IBM Watson sugli smartphone di domani
Big Blue sta lavorando ad una nuova versione della propria tecnologia di riconoscimento del linguaggio per poterla integrare negli smartphone del futuro
di Andrea Bai pubblicata il 31 Agosto 2012, alle 08:17 nel canale TelefoniaIBM
Watson, la tecnologia sviluppata da IBM in grado di rispondere a domande poste in linguaggio naturale che lo scorso anno fa è salita agli onori della cronaca per aver vinto il primo premio al quiz televisivo USA Jeopardy, potrebbe presto o tardi trovare posto negli smartphone del futuro.
IBM sta infatti lavorando ad una nuova versione di questa tecnologia, rendendola in grado di operare con le potenze computazionali proprie delle piattaforme smartphone. Secondo le poche informazioni disponibili IBM introdurrà nuove funzionalità oltre a quelle di riconoscimento vocale, come ad esempio la possibilità di analizzare e riconoscere immagini.
Il destino di Watson sembra però essere diverso da quello dei vari "assistenti digitali" che è possibile trovare negli smartphone di oggi: laddove Siri e compagni sono principalmente indirizzati al mondo consumer, la tecnologia di IBM sarà sviluppata precisamente per le esigenze del mondo corporate. Big Blue sta ad esempio concentrandosi su alcuni ambiti specifici come quello medico, quello finanziario e quello delle telecomunicazioni. Watson è già stato messo all'opera nel campo medico, fornendo assistenza agli ocnologi nelle diagnosi e prescrizioni, ma sarà necessario ancora qualche anno prima che possa raggiungere una buona padronanza in quest'ambito.
In ogni caso il percorso per portare Watson sugli smartphone è ancora abbastanza lungo: basti pensare che tutti i calcoli necessari per le operazioni di analisi del linguaggio di Watson sono compiuti da 10 rack di sistemi IBM Power750, che corrispondono grossomodo a 6000 computer desktop/notebook. La commercializzazione della tecnologia Watson dovrebbe poter incrementare il fatturato della compagnia di circa 16 miliardi di dollari entro il 2015.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi...e quasi quasi io devo credere che entro il 2015 (anzi prima visto che quello è l'anno entro in cui ibm aumenta il fatturato grazie a questa tecnologia), gli smartphone del 2013/2014 avranno una potenza computazionale pari a 10 rack di sistemi IBM Power750 e 6000 PC Desktop ?
Ergo se entro 2015, la potenza di 1 smartphone= 6000 desktop/notebook, allora 1 desktop/notebook= almeno 1000 server HPC/workstation ?
Questa è pura fantasia informatica.
Semplicemente, i sistemi che gireranno su smartphone saranno molto più approssimati.
Già oggi gli attuali sistemi di riconoscimento vocale non sono altro che un insieme di taglia e cuci e compromessi (mi spiegava un amico che lavora per nuance), ma funzionano discretamente.
In ogni caso noi temo non vedremo questi sistemi ancora per un bel po' di tempo, dato che gli sforzi che BIM sta facendo non sono sul lato consumer.
Se si riesce a farne una versione utilizzabile con un lessico e un utilizzo più limitato, Siri e compagnia vengono letteralmente spazzati via.
*** ...IBM sta infatti lavorando ad una nuova versione di questa tecnologia, rendendola in grado di operare con le potenze computazionali proprie delle piattaforme smartphone... ***
In compenso... Benvenuti sull'Enterprise
addirittura...
[quote]
Semplicemente, i sistemi che gireranno su smartphone saranno molto più approssimati.
Già oggi gli attuali sistemi di riconoscimento vocale non sono altro che un insieme di taglia e cuci e compromessi (mi spiegava un amico che lavora per nuance), ma funzionano discretamente.
In ogni caso noi temo non vedremo questi sistemi ancora per un bel po' di tempo, dato che gli sforzi che BIM sta facendo non sono sul lato consumer.
Comunque è vero ho interpretato male in quanto l'ultima frase associata al paragone computazionale su quei sistemi mi ha fatto pensare che volessero insuinare un raggiungimento di tali potenze da parte degli smartphone. Ergo avevo omesso la parteiniziale dell'articolo. Dai capita appena svegli....
*** ...IBM sta infatti lavorando ad una nuova versione di questa tecnologia, rendendola in grado di operare con le potenze computazionali proprie delle piattaforme smartphone... ***
In compenso... Benvenuti sull'Enterprise
si si quello shellx ha capito, aveva letto tutto ma essendo rinco mattutino ha interpretato male.
Speriamo che quel mentalrey placa i toni adesso....
Io saro rinco in mattina, ma qui tutti svegli con l'uovo storto ... mio dio...
In effetti sono stato un po' eccessivo, volevo solo parafrasare scherzosamente la tua frase precedente.
Significa solo che concentrandosi in ambiti specifici possono sfrondare e semplificare enormemente la complessità del problema.
Ad esempio, se dico solo la parola "calcio" un sistema "generico" che riesca per prima cosa a riconoscere la parola (e non la confonda ad esempio con "calciò" o "cal-cho" o altro) puo associarla ai seguenti significati che dipendono [U]anche[/U] dal contesto:
- elemento chimico
- azione di calciare
- gioco con la palla
- calcio di fucile.
Ma se il software viene usato come interfaccia vocale per un sistema di analisi chimico/biologiche un dialogo con esso in cui si parla di "calcio" si può riferire solo ad "elemento chimico".
Solo per quella parola si sono ridotte di 1/4 le alternative (e questo prima ancora di iniziare a considerare il contesto della parola, quando si considera anche quello, la riduzione delle alternative e della complessità di ricerca del senso di una frase viene ridotta ancora di più.
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