Il governo cinese abbandona Windows e i PC "occidentali": largo a Linux

Nel corso dei prossimi due anni la Cina si occuperà di sostituire quasi 50 milioni di PC utilizzati nelle agenzie governative con strumenti "non stranieri" che possano essere mantenuti a livello nazionale. Ciò comporta anche l'abbandono di Windows a favore di Linux, in una misura volta a tagliare ogni possibile dipendenza da realtà statunitensi per tutto ciò che concerne l'operatività della macchina dello Stato.
Si tratta di una misura che in realtà arriva "da lontano", con il governo cinese che nel corso dell'ultimo decennio ha cercato di incoraggiare il più posibile l'adozione di hardware e software locali, assumendo tra l'altro un'azienda per controllare i fornitori locali nello sviluppo di componenti e servizi sensibili per il funzionamento dei sistemi informatici governativi.
Una mossa che potrebbe avere impatti piuttosto pesanti su realtà come Dell e HP, per i quali la fornitura e l'assistenza a realtà governative rappresenta una parte importante del loro giro d'affari. Al contrario Lenovo potrebbe avere l'opportunità di strappare importanti quote di mercato ai concorrenti statunitensi.

Vi sono però alcuni componenti che sono fondamentali per determinati scopi e per i quali non esiste ancora un'alternativa "made in China". I produttori cinesi di sistemi PC si affideranno ancora a componentistica occidentale - è il caso per esempio di processori e GPU - per poter realizzare le proprie macchine.
E' infine verosimile che continueranno ad esistere permessi speciali per alcune categorie specifiche, come i media statali e le agenzie di sicurezza informatica, perché possano continuare a rifornirsi di tecnologia estera, anche se non è da escludere in futuro una stretta anche per questi casi particolari.
113 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ già molto al di sopra di quella quota...
St'anno, tra Steam Deck e questa cosa, Linux riceverà un grosso contributo. Con buone e cattive conseguenze.
giustamente non stranieri è tra virgolette
1) Passaggio di Oriente a Linux
2) Conquista dei territori utili
3) Far ripagare pan per focaccia all'Europa (periodo di vacche magre)
Giovani rimboccatevi le maniche perchè il futuro sarà raccogliere le patate a 50c/ora per 12h giorno con ferie a zero diritti, Africa ed Asia lo fanno da sempre, ora tocca a noi.
E la fossa ve la state scavando da soli, anche sul lavoro.....
Scusate lo sfogo ma quando c'è amore le delusioni bruciano di più
In ogni caso sono dell'idea che dovremmo puntare ai sistemi open source per la pubblica amministrazione anche in Europa, con una politica il più possibile comune
"un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette!" (Cit.)
Eh mamma mia, ti serve un esorcismo su quel computer...
1) Passaggio di Oriente a Linux
2) Conquista dei territori utili
3) Far ripagare pan per focaccia all'Europa (periodo di vacche magre)
Giovani rimboccatevi le maniche perchè il futuro sarà raccogliere le patate a 50c/ora per 12h giorno con ferie a zero diritti, Africa ed Asia lo fanno da sempre, ora tocca a noi.
E la fossa ve la state scavando da soli, anche sul lavoro.....
Il problema è anche dato dal fatto che molta gente in pensione "lavora" anche, sfruttando (a 1.000 euro al mese lordi per 11 mesi e senza tredicesima) i meno giovani e i giovani (perché i pensionati ormai non stanno più al passo sia a livello professionale che tecnologico). I meno giovani e i giovani giustamente hanno perso la speranza di poter fare una vita decente pur essendo laureati e pur essendoci la necessità di un rinnovo, ma siamo in Italia e la poltrona è sacra ed è il padrone che decide cosa puoi fare e non fare in barba alle leggi e i rischi nell'essere costretto a non fare rispetto a quanto porti a casa dal lavoro sono molto alti e non né vale la pena.
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