TikTok torna disponibile negli USA! Trump concede una tregua

Dopo settimane di incertezza, TikTok ricompare negli app store americani. Trump concede più tempo per la vendita, ma il futuro dell'app resta in bilico. Gli utenti possono tornare a scaricarla.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 14 Febbraio 2025, alle 09:13 nel canale TelefoniaTikTok
La ricomparsa di TikTok negli store digitali americani arriva dopo settimane di incertezza e dibattiti. Il 19 gennaio 2025, l'app era stata rimossa in ottemperanza a una legge che imponeva alla società madre ByteDance di vendere TikTok o affrontare un divieto negli USA.
Il presidente Donald Trump ha poi firmato un ordine esecutivo che concede una tregua a TikTok. L'ordine ritarda l'applicazione del divieto per 75 giorni, dando a ByteDance più tempo per trovare un potenziale acquirente per le sue operazioni statunitensi. Decisione che ha aperto la strada al ritorno di TikTok negli app store.
TikTok torna su App Store e Play Store
La chiave di volta della questione però è stata una lettera del procuratore generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, inviata ad Apple e Google. Questa assicurava che le aziende non sarebbero state multate per aver ospitato l'app nei loro store, convincendo i giganti tech a ripristinare TikTok.
The latest TikTok app is now available to download
— TikTok US (@tiktok_us) February 14, 2025
Quella di oggi è una notizia positiva, ma la diatriba non è ancora finita e il futuro di TikTok negli Stati Uniti rimane incerto. L'azienda deve ancora trovare un acquirente per i suoi asset statunitensi entro aprile, pena un nuovo possibile divieto. Diverse aziende, tra cui Microsoft, Oracle e persino Perplexity AI, hanno manifestato interesse nell'acquisizione, ma finora nessun accordo è stato finalizzato.
Il presidente Trump ha espresso il desiderio di raggiungere un "accordo" che consenta a TikTok di continuare a operare negli USA, inclusa la possibilità che il governo americano acquisisca una quota dell'azienda.
4 Commenti
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India
Stato attuale: Vietato.
Stati Uniti
Stato attuale: Non vietato, ma ci sono state tensioni.
Pakistan
Stato attuale: Periodicamente vietato, ma attualmente disponibile.
Indonesia
Stato attuale: Disponibile, ma vi sono stati blocchi temporanei.
Bangladesh
Stato attuale: Non vietato, ma ci sono state discussioni.
Cina
Stato attuale: Non disponibile nella versione globale.
Russia
Stato attuale: Limitato in certe aree.
Europa
Stato attuale: Disponibile, ma sotto scrutinio.
Turkmenistan
Stato attuale: Difficile da accedere senza VPN.
Vietnam
Stato attuale: Disponibile, ma con potenziali restrizioni future.
Iran
Stato attuale: Generalmente bloccato, richiede l'uso di VPN.
India
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Stati Uniti
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Bangladesh
Stato attuale: Non vietato, ma ci sono state discussioni.
Cina
Stato attuale: Non disponibile nella versione globale.
Russia
Stato attuale: Limitato in certe aree.
Europa
Stato attuale: Disponibile, ma sotto scrutinio.
Turkmenistan
Stato attuale: Difficile da accedere senza VPN.
Vietnam
Stato attuale: Disponibile, ma con potenziali restrizioni future.
Iran
Stato attuale: Generalmente bloccato, richiede l'uso di VPN.
Bisognerebbe capire caso x caso le motivazioni per cui si attacca un servizio che in fin dei conti fa più o meno quello che fanno tanti altri servizi simili.
Se la motivazione principale degli USA è "la Cina ci ruba i dati" quando ipocritamente gli USA fanno la stessa cosa con altre popolazioni di altri paesi non mi pare che sia una motivazione valida.
Ma alla fin fine tutto il mondo è paese, dalle nostre parti ci battiamo il petto per dire che siamo i paladini della libertà di parola e espressione, ma in fin dei conti spesso usiamo sistemi simili a quelli di regimi autoritari per controllare le popolazioni e le informazioni.
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