SSD overcloccabili? Intel ci pensò, ma decise che era troppo rischioso

SSD overcloccabili? Intel ci pensò, ma decise che era troppo rischioso

Durante una recente intervista, il boss degli Overclocking Lab di Intel ha parlato di come in passato abbia sperimentato l'overclock degli SSD per aprire questa possibilità agli utenti finali. Non si tratta di una rivelazione, infatti l'azienda ne parlò pubblicamente nel 2013, sfruttando poi il lavoro svolto per creare gli SSD 730.

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Storage
Intel
 

In queste ore sta circolando una notizia, tratta da un'intervista apparsa su Anandtech a Dan Ragland (a capo dell'Overclocking Lab di Intel), secondo cui la casa di Santa Clara avrebbe pensato in passato di immettere sul mercato degli SSD overcloccabili dagli utenti finali. La notizia è assolutamente vera, ma non si tratta di una novità o di una rivelazione delle ultime ore: il progetto risale al 2013 e ne furono date dimostrazioni al PAX Prime dello stesso anno.

"Amiamo sperimentare. Fate il nome di qualcosa, abbiamo provato a overcloccarla! Qualsiasi tipo di prodotto, appartenente a differenti categorie. Abbiamo parlato di notebook e desktop, e ci sono anche altre cose che abbiamo provato a overcloccare", spiega Ragland ad Anandtech. "Non voglio insinuare che abbiamo analizzato tutto ciò che ha fatto Intel, ma quando esce una nuova categoria di prodotti ci diamo un'occhiata chiedendoci se c'è del margine. Ci chiediamo se esista un mercato per l'overclocking. Chiediamo ai consumatori se lo desiderano o se avrà un qualunque tipo di valore. Ti faccio un esempio: ho svolto un lavoro pionieristico sull'overclocking degli SSD".

Ragland è in Intel da oltre 24 anni, quindi nel 2013 era nelle fila dell'azienda, anche se con altre mansioni, sempre legate comunque all'ottimizzazione delle prestazioni dei prodotti. "In effetti, c'è molto margine di manovra, almeno quando analizzammo l'overclocking degli SSD. Perché in modo simile a una CPU, hanno i propri limiti di potenza e, a seconda che tu possa raffreddarli o all'ambiente in cui ti trovi, c'è del margine. Ma quando lo abbiamo valutato e ci siamo chiesti se i dati fossero a rischio, abbiamo chiesto al mercato e alla fine abbiamo deciso di non intraprendere quella strada. È qualcosa su cui teniamo sempre una mente aperta, ma all'epoca quella fu la decisione".

In rete vi sono almeno tre video del 2013 che mostrano come Intel abbia davvero pensato di concedere questa opportunità agli appassionati, permettendo di intervenire da XTU sulla frequenza del controller dell'unità e sulla velocità del bus di collegamento alla memoria NAND.

I timori per la sicurezza dei dati e probabilmente per eventuali problemi di affidabilità e durata - con conseguenti RMA - portarono Intel a desistere dal creare gli SSD della "serie K", come le ben note CPU Core con moltiplicatore sbloccato. Quel lavoro però non fu del tutto vano, infatti si rivelò utile per portare sul mercato, nel 2014, gli SSD 730, una nuova gamma di SSD ad alte prestazioni (per quel periodo).

Gli SSD 730 non erano infatti altro che un overclock dei precedenti SSD 530. Intel aumentò il clock del controller del 50%, da 400 a 600 MHz, alzando contestualmente la velocità del bus della NAND del 20%, da 83 a 100 MHz. Il tutto in modo ufficiale, con 5 anni di garanzia. Una scelta saggia, sia per la stessa Intel che per gli utenti finali: non facciamo fatica a pensare che, specie in quegli anni in cui gli SSD rappresentavano una novità per molti, aprirli all'intervento esterno avrebbe portato a più danni che benefici.

1 Commenti
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agonauta7801 Febbraio 2022, 12:06 #1
L'unico che non deve essere overcloccabile dall'utente è proprio l'ssd che deve avere prestazioni affidabili, costanti e continue.

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