HarmonyOS 2.0: l'inizio di una nuova era per HUAWEI! Ecco tutto quello che c'è da sapere sul nuovo sistema

HarmonyOS 2.0: l'inizio di una nuova era per HUAWEI! Ecco tutto quello che c'è da sapere sul nuovo sistema

HUAWEI ha annunciato durante il suo HUAWEI Developer Day Beijing 2020 il rilascio della versione beta per smartphone del sistema operativo HarmonyOS 2.0 destinata ai developer cinesi. L'inizio di una nuova era per l'azienda cinese alla ''riconquista'' dello scettro mobile.

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Telefonia
Huawei
 

HarmonyOS 2.0 Developer Beta è la prima vera ROM per gli smartphone dell'azienda cinese. Rappresenta una pietra miliare nella costruzione dell'ecosistema HarmonyOS onnicomprensivo che HUAWEI ha da anni messo in atto nei suoi laboratori. Prima per caratterizzare il suo ecosistema IoT ma poi, con l'avvento del ban da parte del Presidente degli USA, Donald Trump, per riconquistare lo scettro sul mondo mobile. E' un momento cruciale per HUAWEI che dalla sua non solo possiede un know-how incredibile nel campo della telefonia ma negli anni ha realizzato molteplici device nati dalla ricerca puntigliosa della perfezione.

HarmonyOS: come nasce il nuovo sistema operativo?

HUAWEI ha iniziato a sviluppare il suo sistema operativo più o meno a partire dal 2012. L'idea era quella di creare un ecosistema che potesse portare a far comunicare ogni tipo di device marchiato HUAWEI con un un unico sistema operativo capace di semplificare le operazioni e rendere possibile una piattaforma snella, veloce e soprattutto completa anche per gli sviluppatori. Nonostante le ipotesi avanzate dai media, a maggio del 2019 HUAWEI non aveva ancora comunicato il nome ufficiale di questo sistema operativo. Secondo alcuni comunicati successivi, si sarebbe trattato di un sistema operativo orientato alle applicazioni industriali e all'Internet delle cose ossia all'IoT.

Nel maggio 2019, arrivarono però le sanzioni economiche imposte dal presidente Donald Trump e il seguente impedimento all'utilizzo di Android. Proprio Richard Yu, CEO di HUAWEI, in un'intervista al settimanale tedesco Die Welt annunciò un piano B per la sua azienda, che avrebbe continuato a sperare di poter usare Android in futuro vista la partnership con Google, ma che allo stesso tempo se questo non fosse stato più possibile, avrebbe dovuto correre ai ripari.

Ecco allora l'ufficializzazione di Hongmeng OS, un nuovo ed interno sistema operativo che l'azienda avrebbe messo in pratico pubblicamente qualora il ban avesse impedito l'uso di Android. In quella data, HUAWEI, confermò indirettamente un'accelerata allo sviluppo del suo sistema operativo, con l'obiettivo di implementarlo anche nei nuovi smartphone al posto di Android. Il 9 agosto 2019 l'azienda cinese di Richard Yu presentò per la prima volta e ufficialmente HarmonyOS durante la conferenza inaugurale degli sviluppatori a Dongguan. Un primo passo verso quella che sarebbe forse diventata una nuova HUAWEI, almeno sul lato software.

HarmonyOS viene descritto da HUAWEI come un sistema operativo distribuito open source e basato su microkernel per vari tipi di hardware, con comunicazioni tra processi più veloci rispetto a QNX o al microkernel Fuchsia di Google e questo grazie all'allocazione delle risorse in tempo reale. In tal modo, come dichiarato da HUAWEI stessa, gli sviluppatori sono in grado di distribuire "in modo flessibile" il software del sistema operativo Harmony in varie categorie di dispositivi: ed è proprio questa la volontà della società di Shenzhen che si è concentrata principalmente su dispositivi "intelligenti", dispositivi indossabili e sistemi di intrattenimento arrivando poi in un secondo momento al sistema operativo mobile. I primi dispositivi dotati del nuovo OS sono state le smart TV Honor Vision e da lì in poi è stato tutto un continuo aggiornamento fino allo scorso settembre 2020, quando l'azienda ha annunciato che i propri smartphone useranno HarmonyOS come sistema operativo.

HarmonyOS: come funzionerà sugli smartphone?

HarmonyOS 2.0 arriverà dunque anche sugli smartphone. L'azienda cinese lo ha ufficializzato qualche giorno fa durante il suo classico raduno per gli sviluppatori che saranno i veri protagonisti di questa avventura. Proprio loro potranno candidarsi già sul sito ufficiale di HUAWEI Developer per ricevere la versione beta 2.0 di HarmonyOS. Le funzionalità del nuovo sistema operativo di HUAWEI come anche una moltitudine di API e potenti strumenti quali il simulatore DevEco Studio ottimizzato, sono già stati tutti resi disponibili, facilitando lo sviluppo efficiente di app per smartphone compatibili con HarmonyOS.

Una nuova era è alle porte. Un'era determinata dall'Internet of Everything ma soprattutto alimentata dalla rapida crescita delle tecnologie 5G, dall'Intelligenza Artificiale e appunto dall'Internet of Thing. L'ultimo decennio di HUAWEI è stato dominato dall'ascesa di smartphone e Internet mobile, il prossimo decennio questo paradigma cambierà completamente aprendo la strada all'interconnessione diretta tra tutti i dispositivi.

HarmonyOS è proprio il primo passo di tutto questo divenendo il sistema pronto a condividere tutto con tutti. Il sistema nasce proprio per questo aiutando a creare "super dispositivi", mettendo in comune risorse software e hardware da dispositivi precedentemente indipendenti dal punto di vista fisico. L'esempio arriva dal modo in cui HarmonyOS sfrutta la collaborazione tra telefono e orologio per fornire soluzioni intelligenti. Ci sono app che fanno, ad esempio, apparire sullo smartwatch informazioni importanti ad esempio su di un taxi in arrivo per l'utente: c'è la posizione in tempo reale del taxi e il numero di targa che vengono visualizzati sullo schermo dell'orologio. Allo stesso modo lo shopping online sarà presto più facile di ora.

HarmonyOS incoraggia tutti gli sviluppatori a liberare la propria immaginazione e a proporre idee promettenti su come creare servizi AI Life senza interruzioni per tutti gli utenti. E sono già oltre 120 i developer di app importanti tra cui JD.com, China UnionPay, Youku Video e iFlytek, che hanno scelto di rendere HarmonyOS il loro sistema predefinito.

Il nuovo sistema operativo di HUAWEI chiaramente non arriverà immediatamente su tutti gli smartphone in questo 2021. Durante la conferenza, Richard Yu, ha comunque ribadito che lo vedremo già su qualche device nel prossimo anno ma che si continuerà ancora in modo predefinito ad utilizzare Android nella sua versione Open Source come fatto fino ad oggi. Questo però non significa che HarmonyOS rimarrà in secondo piano anzi HUAWEI lavora sodo per garantire una solida vita al suo sistema operativo frutto di anni di ricerca e studio. Palese che il sistema venga adottato inizialmente in Cina ma che poi possa essere il vero sostituto di Android anche in Europa e altrove.

HUAWEI ha anche annunciato OpenHarmony. In questo caso Harmony OS sarà in pratica la versione closed dell'azienda cinese di Richard Yu con i HUAWEI Mobile Services e la EMUI integrata, mentre Open Harmony sarà il solo ''core'' del sistema operativo che l'azienda di Shenzhen distribuirà a tutte le aziende che lo vorranno usare. OpenHarmony potrà quindi essere usato da chiunque e volendo potrebbero utilizzarlo anche gli altri produttori cinesi di smartphone personalizzandolo con la propria interfaccia proprio come avviene oggi con Android.

Una novità decisamente importante questa perché non è escluso che produttori come OPPO o anche Xiaomi non vogliano lavorare su OpenHarmony visto che possiede già una serie di framework e api integrate pensate proprio per integrarsi al meglio con molti servizi cinesi che Android invece non possiede e dunque devono essere integrate perdendo magari del tempo importante. OPPO e Xiaomi ma anche altri produttori potrebbero avere enormi vantaggi usando in Cina il nuovo OpenHarmony al posto di Android open source e in tal caso potrebbero senza dubbio fare la fortuna di HUAWEI.

A livello tecnico, OpenHarmony, avrà tempi più lunghi di HarmonyOS. In questo caso è stata già rilasciata la versione che supporterà piccoli dispositivi con un quantitativo di memoria variabile tra 128 KB e 128 MB. Ma la roadmap di HUAWEI prevede comunque che già entro aprile 2021 arrivi la versione per il supporto fino a 4GB di RAM e entro l'autunno del prossimo anno quella che supporterà prodotti con più di 4GB di RAM. A quel punto si potrà davvero giocare con i veri smartphone.

HarmonyOS: la sfida del futuro di HAUWEI

In un momento di estrema difficoltà, causata dall’inasprirsi dei ''ban'' di Donald Trump nei suoi confronti, HUAWEI non solo prova a rialzarsi ma decide di fare molto di più di quanto fatto finora. Non solo promette l'arrivo di un suo sistema operativo ma lo pubblica anche in versione Beta pronto per essere provato sugli smartphone. HarmonyOS potrebbe davvero avere una larga diffusione e diventare, nei fatti e non più solo a parole, un sistema operativo alternativo ad Android.

 

10 Commenti
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Sandro kensan28 Dicembre 2020, 18:38 #1
Quindi dopo lo store della applicazioni alternativo a quello del duopolio Google-Apple, arriva anche l'alternativa ad Android e iOS.
supertigrotto28 Dicembre 2020, 18:39 #2
Se sarà veramente open e più leggero di Android ben venga!
Non mi dite ancora la storia che android è Open,provate a rootare lo smartphone e mandarlo in garanzia al centro assistenza poi ne riparliamo.
Se fosse veramente open non ci sarebbero da fare riti voodoo per avere i permessi di amministratore.
Attualmente ho tutto android ma ho posseduto iOS e Windows mobile e Windows phone,ma un sistema operativo così incriccato come android che ha bisogno di 1tb di RAM e rom più veloce di un acceleratore di particelle non si è mai visto,anche dopo un reset factory il mio tablet Lenovo migliora di poco,per non parlare dei miei vecchi telefoni Android.
È proprio vero,Android è il Windows ( per me vista) del mondo mobile.
acerbo28 Dicembre 2020, 18:39 #3
Un os e un ecosistema che resteranno in beta version per sempre, no grazie.
Purtroppo l'ammerigani hanno monopolizzato questo settore, sarà impossibile far schiodare Apple e Google.
marck7728 Dicembre 2020, 18:44 #4
Non oso immaginare quanto Google stia ringraziando l'ex presidente USA per questa sua brillante mossa commerciale..
xarz328 Dicembre 2020, 19:51 #5
Open non é il software compilato ed eseguito, é il sorgente...
DrSto|to28 Dicembre 2020, 19:55 #6
Originariamente inviato da: supertigrotto
Non mi dite ancora la storia che android è Open,provate a rootare lo smartphone e mandarlo in garanzia al centro assistenza poi ne riparliamo.
Se fosse veramente open non ci sarebbero da fare riti voodoo per avere i permessi di amministratore.

Che cosa c'entra questo con l'essere Open source?
Tu vuoi smanettare a destra e a manca nel sistema e poi quelli dell'assistenza devono mettere a posto i tuoi casini? Oppure devono passare ore a studiare se il difetto del telefono ha a che fare con le modifiche da te apportate?

Originariamente inviato da: acerbo
Un os e un ecosistema che resteranno in beta version per sempre, no grazie.
Purtroppo l'ammerigani hanno monopolizzato questo settore, sarà impossibile far schiodare Apple e Google.

Un alternativa a quello scandalo di SO che è Android può solo essere un bene, sopratutto considerando che l'unica altra opzione è entrare nell'ecosistema Apple.

C'è solo da sperare che non la pensino tutti come te o/
Sandro kensan28 Dicembre 2020, 20:15 #7
Le API di Android offrono servizi che fanno capo a Google, le API di Harmony offrono servizi che fanno capo a Huawei. Huawei ha fatto in modo che le chiamate a queste API siano del tutto simili a quelle di Google e gli sviluppatori tipo quelli che hanno sviluppato Satispay hanno semplicemente implementato un wrapper per ogni chiamata e mantenuto inalterato il codice sorgente dall'applicazione "bancaria" Satispay.

A livello di sviluppo non capisco perché Huawei non abbia messo a disposizione degli sviluppatori di app un tool kit con i wrapper già fatti in modo tale che il porting sia quasi automatico. Qualche esperto ha la risposta?
pachainti29 Dicembre 2020, 08:29 #8
Come afferma il progetto microG, AOSP è open source "guardare, ma non toccare".
Inoltre, android installato dai vari produttori è closed source e contiene i play services malware closed source.
phmk29 Dicembre 2020, 09:08 #9
Non c'è riuscita Microsoft in USA ... ma ci riescono loro in Cina ...
E poi ...
Khronos29 Dicembre 2020, 09:22 #10
I progetti che partono nel 1000 avanti cristo, di cui nessuno sa nulla, che sono perfettamente uguali a un software di oggi e che poi magicamente sbucano nel momento del bisogno.

Dire che è un fork di android creato il giorno dopo della Trumpata era troppo brutto...

Vabbò. Si torna alla frammentazione delle menti e delle app che devono fare 90000 versioni per 90000 app store.

Fra 5/6 anni moriranno tutti tranne 2/3, di nuovo

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