Linux e LibreOffice come risposta alla transizione obbligata a Windows 11

Con la fine del supporto per Windows 10 prevista per ottobre 2025, The Document Foundation invita utenti e aziende a considerare l'adozione di Linux e LibreOffice puntando su libertà, trasparenza e sostenibilità economica. Windows 11 ha costi nascosti e requisiti hardware stringenti.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 10:51 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftLibreOfficeWindowsWindows 10Windows 11Linux
Con l'approssimarsi della fine del supporto ufficiale per Windows 10, prevista per il 14 ottobre 2025, cresce il dibattito sulle possibili alternative alla transizione verso Windows 11. In questo contesto, The Document Foundation (TDF), organizzazione dietro lo sviluppo della suite LibreOffice, ha rinnovato il proprio invito a considerare l'adozione di Linux insieme al proprio software come soluzione economicamente vantaggiosa e orientata alla libertà digitale.
La posizione della TDF - che giunge mentre fa ancora scalpore la decisione danese - si inserisce in un panorama più ampio di preoccupazioni sollevate dagli utenti e da altri soggetti del settore, come il team KDE e la società di sicurezza informatica ESET, che già nei mesi scorsi avevano incoraggiato la migrazione verso sistemi alternativi, soprattutto per coloro i cui dispositivi non risultano compatibili con i nuovi requisiti hardware imposti da Microsoft per Windows 11.
Secondo TDF, il passaggio al nuovo sistema operativo non si limita alla questione degli aggiornamenti di sicurezza, ma implica una crescente dipendenza dai servizi cloud di Microsoft, l'adozione obbligatoria di account e modelli a sottoscrizione, e una progressiva riduzione del controllo da parte dell'utente. La fondazione evidenzia come tali dinamiche comportino costi nascosti e potenzialmente proibitivi, oltre a rendere obsoleti numerosi PC perfettamente funzionanti.
LibreOffice, suite open-source compatibile con i formati di Microsoft Office, è già di default in molte distribuzioni Linux ed è parte integrante della proposta di TDF, che sottolinea come l'accoppiata Linux + LibreOffice offra un sistema moderno, supportato da una comunità globale, privo di costi di licenza o telemetria invasiva.
Inoltre, TDF ha aderito all'iniziativa "Endof10" lanciata da KDE, che mira a offrire risorse e orientamento agli utenti in uscita da Windows 10. A tal proposito, la fondazione ha reso disponibili alcune linee guida pratiche per facilitare la transizione, come la creazione di partizioni di test, la verifica della compatibilità dei software, la predisposizione di piani di formazione e il supporto di consulenti certificati.
Pur riconoscendo che molti utenti continueranno a preferire Windows 11 o a restare su sistemi non più supportati, The Document Foundation insiste sull'urgenza di prendere in considerazione soluzioni più trasparenti e sostenibili, ponendo l'accento sul diritto alla scelta e sulla possibilità di affrancarsi dalle logiche commerciali di un unico fornitore.
67 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - inforaccontare che Microsoft non ha i costi "nascosti"...
Costo licenza sistema operativo: zero.
Costo utilizzo di Libre Office: zero.
Possibilità di riutilizzare i PC che già si possiedono: molto alta.
Se poi le eventuali stampanti sono in rete, la probabilità che funzionino anche sotto il pinguino è elevata pure quella.
Dove sarebbero questi fantomatici costi nascosti?
P.S. stavo rispondendo a coschizza.
Invece col pinguino ci voglio almeno 3 persone che fanno i turni per garantire assistenza 24 ore
Invece col pinguino ci voglio almeno 3 persone che fanno i turni per garantire assistenza 24 ore
Spero che sia una battuta
Capisco che il livello di commenti qui si avvicina, ma come puoi pensare che dicessi sul serio?
Con windows non servono professionisti, vai su Answers Microsoft e ti risponde Franco Leuzzi... non credo mai abbia risolto un problema però intanto ti risponde.
Costo utilizzo di Libre Office: zero.
Possibilità di riutilizzare i PC che già si possiedono: molto alta.
Se poi le eventuali stampanti sono in rete, la probabilità che funzionino anche sotto il pinguino è elevata pure quella.
Dove sarebbero questi fantomatici costi nascosti?
parliamo di uso aziendale dove devi avere personale specializzato e supporto del software a pagamento non esiste costo 0 anzi: libreoffice non lo usi cosi in azienda devi usare la versione a pagamento con il supporto esteso che costa. Poi tu puoi usare quello che vuoi ovviamente ma sono io che alla fine ci metto la firma e vado in penale se faccio una cazzata quindi faccio le cose per bene. E questo fare le cose per bene costa non meno di aver pagato la microsoft.
Con windows non servono professionisti, vai su Answers Microsoft e ti risponde Franco Leuzzi... non credo mai abbia risolto un problema però intanto ti risponde.
Si fa tutto con sfc /scannow.
Cioè tutto esattamente come con windows e ms office con la differenza che non sono legato a MS e ai suoi capricci.
Come per esempio obbligarmi a cambiare OS e hw senza ragione.
E poi formattazione e reinstallazione...
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