Addio 'Ok, Google': OpenAI al lavoro per far diventare ChatGPT l'assistente predefinito

Secondo indiscrezioni, OpenAI starebbe lavorando al supporto per permettere all'utente di configurare ChatGPT come assistente predefinito su Android, con interfaccia utente e (forse) controllo vocale sempre attivi.
di Nino Grasso pubblicata il 08 Gennaio 2024, alle 11:41 nel canale TelefoniaGoogleAndroidOpenAIChatGPT
Gli utenti Android alla ricerca di qualcosa di più di Google Assistant potrebbero presto avere un'alternativa molto interessante: ChatGPT. Secondo quanto scoperto da Mishaal Rahman di Android Authority, OpenAI starebbe lavorando a una nuova funzione dell'app ChatGPT per il robottino verde, che le permetterà di sostituirsi all’assistente vocale di Google come app predefinita a livello di sistema.
In breve, insomma, ChatGPT potrebbe apparire ovunque nell'interfaccia Android e rispondere alle domande e ai comandi vocali dell'utente, proprio come fanno attualmente servizi come Google Assistant e Amazon Alexa. Ma, a differenza di questi ultimi, ormai un po' arretrato rispetto a quanto hanno mostrato le tecnologie di intelligenza artificiale generativa nel corso dell'anno appena concluso, ChatGPT è una delle intelligenze artificiali più avanzate e "smart" disponibili oggi.
ChatGPT al posto di Google Assistant su Android? OpenAI ci sta pensando
Rahman ha scoperto nel codice dell'ultima versione dell'app ChatGPT (1.2023.352, rilasciata il mese scorso) riferimenti a una nuova attività denominata "AssistantActivity", oltre all'implementazione di un'interfaccia utente di overlay semitrasparente tipica degli assistenti vocali. Ha provato ad attivarla, senza però riuscire a lanciare comandi vocali. È probabile che la funzione sia ancora in fase di sviluppo preliminare, che potrebbe essere rilasciata in futuro o non vedere mai la luce.
Diventando app assistente predefinita, ChatGPT potrebbe sfruttare API avanzate per restare sempre in ascolto, leggere elementi visualizzati sullo schermo ed elaborare testo e immagini. Potrebbe persino utilizzare una hotword sempre attiva, come "Ehi ChatGPT", anche a schermo spento, o essere lanciata attraverso un tasto fisico personalizzabile se presente nel dispositivo.
Fonte: Android Authority
Il problema degli assistenti vocali di terze parti, come ChatGPT, è che non hanno un ecosistema di app nativo alle spalle. Non possono quindi gestire facilmente promemoria, note, liste della spesa e simili, a meno che non vengano implementati nell'app dell'assistente (come avviene ad esempio con Alexa), e di norma non possono neanche intervenire con i gadget per la smart home. Ma come sostituto di Google Search per porre domande e ottenere risposte, ChatGPT sarebbe probabilmente molto valido e apprezzato dagli utenti, soprattutto per la sua capacità di rispondere in maniera naturale.
Di contro, Google sta cercando di rinnovare il suo Assistant con tecnologie di intelligenza artificiale generativa come Bard e, stando ai rumor, un assistente completamente nuovo chiamato "Pixie" potrebbe essere lanciato con Pixel 9 verso la fine dell'anno. Ma nel frattempo, avere la possibilità di sostituire Google Assistant con la più innovativa ChatGPT potrebbe attrarre molti utenti.
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