Fatturazione a 28 giorni, il TAR del Lazio annulla la mega-multa a Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre
Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre si sono viste annullare dal TAR del Lazio la multa complessiva di 228 milioni di euro comminata dall'AGCM per intesa anti-concorrenziale all'interno della famosa vicenda della fatturazione a 28 giorni.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Luglio 2021, alle 12:21 nel canale TelefoniaTIMFastwebWindTreVodafone
Il TAR del Lazio ha annullato le sanzioni per un totale di 228 milioni di euro comminate nel gennaio dello scorso anno dall'Antitrust (AGCM) a Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre per intesa anticoncorrenziale relativa al repricing attuato nel ritorno alla fatturazione mensile, vicenda che s'inserisce nel solco della "fatturazione a 28 giorni" introdotta nel 2015 e negli anni a venire dagli operatori e oggetto di contendere a distanza di tempo.
Il TAR ha quindi accolto i ricorsi proposti dalle compagnie telefoniche per contestare il provvedimento con cui nell'aprile 2018 l'Autorità confermò le misure cautelari provvisorie adottate il mese prima, fino ad arrivare al provvedimento del gennaio 2020 con cui fu accertata l'intesa restrittiva e furono inflitte le sanzioni. Non sono invece in discussione altre disposizioni come i rimborsi automatici agli utenti.
La decisione dell'AGCM puniva gli operatori per il comportamento tenuto dopo l'entrata in vigore delle norme che li obbligavano a tornare alla fatturazione su base mensile: le rimodulazioni dei piani, con prezzi al rialzo, furono di fatto operate in blocco, in un regime definibile di cartello, con un effettivo danno ai consumatori, vista la mancata reale concorrenza.
Per capire l'intera vicenda è necessario riavvolgere il nastro. L'AGCOM intervenne stabilendo che la cadenza di rinnovo e per la fatturazione dei contratti di rete fissa dovesse essere il mese e che, per la telefonia mobile, non potesse essere meno di 28 giorni.
Gli operatori non si adeguarono e si rivolsero al TAR. Il mancato adeguamento alla modalità di fatturazione mensile portò all'apertura di procedimenti sanzionatori e un'istruttoria da parte dell'AGCM per verificare se vi fosse in essere un'intesa restrittiva della concorrenza. Fu adottato così un provvedimento cautelare, poi confermato - l'oggetto della contestazione al TAR.
"La delibera impugnata presenta un primo profilo di illogicità e di evidente difetto di istruttoria laddove desume e valorizza la asserita segretezza dall'intesa esclusivamente sulla base di un documento" che è "del tutto inutilizzabile, essendo esterno al perimetro temporale di svolgimento della presunta pratica concordata, così come definito dalla stessa Autorità: di talché la segretezza dell'intesa risulta del tutto indimostrata", si legge in una sentenza del TAR.
A detta del TAR, le considerazioni raccolte "al più, deporrebbero per l'individuazione di una pratica scorretta ai sensi del Codice del Consumo, i cui effetti lesivi si manifestano a danno dei consumatori ma che non sono idonee a sostenere l'esistenza di una pratica concordata fra gli operatori per mantenere fermo l'aumento al preciso scopo di evitare la fuoriuscita di clienti verso la concorrenza".
In poche parole, "mancano nel Provvedimento elementi indiziari, gravi precisi e concordanti, tali da delineare un quadro sufficientemente chiaro"; mentre al contrato è stata fornita "una spiegazione plausibile dei ricostruiti incontri e scambi di informazioni, alternativa a quella ricostruita dall'AGCM".
La ricostruzione dell'Autorità, poi, "non fornisce evidenze istruttorie adeguate a contrastare la tesi delle Parti", la cui spiegazione "in assenza di altri elementi esogeni più diretti e specifici, appare plausibile e, quindi, alternativa a quella, seguita dall'AGCM, volta alla ricognizione di un'intesa anticoncorrenziale".
La nuova sentenza quindi annulla le sanzioni, tra lo stupore e l'incredulità delle associazioni dei consumatori. Scandalosa per Assoutenti la decisione del TAR del Lazio. "Sulla vicenda delle bollette a 28 giorni per gli utenti italiani non c'è pace", ha affermato il presidente Furio Truzzi. "Mentre milioni di italiani attendono ancora oggi di ricevere i rimborsi automatici disposti dall'AGCOM per le illegittime bollette a 28 giorni, arriva una sentenza del TAR che pesa come un macigno sui diritti dei consumatori, perché cancella una sanzione sacrosanta che accertava i comportamenti anticoncorrenziali degli operatori telefonici".
"Con tale decisione il TAR fa un enorme regalo alle compagnie, che da un lato si sono arricchite grazie alle fatturazioni a 28 giorni, dall'altro eviteranno adesso di pagare una salata multa che solo in minima parte compensava il danno subito dai consumatori italiani", conclude Truzzi.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSecondo me gli hanno solo, come era prevedibile, annullato la multa, ma non ci devono provare più...
E' possibile che approfitterò dell'occasione per disdire il contatto fisso visto che con l'ultima modifica fatta circa 2-3 settimane fa, l'ADSL TIM mi va da schifo e pago più di 35 euro al mese, con chiamate telefoniche non comprese.
Non guardiamo molti video in casa quindi una SIM prepagata da 100 GB potrebbe bastare.
e da sempre si parla di mese solare (calendario) e mese commerciale (30 giorni), sta cosa delle 4 settimane è una forzatura per fare cassa. A sto punto fate direttamente gli abbonamenti settimanali no? come gli autobus.
Peccato per certe utenze varrebbe la pena la trimestrale...Mica le cambi così spesso di norma.
Avevi dubbi ?
Io neanche uno !
Non si possono mettere "molto" di traverso con queste compagnie, ogni tanto gli fanno una multina di qualche 100k€ per quella certa irregolarità per salvare le apparenze e via andare, ma questa grossa, eh no.
Sono anni e anni che vendono sim spacciate per illimitate quando abbiamo e soprattutto HANNO visto che di illimitato non c'è niente e continuano a proporle e a venderle !
Quindi non c'è nulla da meravigliarsi !
Io neanche uno !
Non si possono mettere "molto" di traverso con queste compagnie, ogni tanto gli fanno una multina di qualche 100k€ per quella certa irregolarità per salvare le apparenze e via andare, ma questa grossa, eh no.
Sono anni e anni che vendono sim spacciate per illimitate quando abbiamo e soprattutto HANNO visto che di illimitato non c'è niente e continuano a proporle e a venderle !
Quindi non c'è nulla da meravigliarsi !
Triste ma vero purtroppo...
Quello che a me fa pensare su queste cose è peró che sono troppo strane.
Voglio dire o siamo tutti stupidi noi oppure lo sono loro, e io da uno o piu giudici mi aspetto che siano preparati e attenti.
A questo punto peró è lecito pensare che:
- o il tar è ottuso e non capisce quello che sta facendo
- oppure il tar è chiaramente corrotto e chissà quanto ha guadagnato facendo questo favore alle compagnie.
Scusate ma io altre soluzioni non le vedo.
"Stiamo facendo cartello per fregare i consumatori" per riuscire a dimostrare che hanno fatto cartello per davvero.
Due semplici fatti che provano la cosa:
1. quando il primo operatore ha introdotto la fatturazione a 28 giorni, con palese aumento dei costi per il cliente senza alcun motivo, quindi come pratica non a suo favore, TUTTE le altre compagnie (tranne pochissime, le più piccoline) si sono adeguate istantaneamente ad abbassare anche loro il livello dell'offerta abbracciando la fatturazione a 28 giorni.
In linea di massima, in un sistema altamente competitivo nessuno pensa di fare una mossa che rende le proprie offerte peggiori della concorrenza e ancora di più nessuna compagnia concorrente ti segue se lo fai.
2. Appena sono state costrette a ritornare alla fatturazione a 30 giorni, nonostante il divieto di aumentare le tariffe, tutti hanno rimodulato le stesse verso l'alto.
Esattamente come per il punto uno, in un sistema sano e competitivo ci sarebbe stata la compagnia che avrebbe pensato di venire meglio incontro al proprio cliente e cercare di rubare anche i clienti degli altri con trattamenti migliori. Ovviamente questo è stato impossibile perché avrebbe rotto gli accordi di cartello.
Fortuna che Iliad ha rotto i giochi e si spera non si allineai a questo branco di manigoldi che ha pure i supporters all'interno della magistratura.
Poi parlano di decreti di ammodernamento e di riduzione della burocrazia... è da queste cose che si capisce a quale livello di civiltà apparteniamo.. ed sono queste cose che tengono lontano gli investitori esteri.
Continuiamo così.. poi tanto potremo dare la colpa all'Europa e al fatto che ci presta i soldi rivolendoli indietro... che gentaccia.. ce li dessero e basta!
Sono sicuro che tra qualche anno ci sarà chi cavalcherà l'onda dell'Europa che ci strangola e non ci fa fare quello che vogliamo, e non siamo più un paese libero e vogliamo la Lira e facciamo anche noi la Italexit.. di questo modo di operare del mercato invece non se ne preoccupa nessuno perché tutti hanno una fettina della torta.
???
Risulta solo che AGCOM non è riuscita a provare che le compagnie si siano messe d' accordo sottobanco e quindi la sanzione per aver fatto cartello decade.
La fatturazione a 28 giorni è e rimane illegittima e i soldi avrebbero dovuto già restituirli ( si, col caxxo )
Quello che a me fa pensare su queste cose è peró che sono troppo strane.
Voglio dire o siamo tutti stupidi noi oppure lo sono loro, e io da uno o piu giudici mi aspetto che siano preparati e attenti.
A questo punto peró è lecito pensare che:
- o il tar è ottuso e non capisce quello che sta facendo
- oppure il tar è chiaramente corrotto e chissà quanto ha guadagnato facendo questo favore alle compagnie.
Scusate ma io altre soluzioni non le vedo.
Se ho capito bene l'assurdo legalese usato dal TAR, la multa è stata tolta perché nei documenti presentati non c'è niente che riporti a un cartello da parte delle compagnie telefoniche, e che al massimo c'è stata la violazione del codice di consumo, danneggiando quindi solo i consumatori, ma non ci sono prove reali che dimostrino che le compagnie telefoniche si fossero accordate...la multa era per gli accordi, non le per la fatturazione a 28 giorni, visto che gli accordi non sono dimostrabili la multa viene annullata.
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