Instagram, video in alta qualità solo se hanno tante visualizzazioni: Mosseri conferma

Instagram, video in alta qualità solo se hanno tante visualizzazioni: Mosseri conferma

La piattaforma social applica diversi livelli di codifica ai video degli utenti basandosi sul numero di visualizzazioni, privilegiando i contenuti dalle performance più elevate con una resa visiva superiore.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Telefonia
InstagramMeta
 

Le differenze di qualità nei video pubblicati su Instagram non sono casuali: la piattaforma gestisce la resa visiva dei contenuti in base al loro successo. Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha rivelato attraverso una sessione AMA che l'azienda adotta un sistema di ottimizzazione dinamica della qualità video correlata al numero di visualizzazioni ottenute dai singoli contenuti.

Instagram video quality management system

La strategia risponde a precise esigenze di gestione delle risorse computazionali: Meta applica inizialmente una codifica base e veloce ai nuovi caricamenti, riservando l'elaborazione più sofisticata e dispendiosa ai contenuti che dimostrano maggiore popolarità. Come specificato da Mosseri in un post su Threads (@mosseri), il sistema monitora costantemente le performance dei video e può modificarne la qualità in base all'andamento delle visualizzazioni.

Instagram riduce la qualità dei video meno performanti

Una scelta dettata dai numeri impressionanti della piattaforma: Meta ha dichiarato di gestire quotidianamente 4 miliardi di flussi video solo su Facebook. Le variazioni qualitative, secondo quanto affermato da Mosseri, non risultano particolarmente evidenti e non compromettono significativamente l'esperienza degli utenti, che tendono a interagire con i contenuti principalmente in base al loro valore intrinseco piuttosto che alla loro resa tecnica.

La politica di gestione delle risorse non è una novità, visto che era stata anticipata già nel 2021, quando Meta aveva previsto un'espansione esponenziale dei contenuti video sulle proprie piattaforme. L'azienda aveva quindi predisposto un sistema a tre livelli di codifica: base per i nuovi caricamenti, intermedio per i video che raggiungono determinate prestazioni e avanzato per i contenuti più popolari.

Le conseguenze di questa strategia si riflettono inevitabilmente sui creator: gli account con maggiore seguito beneficiano tendenzialmente di una qualità video superiore, alimentando un circolo che premia ulteriormente i contenuti più performanti. Mosseri ha comunque sottolineato come le differenze qualitative non rappresentino un fattore determinante per il successo dei contenuti, minimizzando le preoccupazioni espresse da alcuni creator emergenti riguardo potenziali svantaggi competitivi.

Gli utenti possono quindi aspettarsi che i propri video subiscano variazioni qualitative nel tempo, con possibili miglioramenti della resa visiva in caso di crescita significativa delle visualizzazioni o, al contrario, riduzioni della qualità per contenuti meno performanti. Una gestione fluida delle risorse che rispecchia le esigenze di scalabilità di una piattaforma pachidermica come Instagram.

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