Il telefono di Jack Bezos hackerato dal principe dell'Arabia Saudita: ecco com'è successo

 Il telefono di Jack Bezos hackerato dal principe dell'Arabia Saudita: ecco com'è successo

Secondo un primo rapporto forense il telefono di Jeff Bezos è stato violato da funzionari sauditi, con l'attacco che sembra essere arrivato direttamente dal numero telefonico del principe ereditario Mohammed bin Salman

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Telefonia
Amazon
 

Le Nazioni Unite vogliono avviare un'indagine dopo che, secondo un primo rapporto forense, il telefono di Jeff Bezos è stato hackerato "molto probabilmente" da funzionari di stato sauditi. Come? Pare che avrebbero utilizzato un hack via mobile, forse quello creato dal gruppo NSO, Pehasus, per penetrare le sicurezze dello smartphone del fondatore di Amazon, nonché proprietario del Washington Post.

In base alle osservazioni svolte dagli esperti citati dalle Nazioni Unite lo scorso mercoledì, pare che lo spyware mobile sia stato sfruttato per esfiltrare gigabyte di dati dal telefono di Bezos lo scorso mese di maggio, dopo circa sei mesi che il governo saudita era riuscito ad ottenere il software. Il rapporto forense arriva a circa un giorno di distanza dalla diffusione della notizia dell'hackeraggio dello smartphone di Bezos, e al suo interno ci sono informazioni a tratti sbalorditive.

Smartphone di Bezos acherato, com'è successo

Una fra tutte, il fatto che il malware sia stato consegnato al dispositivo del fondatore Amazon da un numero che appartiene a Mohammad bin Salman, principe ereditario, Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa dell'Arabia Saudita. Il rapporto, firmato FTI Consulting, indica come "altamente probabile" che lo smartphone di Bezos sia stato manomesso sfruttando un video malevolo inviato via WhatsApp. In pochissime ore il malware è riuscito a trasferire un grande quantitativo di dati dallo smartphone.

Secondo quanto rivelato dei funzionari delle Nazioni Unite che hanno avuto accesso al rapporto forense, la violazione del telefono di Bezos faceva parte di un "sistema di sorveglianza mirata rivolta a presunti avversari ed esponenti di ampia importanza strategica per le autorità saudite". Il rapporto non esclude che l'aggressore abbia utilizzato tecnologie non di NSO, ma sviluppate da un altro produttore di malware mobile. Il governo saudita ha già respinto tutte le affermazioni del rapporto, definendole "assurde".

Ha risposto anche il Gruppo NSO, responsabile di malware utilizzati da diversi governi in tutto il mondo, sostenendo che il proprio software "non è stato utilizzato in questo caso", dichiarando che la propria tecnologia non funziona su numeri americani. Ogni riferimento al gruppo nel caso di Bezos potrebbe essere definito, ha precisato, "diffamatorio".

Secondo quanto noto oggi, gli esperti forensi hanno iniziato ad osservare lo smartphone di Bezos dopo che quest'ultimo lo scorso anno aveva accusato il National Enquirer di ricatto. In un post scritto su Medium Bezos sosteneva come fosse stato preso di mira dal tabloid, che aveva messo le mani su messaggi di testo privati e foto ottenuti dal suo dispositivo personale, pubblicandoli. Il fondatore di Amazon aveva scritto che avrebbe avviato in breve tempo un'indagine sull'accaduto.

Il primo rapporto dell'indagine indica che la prima violazione è avvenuta dopo che Bezos e Mohammad bin Salman si sono scambiati i numeri di telefono nell'aprile 2018, un mese prima dell'hack. Lo stesso malware usato nell'hack del telefono di Bezos è stato utilizzato, nello stesso periodo, anche sui dispositivi di altri avversari e attivisti politici sauditi, fra cui quelli di esponenti vicini a Jamal Khashoggi, editorialista del Washington Post più volte espostosi contro il governo saudita, assassinato a ottobre 2018. In quel caso l'intelligence americana aveva concluso che l'omicidio era stato commissionato da bin Salman.

Secondo gli esperti citati dalle Nazioni Unite potrebbe esserci un coinvolgimento del principe ereditario anche nella sorveglianza di Bezos, con il fine di influenzare, se non addirittura impedire, la reportistica del Washington Post su quanto avviene in Arabia Saudita. Il governo saudita avrebbe quindi acquistato il malware Pegasus dal Gruppo NSO e lo avrebbe utilizzato - via WhatsApp - per installare il malware sul dispositivo di Bezos.

WhatsApp ha già mandato in tribunale NSO Group per aver creato e usato Pegasus nella piattaforma di messaggistica proponendolo ad agenzie terze. Una volta usato sullo smartphone, il malware può in alcuni casi intervenire in maniera del tutto invisibile consentendo agli operatori di recuperare dati dal dispositivo. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che proseguiranno con le indagini al fine di scoprire quanti più dettagli sul "crescente ruolo dell'industria della sorveglianza" utilizzata per prendere di mira giornalisti, sostenitori dei diritti umani e proprietari di realtà editoriali.

20 Commenti
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giovanni6923 Gennaio 2020, 18:36 #1
Oltre ad esfiltrare, neologismo del giorno dell'autore:

acherato

frank808523 Gennaio 2020, 19:09 #2
AHAH acherato

l'autore sempre il solito
Abalfor23 Gennaio 2020, 19:15 #3
jack bezos?
inizio a pensare che riempiano di errori gli articoli di proposito. la nuova frontiera del clickbait.
Gnubbolo23 Gennaio 2020, 19:47 #4
il governo saudita sta facendo una rivoluzione contro i preti che controllano le università coraniche che hanno SEMPRE l'ultima parola sulla costituzionalità delle leggi saudite che devono SEMPRE rispettare la sharja.
le autorità religiose sono la corte costituzionale dei paesi musulmani, mettersi contro queste è molto complicato, l'azione del principe saudita è incisiva ma richiede anche grande pazienza, gli anziani purtroppo hanno molti seguaci ed il dialogo non esiste e non esisterà mai con chi possiede la Verità assoluta.
tra due possibili verità assolute ( assolutismo religioso vs liberalismo ) l'unica strada percorribile è che una delle due venga spazzata via con la spada. vedremo cosa accadrà quando il Principe diventerà Monarca. parteggiare per uno per l'altro è abbastanza infantile, e la stampa di oggi non solo non comprende l'islam, ma anche non comprende la sotterranea e violenta lotta per il potere tra l'arabia saudita e l'ex impero turco che governò sull'arabia per diversi secoli e la ritiene ancora propria colonia. gli Stati Uniti sponsorizzano l'islam radicale sia in uno che nell'altra entità politica sperando di dividere le forze in favore di Israele e anche contro il socialismo arabo che ancora resiste ( Sisi e Assad ). la Russia si è inserita come alleata di questi ultimi rendendo la situazione più complicata.
quando morirà l'attuale Re d'Arabia ( spero campi almeo centoventi anni ) scoppierà una guerra epocale.
smettetela di tifare perchè pagheremo tutti ( in senso letterale con la benza a 10 euro al litro se va bene ).
Z.e.t.23 Gennaio 2020, 19:58 #6
Originariamente inviato da: StylezZz`


Volevo postarla io, fantastica!
AlPaBo23 Gennaio 2020, 20:33 #7
Originariamente inviato da: Gnubbolo
il governo saudita sta facendo una rivoluzione contro i preti che controllano le università coraniche che hanno SEMPRE l'ultima parola sulla costituzionalità delle leggi saudite che devono SEMPRE rispettare la sharja.
le autorità religiose sono la corte costituzionale dei paesi musulmani, mettersi contro queste è molto complicato, l'azione del principe saudita è incisiva ma richiede anche grande pazienza, gli anziani purtroppo hanno molti seguaci ed il dialogo non esiste e non esisterà mai con chi possiede la Verità assoluta.
tra due possibili verità assolute ( assolutismo religioso vs liberalismo ) l'unica strada percorribile è che una delle due venga spazzata via con la spada. vedremo cosa accadrà quando il Principe diventerà Monarca. parteggiare per uno per l'altro è abbastanza infantile, e la stampa di oggi non solo non comprende l'islam, ma anche non comprende la sotterranea e violenta lotta per il potere tra l'arabia saudita e l'ex impero turco che governò sull'arabia per diversi secoli e la ritiene ancora propria colonia. gli Stati Uniti sponsorizzano l'islam radicale sia in uno che nell'altra entità politica sperando di dividere le forze in favore di Israele e anche contro il socialismo arabo che ancora resiste ( Sisi e Assad ). la Russia si è inserita come alleata di questi ultimi rendendo la situazione più complicata.
quando morirà l'attuale Re d'Arabia ( spero campi almeo centoventi anni ) scoppierà una guerra epocale.
smettetela di tifare perchè pagheremo tutti ( in senso letterale con la benza a 10 euro al litro se va bene ).


Puoi anche aggiungere che bin Salman è amico di Trump e che più volte quest'ultimo ha tuonato contro il Washington Post di Bezos.
Vorrei sapere se le informazioni tratte dal cellulare sono quelle che ha poi ha avuto l'Enquirer, giornale schierato con Trump: va ricordato che il ricatto verso Bezos era mirato a farlo intervenire verso il suo giornale affinché smettesse di pubblicare notizie (vere) che descrivevano gli aspetti negativi della politica di Trump.
Nicodemo Timoteo Taddeo23 Gennaio 2020, 20:46 #8
Certo che sti smartphone che si acherano (cit.) con la semplice visione di un filmato sono di una sicurezza pazzesca.

Windows, quello per PC sempre definito un colabrodo, al cospetto di cotanti gioielli della tecnologia e modernità, assume le sembianze di una fortezza inespugnabile...
FrankieDedo23 Gennaio 2020, 21:22 #9
Originariamente inviato da: giovanni69
Oltre ad esfiltrare, neologismo del giorno dell'autore:

acherato



"Acherato" è roba da chiodi, ma "esfiltrare" si usa soprattutto in ambito militare ed è il contrario di "infiltrare". In linguaggio comune non si sente, ma esiste. Sicuramente non si usa per dei dati di un telefono
The_SaN23 Gennaio 2020, 23:15 #10
Babba bia Jack Bezos
Troppo Jeff Daniels all' apericena?

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