Motorola moto g10: l'entry level che poteva fare meglio ma non nell'autonomia. La recensione

Motorola moto g10: l'entry level che poteva fare meglio ma non nell'autonomia. La recensione

Con il nuovo Motorola moto g10 l'azienda alata decide di continuare sul filone di device della serie moto g e di immettere sul mercato un device di fascia medio bassa ma di carattere soprattutto nell'autonomia. Vediamo perché nella nostra recensione.

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Telefonia
Motorola
 

Il nuovo Motorola moto g10 si posiziona sul catalogo di Motorola come uno smartphone di fascia medio bassa visto il prezzo di 189€ permettendo all'azienda di proporre un nuovo device della sua storica serie moto g permettendo però di arrivare anche agli utenti meno fissati per i megapixel, per la rete 5G ma anche per i processori top di gamma. Qui si va alla sostanza con un corpo completamente realizzato in policarbonato ma con una costruzione davvero impeccabile dell’azienda e con un gioco di texture particolare che rende meno cheap un device che come vedremo stupisce in alcuni campi e meno in altri. 

Chiaramente in moto g10 si dovrà rinunciare a qualcosa e quel qualcosa come detto riguarda in primis i materiali: qui c’è il policarbonato a farla da padrona ma è impiegato molto bene, realizzato altrettanto bene e la scocca come anche la cornice (che poi sono un tutt'uno) risultano molto resistenti, rigidi e soprattutto ben fatti al tatto oltre che belli da vedere alla vista.   

Il display è solo HD+ ma a queste cifre non si può pretendere di più. È un pannello comunque molto ampio denominato da Motorola Max Vision da 6.5 pollici ma non con refresh rate a 90Hz bensì con un form factor 20:9 per una migliore visione dei contenuti. Quindi risoluzione HD+ e pannello IPS LCD. Ci sono ben 4 fotocamere con il sensore principale da 48 MP quindi gli altri sensori sono i medesimi ossia un ultragrandangolare da 8MP con angolo di presa a 118° e due altri sensori da 2 MP ognuno per le foto macro e per la profondità. Anteriormente invece presente un sensore da 8 MP con molteplici funzionalità.

E poi c’è la portentosa batteria da ben 5.000 mAh con possibilità di arrivare a più di due giorni di autonomia, quindi uno storage da 128GB con slot per ulteriori 512GB con MicroSD. Il processore in questo caso è un SoC Qualcomm e per la precisione lo Snapdragon 460 che viene coadiuvato da 4GB di RAM e vedremo che nella norma riesce a lavorare anche se non ha bisogno di essere stressato. Forse si poteva fare di più da questo punto di vista.

UNBOXING

Il nuovo Motorola moto g10 viene venduto in una scatola classica degli ultimi smartphone dell’azienda con lo smartphone in bella vista appena si apre il coperchio e con anche la cover in silicone trasparente non troppo invasiva ma comunque protettiva. Presenti tutti i classici accessori che vendono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza in primis dello smartphone ma anche di:

  • un caricabatterie per la ricarica da 10W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della doppia SIM ma anche le cuffie in ear con cavo di buona qualità oltre alle cuffie con jack da 3.5mm. 

DESIGN: robusto anche se in policarbonato

A prima vista il moto g10 non si distingue forse molto da altri device dell’azienda e di questa serie. Osservandolo però possiede due tratti visivi distintivi: uno su ciascun lato. Sulla parte anteriore abbiamo una fotocamera presente sul display "perforato". Un sensore da 8MP che senza dubbio modifica l’estetica del frontale ma non troppo in negativo visto che a livello visivo il display non viene poi troppo intaccato. Le cornici non sono poi troppo esagerate, con quella superiore leggermente più spessa a causa della presenza della capsula auricolare, il sensore di luce ambientale e il sensore di prossimità. Inferiormente c’è maggiore cornice ma nella sostanza non crea alcun fastidio e tutto risulta più che omogeneo ed equilibrato con il resto del device. 

Anche in questo caso, come avvenuto per altri Motorola di ultima generazione, il display possiede un form factor allungato ma non a 21:9 bensì a 20:9 il che significa che la gestione in mano risulta facilitata sia per l’inserimento di dati con la tastiera che per l’uso quotidiano in generale. Di contro è grande nelle sue dimensioni e questo a volte preclude la possibilità di raggiungere la parte alta dello schermo senza un leggero allungamento della mano o uno spostamento della stessa. 

Il pulsante di accensione non funziona da lettore di impronte digitali che invece lo troviamo nella parte posteriore al centro della scocca in un supporto circolare classico. La posizione del sensore in tal caso è quella solita e dunque l’indice ci arriva senza troppi problema in ogni momento e lo sblocco del device è dunque praticamente immediato. Da sottolineare però la zigrinatura del pulsante di accensione e spegnimento che permette all’utente di trovarlo in modo facile ed immediato anche senza dover guardare ogni volta. Il bilanciere del volume è invece più in alto in un solo tasto. Ancora più in alto il pulsante dedicato dell'Assistente Google che permette di richiamarlo istantaneamente. 

Motorola moto g10 possiede un telaio completamente in policarbonato che però sia alla vista che al tatto permette di avere un’ottima impressione di resistenza. Il device offre anche buoni livelli di presa grazie ad una back cover in questo caso, sì in plastica, ma opaca e con la presenza di una texture ad onde che non solo la rende bella da vedere ma anche per niente scivoloso. A sinistra è presente l’importante struttura dove l’azienda ha posizionato i quattro sensori fotografici. Ricordano altri device della concorrenza ma di fatto l’esiguo spessore della struttura permette, anche su di una superficie piana, di rendere stabile il device senza che questo traballi come fanno molto spesso altri smartphone odiernamente. 

Nonostante sia realizzato in policarbonato, il moto g10, pesa un bel po’ ossia 200 grammi. Poco o tanto diciamo che il peso si fa sentire anche se l’intero device risulta ben equilibrato probabilmente per la dimensione del display o per una distribuzione ben studiata dei componenti. Oltretutto sul peso non dimentichiamoci che il device possiede un pannello ampio da ben 6,5 ​​pollici ma anche una portentosa batteria da 5.000 mAh.

DISPLAY: solo un semplice HD+

La risoluzione del display è purtroppo solo HD+ di 1600 x 720 pixel su di un pannello da 6,5" compensata da un form factor 20:9 abbastanza "alto". Lo schermo permette di osservare i contenuti bene anche se ammettiamo che la differenza con un Full HD oggi giorno si fa sentire. Ma dobbiamo qui considerare che parliamo di una cifra ben al di sotto dei 200€ di listino e dunque non si può pretendere di avere a che fare con un display superiore per qualità. Di fatto non possiamo negare che sia comunque buono nel suo essere un classico IPS LCD HD+ anche se forse nell’uso di tutti i giorni manca di un trattamento oleofobico migliore visto che è facile lasciare impronte e pulirlo spesso risulta a lungo andare quanto mai fastidioso.  

Tre le diverse modalità di colore preimpostate sul Motorola moto g10: Naturali, Migliorati o Intensi. La differenza non è eccessiva. Di fatto con la prima modalità lo schermo tende a trovare un equilibrio con colori più vicini alla realtà e dunque sicuramente meno sparati rispetto alle altre due modalità. I colori "Migliorati" permettono di avere una via di mezzo con i "Naturali" e gli "Intensi" dove questi ultimi sparano fortemente e rendono lo schermo ancora più ‘’vivo’’ anche nei contenuti. 

HARDWARE: manca un po' di spinta

Spesso in passato abbiamo criticato Motorola per l'utilizzo di chipset obsoleti o sottodimensionati rispetto ai suoi diretti rivali, ma siamo contenti che non sia più così. Il nuovo moto g10 possiede un chipset Snapdragon 460 basato sul processo produttivo a 11nm. Un classico processore di questa fascia che viene qui abbinato a 4 GB di RAM. Tecnicamente si basa su un’architettura Kryo 240 e monta una CPU octa core a 2,4 GHz e una GPU Adreno 610 con tanto di supporto alle Vulkan 1.1. Dati alla mano la casa dichiara un balzo in avanti del 70%, specie grazie alla nuova GPU che garantisce performance migliori del 60%. Qualcomm Snapdragon 460 basa la sua connettività sul modem Snapdragon X11, che garantisce velocità in download massime pari a 390 Mbps , in upload fino a 150 Mbps. Per il resto troviamo il supporto al Bluetooth 5.1, alle aptx Adaptive e aptX TWS, l’NFC, Wi-Fi 6 dual band (2,4 e 5 GHz) oltre alla geolocalizzazione con Beidou, Galileo, GPS, GLONASS, QZSS, SBAS e NavIC compatibile con la doppia frequenza.

MOTOROLA moto g10
OS (al lancio) Android 11
Processore Exynos 8895 Octa-Core a 2.3GHz
RAM 4 GB
Display IPS LCD 6.5" HD+ (20:9)
Risoluzione 1600x720 px
Storage (al lancio) 128 GB + MicroSD fino a 512GB
Fotocamera Posteriore

Quad Camera:
Principale 48MP (26mm - f/1.7) PDAF +
Grandangolare 8MP (f/2.2) +
Macro 2MP (f/2.4)
Profondità 2MP (f/2.4)
Video 1080p @30/60fps

Fotocamera Anteriore 8MP (f/2.2)
Extra

4G LTE
NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C + jack da 3.5mm
Batteria 5.000 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni 165.2 x 75.7 x 9.2 mm
Peso 200 gr

In termini di prestazioni, il chipset fa quello per cui è stato realizzato anche se lo ammettiamo potrebbe fare di più o comunque forse ci aspettavamo di più soprattutto da una come Motorola che ci è sempre piaciuta nelle ottimizzazioni software/hardware. Stiamo comunque sempre parlando di un prodotto di fascia medio bassa ed effettivamente il Moto g10 lavora nella norma con qualche ritardo nell’apertura delle applicazioni e qualche lag nei giochi o nelle operazioni più importanti graficamente parlando.

Chiaramente non possiamo esimerci dal dire che si vede come Motorola abbia lavorato bene nell’ottimizzazione del sistema operativo e come questo giri bene, seppur con qualche fatica in alcune situazioni, ma forse queste non faranno poi troppo arrabbiare l’utente che se lo aspetta con un device del genere. La memoria risulta pari a 128GB ma dobbiamo sottolineare la possibilità di espanderla con MicroSD. 

INTERFACCIA GRAFICA: tutto stock e con Android 11

L’azienda ha optato per un'esperienza Android per lo più stock per i suoi smartphone, anche per quelli che non fanno parte del programma Android One. Questo significa che è presente un ampio elenco di funzionalità personalizzate raggruppate nell'app Moto anche in questo nuovo device. E’ uno dei punti di forza dei telefoni Motorola: esperienza Android pulita e ordinata. Se ti piace l'aspetto di Android di serie, ti piacerà sicuramente questo di Motorola.


Clicca per ingrandire

Chiaramente parliamo di Moto Action ossia un assortimento di modalità intelligenti per interagire con lo smartphone tra un movimento veloce del device per accendere o spegnere la torcia, la rotazione dello stesso per avviare l'app della fotocamera, o un gesto con le tre dita per lo screenshot del display e molto altro ancora. Presente chiaramente anche Moto Display che permette di interagire con le notifiche o con altre informazioni direttamente a schermo in standby grazie al sistema creato da Motorola da tempo nei suoi smartphone.  Le gesture sono le solite di Google con il gesto indietro eseguito da entrambi i lati del display. C'è anche un’opzione di scorrimento per la sensibilità del gesto indietro che determina quanto vicino al bordo devi arrivare affinché il sistema registri il gesto. Non dimenticati comunque i vecchi pulsanti di navigazione a schermo.

C’è Moto Game che altro non è se non la modalità che permette di impostare alcuni set di strumenti per migliorare la fruizione dei giochi durante le sessioni. In questo caso grazie al display con lati fortemente curvi è possibile aggiungere dei pulsanti virtuali da poter usare durante il videogioco. La modalità immersiva consente di filtrare le chiamate e le notifiche, la sezione prestazioni consente di disattivare la luminosità adattiva, disabilitare le parti del display ai bordi e attivare miglioramenti audio.  

Tutto questo grazie ad Android 11 che viene implementato con pochissime cose ma ben fatte come sempre da Motorola. Un’ottimizzazione notevole che non solo permette all’utente di avere la migliore prestazione a livello di attività quotidiane ma anche di poter garantire anche un’autonomia, come vedremo, mai vista ultimamente su di un device di questo tipo.  

Inoltre, c'è un menu di personalizzazione completamente nuovo che prima non era disponibile. Analogamente alla OxygenOS di OnePlus, si può scegliere il colore degli interruttori, dei cursori e dei toogle rapidi sul menu. Puoi anche scegliere la forma di questi pulsanti rapidi. Sono disponibili anche forme di icone e molte opzioni tra cui scegliere e lo stesso vale per i caratteri. È la prima volta che Motorola consente di personalizzare tutte queste cose sui suoi telefoni e tutto è iniziato con la serie Edge. Infine il lettore di impronte digitali è veloce nella maggior parte delle volte molto preciso. 

FOTOCAMERA: al buio fatica tantissimo

Motorola moto g10

  • Principale 

    • Principale 48MP Quad Pixel - 0,8 µm

    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.7  

  • Ultra - Grandangolare 

    • Sensore da 8 MP - 1.12µm

    • Obiettivo angolo da 118° con apertura f/2.2

  • Macro Camera

    • Sensore da 2 MP 

    • Apertura f/2.4 

  • Depth Camera

    • Sensore da 2 MP 

    • Apertura f/2.4 

  • Anteriore 

    • Sensore da 8 MP -  1.12µm - f/2.2

  • Video 1080p @ 30/60 fps

Il moto g10 utilizza un sensore Quad-Bayer da 48 MP per scattare in modalità ridotta da 12 MP. Sensore abbastanza grande da 1/2" che si trova dietro un veloce obiettivo con apertura da f/1.7. La fotocamera ultrawide, d'altra parte, fa foto da 8MP con campo visivo di 118 gradi e apertura f/2.2. C’è poi una terza fotocamera del modulo che è una macro dedicata da 2 MP e apertura da f/2.2, sicuramente un passo avanti rispetto alle più comuni fotocamere macro da 2 MP. E poi anche un sensore dedicato alla profondità da 2 MP per gli scatti ritratto. Anteriormente invece viene posizionato un sensore da 8 MP che possiede un'apertura f/2.0. 


Clicca per ingrandire

L'applicazione della fotocamera predefinita di Motorola è abbastanza diversa dalla maggior parte dei suoi rivali. Lo scorrimento verso sinistra e verso destra consente di permettere l’uso di solo tre modalità: la modalità foto predefinita, la registrazione video e l'ultima modalità utilizzata. Toccando l'icona dei quadrati è possibile invece accedere all'elenco completo delle modalità della fotocamera tra cui la manuale, quella verticale nonché quella  notturna. L'icona delle impostazioni nell'angolo in alto a destra del mirino consente di regolare la risoluzione video, le impostazioni delle proporzioni e molte altre cose.

Come scatta Motorola moto g10? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno lo smartphone risulta nella media senza esaltare gli scatti. La fotocamera principale funziona bene per quanto possibile con scatti in esterna che raccolgono dettagli complessivamente buoni con colori incisivi e una sensazione gradevole. C’è del rumore rumore nelle ombre, ma i risultati complessivi sono buoni se pensiamo al prezzo. Le foto cambiano molto in base alla presenza importante della luce ottimale. 

  • Foto al buio: quando la luce svanisce, la qualità dell'immagine si deteriora. Gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione non sono al top con qualche errore di sottoesposizione che corrisponde anche ad una mancanza di dettaglio e alla presenza di una discreta quantità di rumore. La modalità notturna migliora relativamente la qualità: abbiamo qui migliore esposizione e le immagini risultano un pochino più dettagliate. Rimane il rumore che viene mitigato ma il risultato è migliore di prima ma non esaltante. 

  • Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare del device offre una resa nella media. Il sensore non ha lo stesso potere risolutivo di quella principale e lo si vede soprattutto nella definizione delle foto. Di fatto però c’è una buona resa cromatica in condizioni di luce favorevoli e ha una gamma dinamica decente.

  • Zoom: lo zoom poco usabile. Non abbiamo un sensore specifico per questo tipo di scatti e questo in parte si fa sentire. Ingrandendo fino allo zoom 2X che comunque deve avvenire manualmente con il pinch to zoom, otteniamo risultati scarsi o poco usabili. Aumentando poi l’ingrandimento i dettagli si vanno a perdere e soprattutto non si riesce ad avere delle foto dalla qualità decente.  Motog10_28.jpg

  • Macro: buoni i risultati con le foto macro che l’utente può realizzare. Avere un sensore per questo tipo di scatto può essere un plus che dona maggiore qualità ai risultati.  

  • Ritratti: i ritratti mancano di nitidezza e gamma dinamica, ma hanno tonalità della pelle ben resa e un ottimo rilevamento dei bordi. I livelli di rumore sono relativamente alti in qualsiasi situazione. Ecco perché consigliamo di fare ritratti all'esterno o in una stanza ben illuminata se la qualità dell'immagine deve essere importante.

  • Video: il telefono supporta la registrazione di video fino a 1080p nella media anche in questo caso. Non possiamo avere un telefono capace di realizzare video cinematografici ma in alcune occasioni e per delle riprese veloci i colori sono buoni così come il contrasto.

  • Selfie: la nitidezza e i dettagli sono ben conservati durante il processo, mentre i colori sembrano essere buoni. Il rumore inizia a insinuarsi quando la luce inizia a diminuire.

AUTONOMIA: due giorni possono bastare?

Il moto g10 vanta una batteria da 5.000 mAh, che si è rivelata incredibile per alimentare l'hardware attuale per almeno un paio di giorni. Utilizzando lo smartphone in tutte le più comuni situazioni con o senza rete Wifi e dunque con o senza rete mobile 4G o 5G ma anche per giocarci, lavorarci o ancora per registrare video o scattare foto, lo smartphone mantiene sempre una certa regolarità nel consumo della batteria che non si annulla se non dopo praticamente due giorni. 

La ricarica è la classica da 10W e chiaramente non è veloce rispetto ad altri device del momento. I tempi però sono più elevati anche a causa della batteria importante per amperaggio e di fatto il consiglio è quello di farlo durante la notte in modo tale da non incorrere in ricariche parziali oltretutto arrivato all’80% lo smartphone intelligentemente ricaricherà il restante solo poco prima del risveglio, se la sveglia è impostata, in modo da mantenere la batteria in salute per molto tempo. 

CONCLUSIONI

Il moto g10 è un device fatto per chi non vuole spendere troppo, vuole avvicinarsi al brand o ad uno smartphone per la prima volta o ancora chi ha necessità di sfruttare al massimo l’autonomia. Qui di certo troverà tutto questo perché da una parte Moto g10 è un device dai materiali non premium ma ben realizzato e soprattutto molto ben costruito. 

Non troverete un pannello anteriore di qualità estrema ma che alla risoluzione HD+ sa il fatto suo e vi permetterà di fare tutto quello per cui vi servirà. Peccato forse per qualche impronta di troppo. Il resto vede un processore identificativo della fascia di prezzo, in affanno su alcune operazioni, ma che di certo vi porterà sempre a sera nell’utilizzo praticamente di qualsiasi cosa. Le foto sono in linea con il resto: non si esaltano ma permettono di effettuare dei punta e scatta buoni se la luce è ottimale. E poi la batteria è incredibile perché vi porterà non solo a sera sempre ma vi permetterà di non ricaricare lo smartphone per almeno due giorni. E negli ultimi tempi questa cosa non è da poco. 

Come sempre ci piace il lavoro fatto da Motorola con questa serie g e seppur ad un prezzo esiguo, l’azienda non disdegna di impegnarsi e lo si vede anche nell’ottimizzazione e nella completezza che dà nei suoi device anche se questi sono di fascia non sempre premium. 

 

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
gerko06 Marzo 2021, 11:11 #1
Che foto terribili, un cinese da 80 euro fa uguale.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^