo, gli strumenti di sorveglianza invasiva hanno fatto un pericoloso salto nell'ambito civile in USA. Ecco quello che si sa fino ad ora, che non promette nulla di buono.
di Alessandro Bordin pubblicata il 12 Dicembre 2020, alle 10:01 nel canale TelefoniaCi sono tre macro modalità per accedere forzatamente ai dati dei dispositivi tecnologici come PC, smartphone, tablet e simili. La prima è quella sempre e comunque illegale, portata avanti da malintenzionati che di solito hanno obiettivi specifici e non interessano la popolazione nella sua interezza. La seconda costituisce nel chiedere legalmente il permesso di far installare backdoor nei dispositivi: molti ricorderanno la vicenda che vedeva contrapposte FBI e Apple per accedere ai contenuti dell'iPhone del killer di San Bernardino, una vicenda ancora aperta (l'FBI ha comunque avuto accesso ai dati).
La terza, ed è quella meno conosciuta, è che esistono sistemi legali per effettuare una sorveglianza invasiva di praticamente ogni dispositivo, protetto o meno da password, PIN, riconoscimento facciale e quant'altro, iOS o Android. Un esempio concreto? Cellebrite è un'azienda che fornisce pacchetti veri e propri per la sorveglianza invasiva, efficaci a differenti livelli. La cosa non deve scandalizzare più di tanto se si pensa all'ambito di utilizzo per cui sono pensate, ovvero quello militare e scenari di guerra. Lì non servono mandati o altro, se sei in guerra raccogli informazioni in qualsiasi modo possibile, da sempre, da parte di chiunque. Sono strumenti utilizzati legalmente anche dall'FBI per la lotta al terrorismo, dopo che alcune leggi speciali ad hoc li hanno autorizzati.
L'ottimo
articolo di inchiesta di Gizmodo evidenzia un fatto molto preoccupante:
alcuni distretti scolastici negli Stati Uniti, molti dei quali in Texas ma è
facile che sia solo la punta dell'iceberg, stanno acquistando questi
strumenti per visionare il contenuto dei telefoni di alcuni studenti (è
possibile scaricare testi e foto, compresi quelli cancellati). Ci sono le prove
degli acquisti per decine di migliaia di Dollari a favore di Cellerbrite ma
anche altre aziende simili.
A differenza delle forze dell'ordine, tuttavia, i distretti scolastici non
devono ottenere un mandato per utilizzare i dispositivi sui telefoni degli
studenti. La Corte Suprema ha stabilito che i funzionari scolastici devono solo
ragionevolmente credere che uno studente sia colpevole di qualcosa:
perquisire il telefono serve ad ottenere le prove. A supporto di questa
pericolosa invasione nella privacy c'è il caso di un'insegnante, arrestata in
seguito a prove ottenute in questo modo per molestie sessuali ai danni di uno
studente.
A preoccupare è comunque la facilità nel reperire questi strumenti, inizialmente pensati per ambiti molto specifici e in regime di assoluta straordinarietà. Lentamente e silenziosamente, il loro utilizzo è passato anche alle polizie locali (alle quali però serve comunque un mandato), passando poi nell'ambito civile e, forse, in mano anche a malintenzionati. Se ne parlerà ancora, purtroppo.
17 Commenti
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Questa è una delle fesserie più grosse che abbia letto su hwu, e ne ho lette tante.
Si vede che non leggi tanto allora.
Qualsiasi notizia di questo tipo che arriva dagli US è 'sicuramente un errore', o 'c'è stato qualcosa di sbagliato'. Se arriva dalla Cina o Russia, allora i comunisti sono cattivi e mangiano i bambini.
Non può forse essere che entrambi i paesi hanno problemi seri sotto certi punti di vista?
Qualsiasi notizia di questo tipo che arriva dagli US è 'sicuramente un errore', o 'c'è stato qualcosa di sbagliato'. Se arriva dalla Cina o Russia, allora i comunisti sono cattivi e mangiano i bambini.
Non può forse essere che entrambi i paesi hanno problemi seri sotto certi punti di vista?
Esatto.
Inoltre, fino a prova contraria, la sorveglianza di massa di stato (PRISM, Vault7, Echelon, XKeyScore, Tempora, etc.) e il capitalismo di sorveglianza (Google, Facebook, Apple, Amazon, Microsoft, etc.) sono made in USA.
Inoltre, fino a prova contraria, la sorveglianza di massa di stato (PRISM, Vault7, Echelon, XKeyScore, Tempora, etc.) e il capitalismo di sorveglianza (Google, Facebook, Apple, Amazon, Microsoft, etc.) sono made in USA.
Non è vero, la sorveglianza di massa di stato ha avuto inizio con la Germania sotto il nazismo (usando per ironia della sorte attrezzature IBM) ed è poi stata portata avanti sia da URSS che dagli USA seppur con toni diversi (e con maggiori possibilità di difendersi nel caso degli USA).
Poi rimane comunque una differenza fondamentale tra USA e Cina, ovvero che in Cina la sorveglianza di massa DEVI accettarla, mentre in USA si può agire per vie legali, fare pressione sui rappresentanti politici, ecc.
in usa è tutto lasciato alla volontà delle corporation di fare il bello e il cattivo tempo. quando qualcuna ne abusa allora tutti cadono dal pero. amazon e MS si danno automoratorie per quanto riguarda le loro tecnologie che non capiscono nemmeno se sei uomo o donna mentre alcuni dipartimenti di polizia fanno come vogliono e la usano già. ci sono stati errori di riconoscimento. quando ci sarà il primo morto che non doveva nemmeno essere indagato magari penseranno ad una legge nazionale.
non so chi sia messo peggio ma non vedo tutta questa differenza.
Che sappiano di essere sorvegliate non vuol dire che gli vada anche bene, o che sia fatto a loro beneficio. Qui un esempio fresco fresco.
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