Telecomunicazioni: tutti contro Telecom Italia
I principali operatori concorrenti di Telecom Italia scrivono all'AGCOM insoddisfatti degli impegni presi dall'ex gestore nazionale
di Roberto Colombo pubblicata il 26 Giugno 2008, alle 08:33 nel canale TelefoniaI principali concorrenti del colosso della telefonia italiana hanno deciso, infatti, di scrivere una lettera aperta all'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, nella quale sottolineano il loro disappunto per gli impegni annunciati da Telecom Italia il 19 giugno scorso.
Come riportato nel comunicato stampa "E' indispensabile assicurare, come priorita' numero uno, la garanzia di condizioni eque e non discriminatorie nell'accesso a tutti i servizi “all'ingrosso” di Telecom Italia."
Gli operatori chiedono inoltre che venga "tempestivamente implementata la separazione funzionale dei servizi e degli elementi della rete, attuale e futura, dell'incumbent anche per salvaguardare gli ingenti investimenti realizzati dagli OLO negli ultimi anni proprio nella rete di accesso."
Tra i firmatari della lettera troviamo: Paolo Bertoluzzo Ad Vodafone Italia, Luigi Gubitosi, Ad Wind, Stefano Parisi Ad Fastweb, Mario Mariani Ad Tiscali Italia, Corrado Sciolla Ad BT Italia, Marco Bragadin Ad Tele2, Achille De Tommaso Ad Colt Italia.
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna specie di società per azioni in cui ognuno abbia la stessa fetta della torta.
Qui dovrebbero fare leggi antitrust serie. Ma credo che in questo paese non capiterà mai.
nessuna utopia, ci sono tanti di quei mezzi. La Spa in questo caso non è adatta, ma un consorzio sarebbe perfetto.
Che poi è il sottoposto di Bertoluzzo visto che Tele2 è già da diversi mesi che è stata acquisita da Vodafone
Ora, per non buttare tutto in politica, è chiaro che se gli apparati telefonici che abbiamo sul territorio fossero dello stato e non di un monopolio come quello di Telecom, oggi sicuramente avremmo libera concorrenza nel settore, nonchè copertura completa dei servizi ADSL (ci sono casi paradossali di paesini di montagna dove è già tanto che ci sia un pc, quello del comune, dotati di ADSL e paesi piuttosto grossi e popolosi senza servizio, con la centralina appena fuori dal confine).
La libera concorrenza porterebbe per esempio ad un abbattimento delle tariffe per i consumatori. Già adesso a forza di polemiche i prezzi si sono abbassati, direi dimezzati, ma siamo ancora lontani dagli standard in un rapporto qualità prezzo.
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