Samsung e Galaxy Note 7 esplosi, ne sapremo di più entro fine anno

Samsung e Galaxy Note 7 esplosi, ne sapremo di più entro fine anno

Quali sono state le cause che mandavano in fiamme i Galaxy Note 7 e che hanno costretto Samsung a sospendere la produzione del modello? La risposta arriverà nelle prossime settimane

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Telefonia
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Novembre è quasi finito e Samsung non ha ancora rilasciato la comunicazione che stanno aspettando da settimane tutti gli appassionati di tecnologia, oltre che i primi acquirenti di Galaxy Note 7. Il phablet coreano ha sprigionato roghi e polemiche, causati da un difetto di produzione impossibile da correggere in poche settimane. Samsung si è trovata costretta a sospenderne le vendite promettendo di far luce sulla problematica e divulgare pubblicamente tutti i risultati delle indagini. Secondo un nuovo report del Korea Herald la risposta sta per arrivare, e dovrebbe farlo entro la fine dell'anno.

In principio sembrava un caso isolato quando il Galaxy Note 7 di un utente aveva provocato un piccolo incendio durante il processo di ricarica danneggiandosi in maniera irreparabile. A breve sono arrivate numerose segnalazioni di batterie che, surriscaldandosi, prendevano fuoco. Samsung si è trovata costretta ad organizzare un richiamo mondiale individuando nelle batterie prodotte dalla sussidiaria SDI il difetto di produzione. Passano alcune settimane e Galaxy Note 7 viene introdotto nuovamente nei circuiti commerciali, ma la storia si ripete. Anche i nuovi modelli considerati sicuri prendono fuoco.

I coreani non hanno potuto fare altro che subire il colpo e sospendere le vendite in tutto il mondo, sacrificando considerevolmente i risultati finanziari dei trimestri successivi dal momento che storicamente Galaxy Note è la famiglia di smartphone con cui Samsung affronta il periodo natalizio. Il più importante dell'anno. L'11 novembre la società ha lanciato una nuova indagine sul dispositivo, in collaborazione con le autorità e gli esperti di sicurezza della Corea del Sud e degli Stati Uniti. Secondo alcune fonti del settore i risultati finali dell'inchiesta verranno diffusi pubblicamente entro la fine dell'anno.

È questione di settimane quindi prima di poter aver chiare le idee su un modello di smartphone che avrebbe certamente avuto un forte impatto nella categoria, ma che invece non è riuscito ad imporsi per i gravi problemi di produzione riportati. Sarà interessante vedere se il "colpevole" sia davvero la batteria, o qualche altra componente più difficile da identificare. La possibilità di riutilizzare il materiale degli smartphone restituiti è ancora inoltre tutta da considerare, dal momento che sarà indispensabile l'esito dell'inchiesta per capire se sarà possibile farlo. Secondo alcune speculazioni Samsung potrebbe addirittura decidere di vendere unità ricondizionate di Galaxy Note 7.

Secondo dati non ufficiali Samsung ha venduto circa 4,3 milioni di Galaxy Note 7 dal lancio avvenuto ad agosto, prima di organizzare il richiamo.

1 Commenti
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djfix1330 Novembre 2016, 14:33 #1
è stato consegnato nel solo mercato cinese un modello con 6GB di ram e 128GB di memoria interna...se lo devono ributtare fuori solo con questo modello possono riconquistare il mercato.

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