Niente source code per Android Honeycomb
Stando alle voci di queste ultime ore, nel corso di una presentazione, un esponente di Google avrebbe affermato che le intenzioni del colosso californiano siano di non rilasciare a breve termine il codice sorgente della versione 3.0 di Android
di Davide Fasola pubblicata il 25 Marzo 2011, alle 11:43 nel canale TelefoniaAndroidGoogle










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65 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPersonalmente, dichiarare di trovare l'open utopistico, preferire sistemi closed per questioni di sicurezza e stabilità (?!) e poi fare jailbreak mi sembrano concetti un po' in antitesi...
Rendere il codice disponibile, significa che gli sviluppatori possono:
-individuare "in tempo reale" i problemi e trovare delle soluzioni
-sviluppare con gli strumenti che preferiscono nel modo che preferiscono
cose che mi sembra calzino molto con l'avere prodotti che funzionino e ampia disponibilità di applicazioni.
Questo a prescindere dell'essere "open" o meno di Android, dalla "customizzabilità" di iOS ecc. Mia opinione eh, ma credo abbastanza condivisibile...
Open Source e jailbreaking sono due concetti molto differenti. Chi fa il JB vuole semplicemente avere su IOS (sistema operativo non opensource) la possibilità di installare app senza pagarle, ossia esattamente cio' che il 99,99% dell'utenza su questo forum pratica sui PC Windows Based.
Hai fatto l'esempio di 2 SW che sono ufficialmente opensource, ma vatti a leggere quanto fattura l'azienda che sviluppa VLC.
Ancora credete che il software open source lo rilasciano delle onlus???
Qua ci si nasconde sempre dietro un dito e si vuole far credere che la cosa migliore è avere un sistema come linux su cui ogni sviluppatore possa dare il suo contributo, eppure l'esperienza di linux dovrebbe insegnare che quando ci sono troppi galli a cantare non si fà mai giorno
1)intendevo appunto che dire di preferire i sistemi closed per stabilità e sicurezza e poi jailbreakkare mi sembra una contraddizione in termini, o una (piccola) ipocrisia
2)personalmente non vedo NULLA DI MALE nel fare soldi con l'OS (o il FOSS, o i sistemi closed se è per quello!), purchè in maniera trasparente (
Secondo me l'OS (e il FOSS in particolare) hanno tutta una serie di vantaggi (a comniciare dall'essere gratis
Non avrei saputo dirlo meglio.
Android finora è stato open source (ma con sviluppo closed) ed, in ogni momento, poteva e può diventare closed source grazie all'uso della licenza Apache 2.0, molto meno restrittiva della GPL.
Teniamo conto poi che il market non permetterebbe l'uso di applicazioni GPL perchè ne violano la licenza d'uso (motivo per cui Microsoft blocca ogni applicazione GPL su WP).
Come detto l'unico obbligo che dovrebbe avere Google è quello di rilasciare il kernel Linux che almeno quello è sotto licenza GPL e quindi son costretti a rilasciare.
Secondo queste informazioni il progetto Android deve essere sotto GPL e alcune sue parti possono invece essere licenza Apache 2.0. Come faccia comunque ad essere rispettata la GPL2 sotto la quale è rilasciato il kernel Linux ancora non l'ho capito.
Allora, il kernel è una cosa, esso è in licenza GPL, il che, spannometricamente, significa che ogni applicazione che contiene codice GPL deve rilasciare il resto del programma come applicazione GPL. Da qui il concetto di "licenza virale di GPL". Ne viene quindi che un programma sotto licenza Apache non può contenere codice in licenza GPL poichè automaticamente renderebbe il codice Apache come GPL.
Al contrario un programma GPL può contenere codice con licenza differente senza che queste necessitino la modifica della licenza perchè, ad esempio Apache o LGPL o BSD license, non danno particolari vincoli al loro utilizzo e quindi possono essere integrate all'interno di altro codice con licenza maggiormente restrittiva.
Apache e BSD ad esempio permettono inoltre di passare ad una licenza meno open o addirittura diventare closed (cosa generalmente non concessa, le licenze di questo tipo solitamente permettono la sola trasformazione verso una licenza meno restrittiva fino alla GPL, una sorta di buco nero)
La confusione poi viene dal fatto che il kernel è sì parte integrante dell'OS, ma è considerato come applicazione a sé, di conseguenza la viralità della sua licenza non si trasferisce all'ambiente che sta sopra (nel caso di Android tutto in Apache, nel caso di GNU, anch'esso in GPL).
A me sembra che Google finora abbia applicato una politica più open source che free, e secondo me si riscontra soprattutto nel fatto che lo sviluppo è quasi totalmente gestito da Google. La cosa è un po' triste, ma è comunque estremamente migliore della politica di Microsoft o Apple. E con "estremamente" intendo "su un altro pianeta".
Tutto sommato credo che anche solo l'Open Source presenti una grande quantità di aspetti positivi, alcuni dei quali sono già stati citati, a partire dalla trasparenza fino ad arrivare alla "mentalità", che è il punto cardine del mio intervento: l'importante è adottare una mentalità aperta, il che significa, ad esempio, una libertà quasi totale per gli sviluppatori, che non devono sottostare a regole di fatto fasciste come quelle dell'AppStore; voi vi rendete conto che dopo 4 anni sull'iphone non si può ancora cambiare tema? Non si può ancora accedere ai file con un file manager? Qui non si tratta di open o closed source, qui si sta parlando di "ali" o "catene". E non venite a parlarmi di jailbreak: è un ridicolo tentativo di "evasione" (appunto): l'iphone diventa molto meno reattivo e sicuro.
Io sono un forte sostenitore di Linux, ma lo scorso settembre ho deciso di acquistare un iphone 3gs: telefono (e sottolineo, telefono) con molti aspetti positivi, ma per un power user è assolutamente FRUSTRANTE. Ho deciso che quest'estate passerò ad Android. Spero di trovare un ambiente davvero molto più libero.
Detto questo, ho letto altri articoli come questo da diverse fonti, e devo dire che questo è piuttosto confuso e impreciso: leggendo altri articoli (e.g. su Tom's Hardware) la situazione appare molto meno tragica, e la posizione di Google molto più moderata e sensata. Semplicemente Google non vuole che sugli smartphone degli utenti arrivi un software chiamato Android che non sia all'altezza del suo nome. Scelta un po' alla Apple, ma comunque sopportabile a mio avviso.
Io stesso sono un po' indisposto dalla politica di Google, ma solo perché non esalta a sufficienza il concetto di "comunità", sicuramente non per il fatto che guadagna grazie al software libero: chi muove questa accusa non ha capito niente del Free Software. L'importante non è che lo sviluppatore lavori gratis, l'importante è che l'utente goda di alcuni diritti fondamentali.
Io credo che anziché criticare l'Open Source di Google perché non è abbastanza free, ci si dovrebbe indignare e sputare sulla politica di Microsoft e di Apple, fatta [B][U]SOLO[/U][/B] di [U]marketing e ipocrisia[/U] (ve lo posso assicurare da utente). Google rimane un'azienda, e quindi punta giustamente al guadagno, ma se tutte le aziende lo facessero come Google sarebbe comunque un mondo migliore.
Scusate la lunghezza.
Ragionamento rispettabile e condivisibile, ma qua la verità in tasca non ce l'ha nessuno. Io da 6 mesi scarsi sviluppo su piattaforma IOS e onestamente le politiche che tu definisci fasciste non saranno condivisibili ma sono efficaci, efficienti e remunerative non solo per Apple. La politica di google secondo me è ancora piu' subdola e meschina di quella apple e microsoft perchè è riuscita a convincere il mondo che i loro servizi "gratuiti" e "open" sono creati per un mondo migliore, ma stanno semplicemente monopolizzando la rete. E' inutile fare la solita lotta di parte pro google, anti apple, pro apple, anti microsoft, ecc... ec...queste sono tutte multinazionali a scopo di lucro ognuna delle quali direttamente o indirettamente dà lavoro a un sacco di gente. Se il mondo fosse tutto free e open source penso che molta gente che come me lavora nell' IT andrebbe a chiedere l'elemosina sotto alla metro.
Ragazzi siamo nel 2011, in pieno capitalismo e nel consumismo estremo, SVEGLIA!!!!!!
Tra opensource e free software all'atto pratico le differenze sono minime, tanto che licenze approvate dalla FSF e non dall'OSI o viceversa vanno cercate con il lanternino. Ma sorvoliamo. Honeycomb è stato rilasciato senza sorgenti e dopo quasi due mesi dal rilascio ci è stato detto che questi verranno rilasciati solo in un imprecisato futuro, forse mai. Qui c'è poco da confondere: Honeycomb non è opensource e nemmeno free software.
Che sia migliore non ne sono sicuro. Almeno Apple e Microsoft non sono ipocrite e dicono da sempre "questo software è nostro e tu non sei libero di farci quello che vuoi". Google è più subdola, definisce Android open per attrarre sviluppatori e instaurare una posizione di monopolio sul mercato salvo poi lasciarlo chiudere ai carriers o peggio ancora chiuderlo lei stessa se gli fa comodo, come ha fatto in questo caso.
Motivazione risibile.
Infatti il problema non è che Google guadagna, il problema è che per chi a febbraio si è acquistato un tablet con Honeycomb avere accesso ai sorgenti dovrebbe essere un diritto fondamentale.
Vedo molta più ipocrisia in Google che in Apple o Microsoft.
Vedo molta più ipocrisia in Google che in Apple o Microsoft.
..non dire così, i fautori del software libero, che libero non è mai su aziende che fatturano qualche miliardo di dollari in pubblicità, potrebbero avere un brutto risveglio.
Il software che si sviluppa, anche se basato su kernel gratuito, ha costi di ricerca pagati, ingegneri pagati, marketing pagato, il tutto basato su indirizzi precisi e scelte commerciali che hanno lo scopo di raggiungere un obbiettivo profittevole...
Google non è fondata da una comunità no-profit, GOOGLE E' un'azienda quotata alla borsa di New York, ha degli azionisti, ha 2 fondatori che sono nella classifica dei primi cento nel mondo..
Mentre voi ridete, io da 4 mesi uso un ottimo tablet ARCHOS 101 10", completamente sviluppato al di fuori di Google perchè i tablet non erano supportati per Android 2.x.
Archos si è scaricata i sorgenti, ha fatto piccole modifiche per supportare il suo hardware, ha aggiunto qualche programma, ha fatto il suo store e NON HA DOVUTO RENDERE MINIMAMENTE CONTO A GOOGLE di nulla.
Poi, per MIA scelta, ho installato un pacchetto dal web che mi ha dato tutte le app di Google (Gmail, Calendar, GMaps, App Market ufficiale, Sync con l'account Google, ecc.).
Tra parentesi, alla fine ho pagato la metà di un iPad per un tablet che fa molto di più (ha porta USB host standard per chiavette, tastiere usb, mouse usb, ecc., uscita HDMI, slot per miniSD, flash nel browser che va fluido anche su megavideo, micro USB per collegarlo come memoria di massa, niente iTunes e porcate Apple varie, file browser di serie che entra nelle unità usb, nelle cartelle condivise del PC via SMB o UPNP, client Bluetooth per navigare sfruttando la connessione 3G di un cellulare, ecc. ecc.)
Android E' open source, non lo sono queste app specifiche di Google che restano proprietarie.
Ma è assolutamente possibile fare OTTIMI prodotti con la parte open source del sistema ed in modo indipendente da Google.
Mentre voi ridete, io da 4 mesi uso un ottimo tablet ARCHOS 101 10", completamente sviluppato al di fuori di Google perchè i tablet non erano supportati per Android 2.x.
Archos si è scaricata i sorgenti, ha fatto piccole modifiche per supportare il suo hardware, ha aggiunto qualche programma, ha fatto il suo store e NON HA DOVUTO RENDERE MINIMAMENTE CONTO A GOOGLE di nulla.
Poi, per MIA scelta, ho installato un pacchetto dal web che mi ha dato tutte le app di Google (Gmail, Calendar, GMaps, App Market ufficiale, Sync con l'account Google, ecc.).
Tra parentesi, alla fine ho pagato la metà di un iPad per un tablet che fa molto di più (ha porta USB host standard per chiavette, tastiere usb, mouse usb, ecc., uscita HDMI, slot per miniSD, flash nel browser che va fluido anche su megavideo, micro USB per collegarlo come memoria di massa, niente iTunes e porcate Apple varie, file browser di serie che entra nelle unità usb, nelle cartelle condivise del PC via SMB o UPNP, client Bluetooth per navigare sfruttando la connessione 3G di un cellulare, ecc. ecc.)
Android E' open source, non lo sono queste app specifiche di Google che restano proprietarie.
Ma è assolutamente possibile fare OTTIMI prodotti con la parte open source del sistema ed in modo indipendente da Google.
Cacchio, tu si che sei un dritto
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