All In Wonder e RoHS: tutto chiarito

Le schede video AIW basate su chip R5xx continuano a venir commercializzate in Europa; sospese solo quelle basate su GPU R4xx in quanto in via naturale di fuoriuscita dal mercato
di Paolo Corsini pubblicata il 29 Luglio 2006, alle 09:11 nel canale Schede VideoNei giorni scorsi abbiamo segnalato, con questa notizia, come i prodotti della serie All in Wonder di ATI fossero stati ritirati dal mercato europeo a motivo della non compatibilità con le specifiche RoHS.
Mike Kreiten, PM EMEA di ATI dei prodotti della serie All In Wonder, smentisce questa informazione, nata a seguito di una errata intrpretazione di alcune indicazioni fornite dalla stessa ATI.
Il produttore canadese ha interrotto la commercializzazione in Europa di quelle schede della serie All in Wonder basate su GPU della serie R4xx, quindi i modelli Radeon X800 e inferiori. La produzione e la commercializzazione di soluzioni All In Wonder basate su GPU della famiglia R5xx continua, invece, in quanto questi prodotti sono stati resi compatibili RoHS.
La scelta di non immettere più sul mercato le vecchie generazioni di schede All In Wonder è legata a semplici considerazioni di opportunità: queste schede sono infatti già in fase EOL, End of Life, quindi in procinto di uscire comunque dal mercato. Un riadattamento per renderle compatibili RoHS avrebbe solo implicato per ATI un aggravio di costi non giustificato per prodotti al termine del loro ciclo di vita commerciale.
Quella RoHS è una direttiva emanata dalla Comunità Europea, che prevede il divieto e la limitazione di utilizzo di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente ed alcuni ritardanti di fiamma nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un prodotto che non risponde pienamente a queste specifiche può essere ovviamente modificato per rispettarle appieno, ma questo può implicare la sostituzione di alcuni componenti e in generale un aggravio dei costi.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer la circolazione di notizie false non si configrano reati molto gravi in questi casi?
Mi pare che oggigiorno si faccia largo uso di notizie mirate a colpire in qualche modo alcune aziende (e la tattica viene sempre dagli stessi) e la cosa o rimane li che aspetta la smentita o è seguita dal lancio di un qualcosa da parte della casa concorrente
Per la circolazione di notizie false non si configrano reati molto gravi in questi casi?
Mi pare che oggigiorno si faccia largo uso di notizie mirate a colpire in qualche modo alcune aziende (e la tattica viene sempre dagli stessi) e la cosa o rimane li che aspetta la smentita o è seguita dal lancio di un qualcosa da parte della casa concorrente
no, è normale che tra concorrenti si parlino male.
i reati a cui alludevi (es aggiotaggio) presentano il dolo specifico di causare turbative del mercato. dal punto di vista pratico puoi considerarla una differenza qualitativa: se da un lato ogni notizia su una società quotata in borsa può aver ripercussioni, dall' altro solo alcune notizie sono adatte a produrre un grande impatto sul titolo. (es: dichiarare poco prima dei bilanci che la soc è in rosso, per comprare azioni che ritorneranno a valori elevati quando il bilancio vien realmente presentato e si scopre che è tutto ok)
comunque solo certi soggetti posson compier simili reati: a volte xkè è proprio stabilito che il soggetto attivo del reato deve ricoprir una certa carica, altre volte fattualmente se non si è in una certa posizione non si può aver influenza tale da turbare il mercato.
perchè la casa produttrice è poco sensibile alle tematiche ecologiche non allineandosi ai canoni europei?
perchè la casa produttrice è poco sensibile alle tematiche ecologiche non allineandosi ai canoni europei?
ma nn è reato, al max potrebbe esser responsabilità civile. ma la vedo dura dimostrar il nesso di causalità.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".