Le prime vulnerabilità dell'iPhone

Scoperte le prime vulnetabilità dell'iPhone
di Roberto Colombo pubblicata il 03 Luglio 2007, alle 11:36 nel canale TelefoniaiPhoneApple
Scoperte le prime vulnetabilità dell'iPhone
di Roberto Colombo pubblicata il 03 Luglio 2007, alle 11:36 nel canale Telefonia
44 Commenti
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ma avete letto l'articolo? la questione del blocco è messa lì giusto per esser ribadita, dato che si sta parlando di hacking, e se n'è parlato mille mila volte... il succo è tutt'altro, su:
non so se vi è ben chiaro che se si diffonde il sistema per usare il vostro cellulare per fare quel cavolo che pare e piace a terzi la questione del blocco diventa un "tantinello" secondaria?
la notizia importante è questa, difatti, quella del blocco non lo è affatto: prima o poi si troverà il modo di bypassarlo, c'è ancora da stare a parlarne?
avete presente il detto "quando indicavo il cielo con il dito lui guardava il dito"? ecco, mi ricorda questa situazione =)
in america paghi cmq una quota mensile. Quindi molti vendono il cell si tengono i soldi e usano un cellulare scrauso
Myname
Si, fino a quando non si diffondono......
Tanto fumo e niente arrosto. Dov'è la proverbiale sicurezza tanto decantata e vanto della Apple? Dov'è il think different? A me non sembra tanto different dagli stessi annunci delle patch della M$ dove un 'malintenzionato' potrebbe etc etc
Appunto.
...(quindi è ipotizzabile l'impossibilità di correggere il bug direttamente in fase di produzione), la cosa che vorrei sottolineare è la loro opinione riguardo al sistema scelto da apple per "controllare" i suoi prodotti, ossia iTunes... il "famigerato" iTunes, come ben si sa, misfrattato dai più con insulti e improperi vari:
Apple is taking a chance. Rather than allowing carriers like at&t/Cingular to control the mobile experience, Apple is controlling the experience through iTunes. Financial analysts on Wall Street are waiting to see whether this strategy will work. Security is an are that can prove Apple right if they respond to security threats better than the carriers.
La questione è proprio questa: a differenza di quello che succede in tutti gli altri dispositivi di questo genere, Apple ha l'occasione di garantire la sicurezza aggiornando tempestivamente (più o meno, dipenderà dalla loro professionalità ) iPhone tramite iTunes. Questo stretto legame, presente in tutti i suoi prodotti multimediali, può essere l'arma vincente anche in questo caso:
Naturalmente questo porta all'inevitabile: MacOS X aumenterà di popolarità, ergo susciterà maggiormente l'interesse degli hacker:
Questa, man mano che passano gli anni e che questo sistema operativo aumenta di popolarità, diventerà tra le sfide più interessanti per la società: dimostrare che i problemi di sicurezza presenti e passati di windows non sono il risultato della stessa popolarità. Non è un compito impossibile: io sono sempre stato profondo sostenitore dell'idea che la sicurezza di un software dipende esclusivamente dalla qualità della sua ingegnerizzazione, non da quante persone lo usano. Per questo motivo confido nell'anima BSD che pervade MacOS X e nella bravura che quei programmatori hanno dimostrato negli anni. D'altronde i sistemi operativi più a stretto contatto con l'attività di hacker e cracker sono unix-based, dotati come sappiamo di ottimi livelli di sicurezza.
Regards
Hai appena avuto una dimostrazione del contrario. 72 ore, non c'è voluto molto a smentirti.
Aspettiamone altre 72 e vediamo se ci sono altri bug o se c'è una patch.
Mi sa che tu sia un "profondo sostenitore" di un'utopia. Non esiste un software senza bug o falle di sicurezza, e non credo che debba dirtelo io. Tu si che think different
Comunque questo bug non è stato scoperto in 72 ore, ma è già fuori da un bel po' di tempo, quasi un mesetto: è lo stesso bug di cui era afflitta la prima beta di safari3. Appunto per questo dico che forse, dovendo mandare il cellulare in produzione, non hanno incluso la correzione dello stesso (che c'è stata, e nel giro di pochi giorni) in iPhone. Dimenticanza, svista o impossibilità, la questione interessante è un'altra: grazie allo stretto legame con iTunes, ogni falla di sicurezza può essere patchata in modo molto immediato e in vasta scala con un semplice aggiornamento. Beninteso è la stessa situazione che c'è in tutti i sistemi operativi: la novità a mio avviso è che non era mai stato altrettanto immediato su uno smartphone.
Regards.
vorrei tra l'altro aggiornare coloro che reputano che la diffusione dei virus dipenda dai buchi che ha l'os: siamo nel 2007, i virus che sfruttano bachi sono cosa vecchia e stravecchia, oggigiorno si basano tutti sull'ingegneria sociale... ci si deve sbattere mille volte di meno, funziona benissimo e soprattutto non esiste patch.
per inciso, non c'è sistema desktop che non sia vulnerabile. se c'è un os che non è soggetto, è solamente perchè non ha raggiunto una massa critica. un virus per os x lo si fa in 15 minuti, con applescript, peccato che senza massa critica si spegne da solo. ah, e non venitemi a dire che (ad es.) per cancellare tutta la home, inviare sè stesso via email ai propri contatti e mettersi nel cron siano necessari i permessi di amministrazione, per favore.
per quanto concerne gli attacchi condotti da hacker, le possibilità di penetrazione dipendono dalle falle del software, ma attenzione, per "software" non si intende solo os bensì anche le applicazioni che ci girano sopra. se hai un kernel sicuro ma sopra hai che so un httpd del 1998 bacato alla morte beh ti entrano tanto quanto.
ci sono due altri luoghi comuni da sfatare:
1) la qualità del codice di microsoft... su, è la più grande software house del mondo, non mi verrete a dire che credete che è più bassa rispetto alla gran parte del codice che si trova sotto un qualsiasi os open source? provate ad aprire il codice di uno di quei pacchetti in cui ci mettono le mani in mille e poi ditemi, su. il codice scritto da programmatori MS deve passare mille mila controlli e test, ci sono degli standard di qualità e delle procedure estremamente rigidi... poi che non basti, se hai un os che viene montato su 750 milioni di pc, è un altro discorso
2) il fatto che se un codice è open i bachi man mano spariscono tutti. vi perdete un pezzo. se il codice è open ed è STABILE, ovvero non viene mai aggiornato, i bachi tenderanno a zero. ma se il codice viene continuamente aggiornato, modificato, ampliato di bachi ce ne saranno sempre di nuovi.
insomma, è fondamentalmente impossibile dire che un os è sicuro e l'altro no, o che un os è stabile e l'altro no quando uno ha uno sputopercento di diffusione e funziona solo su poche configurazioni hardware mentre l'altro gira sul mondo universo...
bisognerebbe riconoscere a windows di accusare bene il colpo di una pressione enorme, per lo meno, ad essere intellettualmente onesti. poi si potrebbe continuare dicendo: comunque, preferisco un os che non venga colpito del tutto, senza però attribuire meriti o demeriti che in verità non ci sono...
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