La rete 5G non fa male. Anche l'ARPA lo dice: ''emissioni 6 volte inferiori alla legge''

Arrivano i primi risultati sulle emissioni prodotte dalla nuova rete 5G eseguite dall'ARPA in Friuli Venezia Giulia. Risultati che sembrano togliere qualsiasi dubbio sulla pericolosità di questa nuova tecnologia.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 05 Marzo 2020, alle 18:01 nel canale Telefonia5G
L'ARPA FVG, ossia l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Friuli Venezia Giulia, ha rilasciato i primi risultati sulle misurazioni effettuate in campo elettromagnetico per quanto concerne le nuove antenne con tecnologia 5G. Sappiamo bene come il dibattito sulla pericolosità di questa nuova tecnologia sia al centro delle discussioni degli utenti e degli esperti da molto tempo. Praticamente tutti (o quasi) hanno sperimentato la bontà del 5G in termini di emissioni al di sotto dei limiti di legge ma di fatto ancora le idee per alcuni non sembrano convincenti.
ARPA ha dunque voluto indagare sul campo proprio sulla bontà o meno dei valori delle onde elettromagnetiche emesse delle nuove reti 5G e i risultati hanno evidenziato valori molto inferiori a quelli di attenzione e all'obiettivo di qualità previsto dalla normativa. Le indagini sono avvenute sui primi impianti 5G realizzati in Regione ed attivati a metà gennaio del 2020.
ARPA: i risultati al di sotto dei limiti di legge
ARPA ha l'obbligo di dare un parere preventivo ad ogni installazione di impianto radiobase. In questo caso l'azione dell'Agenzia Regionale va ad esprimere la compatibilità o meno del progetto nei confronti dei limiti previsti dalla normativa vigente per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici. Le valutazioni di ARPA, inviate al Gestore e ai Comuni, vanno a considerare l'impatto massimo sia dell'impianto di progetto che di quelli già in essere e presenti sul territorio. Su tutti si verificano i limiti di legge per tutti i punti accessibili dalla popolazione.
I risultati? Dati alla mano si può evidenziare l'assoluto rispetto dei limiti di legge che in tutti i punti considerati con un valore di campo elettrico ''calcolato'' sempre inferiore ai 6 V/m, che rappresenta il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità per il campo elettrico. Da sottolineare da questo punto di vista come il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità siano i più cautelativi tra i limiti di legge, applicabili ai luoghi con permanenza superiore alle 4 ore giornaliere e alle loro pertinenze esterne, mentre i limiti di esposizione, pari a 20 V/m, 40 V/m e 60 V/m in relazione alla frequenza dell’impianto, si applicano a tutte le aree accessibili alla popolazione.
ARPA ha voluto effettuare valutazioni di "fondo" sia prima che dopo l'installazione delle antenne 5G. LE misurazioni nell'area prossima agli impianti hanno evidenziato un campo elettromagnetico compreso nel range 0,3 - 1 V/m e dunque decisamente inferiore al limite di 6 V/m. Valori dunque di impatto davvero molto basso per le reti 5G soprattutto rispetto ad altre tecnologie anche se al momento è chiaro che debba essere considerato anche il basso traffico presente su questa nuova tecnologia.
47 Commenti
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secondo alcuni video e notizie recenti il 5G lavora ad una frequenza in grado di abbassare notevolmente l'assimilazione dell'ossigeno da parte degli organismi viventi. quindi non è la quantità di radiazione il problema ma la sua frequenza. https://www.rfglobalnet.com/doc/fix...ghz-unique-0001 . chiaramente non sono in grado di valutare la realtà di queste notizie. ma collegano lo sviluppo del coronavirus (come patologia primaria a carico dell'apparato respiratorio) alle frequenze del 5G. non so se sia possibile verificare questa ipotesi e se possa aprire una comprensione nuova dei problemi che il %g potrebbe portare.E sono convinto anch'io che l'ARPA abbia ragione nel merito.
Perché sto pensando al generale Jack D. Ripper de "Il dottor stranamore"?
Era quello che attribuiva la sua impotenza ad un complotto dei russi...
Ma cosa dici?
Nel link che riporti, si dice che l'ossigeno assorbe radiazione a 60 GHz, [B][U]non[/U][/B] che la radiazione blocca l'assorbimento di ossigeno dei viventi.
E' [U]risaputo[/U] che l'atmosfera assorba radiazione, cioè le varie frequenze dello spettro elettromagnetico, luce visibile compresa, in diverse misure.
https://en.wikipedia.org/wiki/Atmos...tic_opacity.svg
https://en.wikipedia.org/wiki/Absor...ransmission.png
Fra l'altro, [B]la banda di funzionamento del 5G [U]non[/U] è centrata attorno ai 60 GHz[/B], ma a qualche GHz; può spingersi a qualche decina di GHz, ma non è, al momento, una banda standard.
https://www.qualcomm.com/sites/embe...g?itok=KLT0fRTi
Ce ne vuole a confondersi così tanto
Se per voi è normale che si installi una nuova tecnologia, senza aver condotto prima una vera sperimentazione, in nome de "il frigorifero deve comunicare al citofono che Uber porta la spesa e deve aprirgli la porta" forse è giusto che ci piglino a calci in culo all over the world.
Nel link che riporti, si dice che l'ossigeno assorbe radiazione a 60 GHz, [B][U]non[/U][/B] che la radiazione blocca l'assorbimento di ossigeno dei viventi.
Non lo dice ma lo lascia intendere...
per chi volesse approfondire la questione ecco un interessante link...
https://en.wikipedia.org/wiki/Atmos...tic_opacity.svg
https://en.wikipedia.org/wiki/Absor...ransmission.png
Fra l'altro, [B]la banda di funzionamento del 5G [U]non[/U] è centrata attorno ai 60GHz[/B], ma a qualche GHz; può spingersi a qualche decina di GHz, ma non è, al momento, una banda standard.
Il 5G è una banda che opera tra 24Ghz e 72Ghz, ma per le trasmissioni di segnale che possono sfuggire alle intercettazioni il 5G sfrutterà appunto la frequenza dei 60Ghz.
Ulteriori approfondimenti sulla questione del 5G e la salute umana (tra i quali la questione dei 60Ghz e non solo..) le trovate qui.
PS: con tutto il rispetto dei tecnici dell'ARPA del Friuli Venezia Giulia, quello che si dibatte è fuori dalla loro portata. E' come chiedere al conducente di un camion dell'immondizia di valutare e stabilire correttamente il set-up ed il bilanciamento aerodinamico di una vettura di Formula 1 nel GP di Ungheria. Altro che rettiliani... direi più "ignorantani"....
per chi volesse approfondire la questione ecco un interessante link...
Quel link è il blog di uno sconosciuto signore, senza alcuna attendibilità.
Peraltro, travisa lo stesso articolo a cui attinge, dichiarando cose come "l'assorbimento cambia a seconda dell'altitudine cui ci troviamo". Credo gli sia sfuggito cosa si intenda con "livelli energetici".
In quale universo
Dal tuo stesso link a Wikipedia (ma bastava l'immagine fornita da Qualcomm):
[I]"Frequencies [U]deployed[/U] are from 2.4 GHz to 4.2 GHz"[/I]
[I]"The Spectrum Frontiers Proposal (SFP) doubled the amount of millimeter-wave [U]unlicensed[/U] spectrum to 14 GHz [...][53]"[/I]
[I]"In March 2018, European Union lawmakers agreed to open up the 3.6 and 26 GHz bands [U]by 2020[/U].[54]"[/I]
Frequenze più alte non sono nemmeno in programma, al momento. Come detto.
Sì, sottovuoto.
L'ossigeno atmosferico, come detto negli stessi articoli che voi stessi avete linkato, scherma quella frequenza, visto che la assorbe.
Ah, sì, i famosi scienziati di "vivereinmodonaturale".
Delle prime 10 fonti che riportano, fra cui diverse degli anni '70 (
Fra l'altro a 200 mW/cm^2: "exposed unilaterally to 200 mW/cm2 MMW for 5 or 30 min by lens antenna", quando il Sole irradia a circa 100 mW/cm^2.
Se si vuole fare davvero informazione su rischi e benefici del 5G, non è certo questo il modo.
Al di là di supercazzole scientifiche varie, si fanno i test, tanti test, se va tutto bene, si programmano gli investimenti. Fare le cose in questo modo, ovvero pretendendo che la prova della non nocività sia data dall'assenza di studi che provino il contrario, è da manicomio. Tutti vogliamo il progresso tecnologico per mille motivi, ma non abbiamo mica 4 anni...
Ma infatti, una cosa sono i limiti di legge, un'altra concludere che non ci siano conseguenze nocive, cioè due concetti completamente diversi tra loro.
Verissimo, ma a calci nel didietro devono essere presi solo che non si pongono questi problemi, non tutti.
Ignoranza epistemologica alla massima potenza, diffusa tra la massa che crede di essere "istruita", ma non sa di cosa stia parlando.
Prova dell'assenza ed assenza di prova sono due concetti del tutto diversi, non possono essere confusi, ed i dibattiti degli ultimi anni hanno visto trionfare l'ignoranza, accompagnata ad una indegna arroganza.
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