Telefonia: STOP alle portabilità ai tempi del Coronavirus. E' davvero così? I dettagli

Due emendamenti presentati in Senato al decreto Cura Italia propongono lo stop delle portabilità effettuate dagli operatori di telefonia per "mitigare gli effetti derivanti dalla diffusione del contagio" e per frenare "il rischio sanitario" legato al Covid 19. Cosa c'è da sapere oggi sulla situazione?
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 03 Aprile 2020, alle 13:01 nel canale TelefoniaVodafoneTIMho. MobileIliadFastwebWindTreKena MobileVery Mobile
Lega e Movimento Cinque Stelle hanno presentato due emendamenti distinti al decreto Cura Italia in fatto di portabilità telefonica. In questo caso infatti chiedono, al fine di far concentrare gli operatori sulle loro infrastrutture a seguito dell'emergenza del Coronavirus, di non realizzare campagne commerciali per la portabilità da un operatore ad un altro del numero telefonico. Questo per non creare ''movimento'' tra gli utenti che non possono muoversi.
Portabilità telefonia: ecco i due emendamenti
Gli emendamenti sembrano parlare chiaro. Da una parte vi è il primo a firma del partito della Lega di Matteo Salvini, il quale chiede con precisione: "In considerazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, fino al termine dell’emergenza le imprese che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazione elettroniche non potranno realizzare campagne commerciali straordinarie di contrattazione di servizi di comunicazioni che richiedano la portabilità del numero, nella misura in cui ciò implichi la necessità degli utenti di spostarsi fisicamente verso i centri di attenzione al pubblico, ovvero se ciò comporti l’intervento fisico di tecnici per mantenere la continuità del servizio in fase di migrazione tra Operatori diversi. Sono altresì sospese tute le operazioni di portabilità di numeri fissi e mobili nonché la generazione di nuovi numeri, che non siano in corso, salvo nel caso sia necessario l’attivazione di nuove connessioni".
L'emendamento invece del Movimento 5 Stelle dichiara: "Dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Cura Italia, fino alla cessazione dello stato di emergenza, le imprese che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche devono astenersi dal realizzare campagne commerciali straordinarie di contrattazione di servizi di comunicazione elettroniche che richiedano la portabilità del numero, qualora ciò implichi la necessità degli utenti di recarsi presso centri di attivazione al pubblico, ovvero qualora ciò comporti l’intervento fisico di tecnici per mantenere la continuità del servizio in fase di migrazione tra operatori diversi".
Chiaramente il doppio emendamento sta facendo parlare e non poco le associazioni dei consumatori i quali si stanno lamentando del fatto che se approvati gli emendamenti verrebbe meno la concorrenza leale anzi si andrebbe a creare danni proprio agli operatori di telefonia emergenti che in questo momento di emergenza COVID-19 non possono essere sottovalutati.
L'obiettivo degli emendamenti è chiaramente quello di cercare di limitare il contagio da Coronavirus ma in questo caso potrebbe creare un danno economico agli operatori e la prima a rispondere apertamente proprio a questi emendamenti è Fastweb che ha definito lo stop alla portabilità una seria minaccia alla concorrenza del settore. Secondo l'operatore ''giallo'' in questo modo non si garantirebbe ai clienti la possibilità di scegliere la migliore o preferita connettività in un periodo di crisi emergenziale dove proprio l'uso dei servizi di telecomunicazioni massicci portano a galla le lacune di alcuni rispetto ad altri. Oltretutto la maggior parte (se non quasi la totalità) dei servizi di portabilità viene effettuata online e senza l'uso di un tecnico fisico che giunge nelle case.
Fastweb avrebbe già inviato una comunicazione all'AGCOM nella quale richiede l'intervento della stessa Autorità con un tavolo tecnico con tutti gli operatori sulla questione. Secondo le ultime informazioni anche Iliad sembrerebbe favorevole ad un tavolo con AGCOM per cercare di dire la sua sullo stop delle portabilità. Dello stesso parere anche l'Associazione Italiana Internet Provider che si è affiancata agli operatori dichiarandosi contraria allo stop che porterebbe solo ulteriori disagi a chi vuole lavorare permettendo la libera competizione tra le aziende.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAh, certo ...
Tutto il mondo economico è alle strette e in crisi e il problema è il blocco delle portabilità .... altro che coronavirus, la vera crisi sono i malati di cretinovirus.il problema è che dovremmo muoverci solo per 3 motivi,
che immagino avrà chiari, ma c'è sempre chi s'inventa il cambio d'operatore
per recarsi in luoghi dove l'affluenza può essere
un eventuale punto di focolaio che, inevitabilmente, verrà poi portato a casa.
è scritto, se legge oltre al titolo, che il problema non si dovrebbe porre se
l'operatore fa le attivazioni da remoto e invia la sim a casa dal cliente
da me, prov. Bologna, le poste stanno consegnando, quindi il problema non
c'è.
No contact. Quale è il problema?
No contact. Quale è il problema?
appunto
i negozi degli operatori sono chiusi ma molti facevano la portabilità online già prima dell'emergenza, basta continuare così...
E menomale, era una cosa davvero idiota. Non è consentito uscire di casa per andare a comprarsi una sim.
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