100 TB entro il 2030: la scommessa di Seagate per i datacenter IA

Seagate punta a un hard disk da 100 TB entro il 2030 per soddisfare la crescente richiesta di storage nei data center AI. L’azienda aumenta la densità di archiviazione e usa energia rinnovabile per ridurre consumi ed emissioni
di Andrea Bai pubblicata il 08 Maggio 2025, alle 08:21 nel canale StorageSeagate
Seagate ha intenzione di immettere sul mercato un hard disk da 100TB entro il 2030, che andrà a triplicare di fatto la capacità di conservazione di informazioni delle unità più capienti oggi in commercio: il modello Seagate Exos M, presentato dalla compagnia a gennaio, offre uno spazio di storage di 36TB.
"C’è una domanda molto forte. Questo drive è cruciale per fornire la capacità di storage richiesta dal mercato, perché non esiste altra tecnologia in grado di raggiungere questi livelli per sostenere la crescita dei dati" ha dichiarato BS Teh, Chief Commercial Officer di Seagate, alla CNBC.

La società ha saputo ritagliarsi un ruolo rilevante nel settore dell'IA, andando a supportare le infrastrutture necessarie allo sviluppo dei modelli generativi avanzati realizzati da OpenAi, Microsoft e Google. Se si pensa all'hardware funzionale all'IA, la prima cosa che balza alla mente sono le GPU necessarie per l’addestramento e l’esecuzione dei modelli, ma d'altra parte l'addestramento di questi stessi modelli necessita di enormi volumi di dati.
La possibilità di disporre di hard disk di maggiori capienze può aiutare a contenere gli spazi necessari alla costruzione di datacenter e aiutare in questo modo a evitare che i consumi energetici associati alle attività dei modelli IA vadano fuori controllo. Aumentare la densità di informazione stoccabile consente di consumare meno energia per terabyte. Sempre in questo contesto, Seagate si è impegnata a rendere tutti i suoi impianti produttivi alimentati da energia rinnovabile. "Ci concentriamo su ciò che possiamo influenzare e puntiamo a far sì che tutti i nostri stabilimenti utilizzino energia da fonti rinnovabili" ha dichiarato Teh, che ritiene gli hard disk essere una tecnologia più sostenibile anche degli SSD in termini di carbonio incorporato (cioè tenendo conto delle emissioni in tutte le fasi del processo produttivo).
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