-20% nelle vendite di smartphone per la pandemia COVID-19 nel primo trimestre

Meno 20%: questo il freddo dato di mercato registrato, in modo cumulato, dai produttori di smartphone nel corso dei primi 3 mesi del 2020. Il dato, fornito dalla più recente analisi Gartner, tiene ovviamente conto degli effetti generati dai lockdown in un po' tutte le aree del mondo che si sono propagati sin dal mese di gennaio in Cina per poi colpire in misura più marcata l'Europa dal mese di marzo.
Si tratta della contrazione trimestrale più grave di tutti i tempi, figlia ovviamente di eventi straordinari che hanno influenzato tutto il mondo nel corso del primo trimestre 2020 e che sicuramente continueranno a generare ripercussioni nel corso del secondo trimestre dell'anno.
Tutti i top 5 produttori mondiali di smartphone hanno registrato un calo nelle vendite, con l'unica eccezione rappresentata da Xiaomi. Samsung e Huawei mantengono le prime due posizioni ma hanno visto una contrazione dei volumi di vendita rispettivamente pari al 22,7% e al 27,3%. Cambiano solo in misura ridotta le quote di mercato complessive di queste due aziende: Samsung continua a rimanere il primo produttore a livello globale con una quota del 18,5% sul totale; Huawei segue con il 14,2%.
Al terzo posto troviamo Apple, capace di limitare la perdita di volume di vendita all'8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: per questo motivo l'azienda di Cupertino riesce ad incrementare la quota di mercato globale, avvicinando Huawei con un valore del 13,7%.
Al quarto posto troviamo Xiaomi che grazie all'unico dato positivo, benché di solo l'1,4%, rispetto allo scorso anno riesce a superare OPPO chiudendo con una quota di mercato del 9,3%. Oppo si posiziona al quinto posto con una contrazione del 19,1% rispetto allo scorso anno, capace ancora di ottenere una quota di mercato dell'8%. Per tutti gli altri produttori la quota cumulata è del 36,3%, con un calo nelle vendite del 24,2% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Nel corso dei primi 3 mesi del 2020 la capacità produttiva di un po' tutti i produttori di smartphone a livello globale è stata messa duramente alla prova: i lockdown in Cina da gennaio a marzo non hanno permesso di produrre a pieno regime come abitudine, generando una insufficiente offerta sul mercato. Dal mese di marzo il lockdown messo in atto nelle regiono occidentali ha ridotto la domanda di prodotti nel mercato da parte di consumatori e aziende, anche quando la capacità produttiva è ritornata alla piena operatività.
Per il secondo trimestre ci si attendono dati sempre negativi per questo mercato, influenzato non più da una produzione insufficiente ma dall'incapacità dei consumatori di poter acquistare attraverso i tradizionali canali fisici per via del lockdown praticato in moltissime nazioni. A bilanciare, quantomeno in parte, troveremo le vendite online ma molto dipenderà da quanto le strutture commerciali esistenti, nonché gli stessi produttori di smartphone, saranno capaci di adattarsi in tempi molto rapidi a questa situazione.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogli smart phone ci sono da tutti i prezzi, a mia figlia di 11 anni ho comprato uno da 89€
Comunque il danno grosso ci sarà nel Q2, il primo trimestre ha toccato solo cina korea e da marzo Italia, il resto del mondo ha chiuso a fine marzo, quindi tutto aprile e maggio chiusi sono nel q2.
Bisogna vedere le caratteristiche .
Intendevo quelli di fasci alta .
Intendevo quelli di fasci alta .
perche' dovrebbero calare di prezzo? i guadagni sui top di gamma finanziano lo sviluppo anche di quelli medio e bassi, se uno non si puo' permettere i top ci sono ottimi cellulari a 300€.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".