Coronavirus, da Xiaomi nuovo carico di mascherine per la Regione Lombardia

Per fronteggiare la pandemia di nuovo coronavirus in questo momento dilagante in Italia Xiaomi sta offrendo il suo supporto alla Protezione Civile della Regione Lombardia
di Nino Grasso pubblicata il 19 Marzo 2020, alle 12:21 nel canale TelefoniaXiaomi
"I nostri pensieri sono rivolti all’epidemia di COVID-19 che ha colpito l'Italia e in modo particolare le regioni del Nord, quindi non potevamo esimerci dal rinnovare il nostro contributo", con queste parole Chew Shou Zi, CFO and President of International Xiaomi Corporation, ha annunciato il secondo carico di mascherine da parte di Xiaomi destinato all'Italia.
Il dirigente dell'azienda cinese ha inoltre promesso "altre forniture mediche, tra cui termometri digitali a infrarossi e indumenti protettivi". Dopo un primo lotto di mascherine arrivate in Italia circa due settimane fa, Xiaomi ha annunciato per mezzo di una nota stampa che "vuole continuare ad offrire il proprio contributo e supporto" per fronteggiare l'emergenza legata alla diffusione epidemiologica del virus COVID-19, noto più comunemente come nuovo coronavirus.
Per farlo ha effettuato una una nuova donazione di migliaia di mascherine che andranno a sostegno della Protezione Civile della Regione Lombardia e ad alcuni clienti e partner di Xiaomi. La Regione Lombardia è attualmente l’area più colpita dall'epidemia di coronavirus, con gli ultimi numeri che mostrano una crescita costante dei contagi. In Italia si parla di 28.710 casi attivi, con 4.025 guariti e 2.978 decessi. Fra questi in Lombardia - al netto di quasi 50 mila tamponi effettuati - sono attualmente presenti 12.266 casi confermati, fra cui 7.285 ricoverati, 924 in terapia intensiva e 4057 in isolamento domiciliare. I decessi nella sola Lombardia sfiorano i 2.000 casi.
Le nuove mascherine sono state consegnate alla Protezione Civile della Regione Lombardia, accompagnate dal medesimo messaggio di solidarietà "…Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino" volto a sottolineare come l'azienda si senta parte integrante di questo Paese. Il forte senso di responsabilità sociale e di appartenenza alla comunità italiana ha, sottolinea l'azienda, spinto Xiaomi a offrire ancora una volta il proprio sostegno nel fronteggiare la carenza di materiale sanitario, e ad aiutare così il contenimento della propagazione del virus.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPersonalmente orgoglioso di possedere 2 Xiaomi e aver dato a loro i miei soldi.
Abbiamo tanto da imparare da loro.
Insomma, complimenti davvero a Xiaomi, ma si dovrebbe rivedere l'economia di mercato globale.
perchè ricapiteranno, e se tutti i paesi del mondo si fanno i calcoli e devolvono un trentesimo di quello che vanno a spendere adesso nella gestione della pandemia in aiuti per la gestione tempestiva di un onset epidemico ci risparmiamo tutti un sacco di morti di grattacapi e di brutte figure
Insomma, complimenti davvero a Xiaomi, ma si dovrebbe rivedere l'economia di mercato globale.
Occhio che un sacco di fabbriche in Cina le hanno volute impiantare proprio gli imprenditori occidentali per massimizzare i profitti delle loro imprese. Come prevedibile, i cinesi hanno assorbito come una spugna le conoscenze e poi sono nati colossi come Xiaomi. Precisato ciò, plauso a Xiaomi che pur non essendo obbligata ad aiutare una nazioncina come la nostra, ha compiuto questa liberalità. Xie xie ni, Xiaomi.
perchè ricapiteranno, e se tutti i paesi del mondo si fanno i calcoli e devolvono un trentesimo di quello che vanno a spendere adesso nella gestione della pandemia in aiuti per la gestione tempestiva di un onset epidemico ci risparmiamo tutti un sacco di morti di grattacapi e di brutte figure
Innanzitutto servirebbe un cambio di passo di tutte le legislazioni mondiali, non basta prendersela con la Cina, che per quanto si sia mossa tardi, poi ha fatto scuola.
In secondo luogo segnalo che, pur avendo visto tutti quanto la Cina si sia sbagliata sul virus, i vari governi europei stanno facendo peggio, si stanno muovendo con estrema lentezza. L'Italia ad esempio si è mossa un po' più in ritardo di quanto abbia fatto la Cina, in Francia sono già in una situazione in cui l'Italia aveva cominciato a fare contenimento ma non si degnano di mettere in campo azioni in questo senso, l'Inghilterra è governata da Trump2 la vendetta, ...
Leggetevi il report di Tomas Pueyo se volete farvi un'idea.
Adesso, per tornare in tema, c'è un'azienda cinese che ha visto cosa sia il coronavirus per averlo provato sulla propria pelle per così dire; adesso sta inviando un piccolissimo aiuto (perché quello è
"mi pare il minimo, è tutta colpa dei cinesi", quando invece dovremmo dire solo "grazie", perché nonostante tutto potevano farsi anche i cavoli loro. L'unica cosa che ne ricavano è un po' di pubblicità che potevano fare anche in 1000 modi diversi.
Quindi a tutti quelli che a fronte di un gesto di solidarietà rispondono che "è colpa dei cinesi", rispondo con un proverbio cinese: "Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito.".
Basta una ricerca su Google, sforzati
Insomma, complimenti davvero a Xiaomi, ma si dovrebbe rivedere l'economia di mercato globale.
Ti lamenti di gente che ha migliorato la propria condizione giocando secondo le regole?
Dovresti lamentarti degli oligarchi occidentali, che quelle regole le hanno fatto varare da politici sul loro libro paga.
Ed è la ragione per cui l'UE ( la massima rappresentante del globalismo malato che citi ) proprio non va. Altro che Italexit. Ci vorrebbe lo smantellamento di quel carrozzone che si spaccia per entità politica, quand'è al massimo un'agenzia di brokerage.
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