Sicurezza biometrica a rischio: le vibrazioni delle dita su schermo consentono di ricreare impronte digitali

Sicurezza biometrica a rischio: le vibrazioni delle dita su schermo consentono di ricreare impronte digitali

Le impronte digitali possono essere ricreate sfruttando i suoni prodotti dal polpastrello quando scivola sul display di uno smartphone: un gruppo di ricercatori mostra la possibilità pratica di violare, seppur con un tasso di successo relativamente basso, sistemi di sicurezza biometrica

di pubblicata il , alle 15:41 nel canale Sicurezza
 

Un gruppo di ricercatori cinesi e statunitensi ha pubblicato un documento dove viene illustrata un'ingegnosa tecnica che può consentire la violazione dei dispositivi protetti da sicurezza biometrica basata sul riconoscimento delle impronte digitali.

La peculiartià di questa tecnica è la possibilità di ricreare digitalmente le impronte digitali a partire dalle vibrazioni prodotte dal dito che scorre sul display di uno smartphone. Sembra fantascienza, ma nel documento i ricercatori spiegano nel dettaglio come sono riusciti ad ottenere ciò, sebbene il successo di violare un sistema protetto da impronta digitale sia relativamente contenuto.

Il lavoro dei ricercatori si basa su altri studi e ricerche già effettuate in passato, dove è stata sfruttata l'intelligenza artificiale per creare una cosiddetta "MasterPrint" o "DeepMasterPrint", cioè un'impronta digitale "passepartout" capace di combinare tratti comuni di varie impronte e poter così autenticare più individui diversi. In questo caso i risultati ottenuti furono abbastanza deludenti, ma proprio partendo da qui i ricercatori si sono chiesti in che modo, senza una fotografia o traccia di un'impronta digitale, sarebbe possibile recuperare informazioni in più sulle impronte digitali per migliorare il tasso di successo degli attacchi MasterPrint.

A questa domanda la risposta è stata data partendo da altri lavori di ricerca, che hanno recentemente mostrato come le vibrazioni prodotte dalle dita quando scorrono su una superficie sono determinate dalle caratteristiche uniche delle impronte digitali.

Da qui il collegamento è stato abbastanza facile: quando si ha tra le mani un dispositivo come uno smartphone, i suoni dello scorrimento delle dita possono essere registrati agevolmente utilizzando il microfono del telefono. E, generalmente, gli utenti fanno scorrere le proprie dita sullo schermo moltissime volte quando utilizzano una qualsiasi app: ne basta una compromessa per accedere al microfono e il "gioco" è fatto. In realtà per il "gioco" serve qualcosa in più, che è poi ciò a cui hanno lavorato i ricercatori: una serie di algoritmi che possano comprendere e analizzare i suoni emessi dai polpastrelli sul display e da qui determinare la possibile conformazione dell'impronta digitale. 

L'attacco proof-of-concept dimostrato dai ricercatori è stato battezzato PrintListener e le sue sperimentazioni in scenari real-world hanno permesso di ottenere un successo “fino al 27,9% con impronte digitali parziali e il 9,3% con impronte digitali complete entro cinque tentativi con il massimo livello di sicurezza FAR [False Acceptance Rate] pari allo 0,01%”. Si tratta di un netto miglioramento rispetto agli attacchi "MasterPrint", ma il tasso di successo può essere considerato ancora relativamente basso.

In ogni caso lo studio dimostra che la tecnica ha una sua validità e, per questo motivo, non deve essere presa sottogamba. Una porzione consistente dei sistemi di sicurezza oggi disponibili su moltissimi dispositivi elettronici di ogni declinazione si basa sulla biometria, e in special modo sul riconoscimento delle impronte digitali: parallelamente crescono i rischi legati al furto delle stesse, e molti utenti e organizzazioni stanno assumendo un atteggiamento più cauto nel mostrare i dettagli delle proprie mani, evitando di esporre le impronte in foto e video. Un attacco come PrintListner, o una qualsiasi sua declinazione più evoluta ed affinata, può aumentare ulteriormente il livello di rischio con l'esito di dover ripensare alcuni aspetti della sicurezza biometrica.

23 Commenti
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io78bis21 Febbraio 2024, 16:46 #1
Ma qual è il rumore che fa lo scorrimento del dito sullo schermo? Nel caso, i sensori di rimozione del rumore non dovrebbero filtrarli?
cruelboy21 Febbraio 2024, 17:18 #2
Originariamente inviato da: io78bis
Ma qual è il rumore che fa lo scorrimento del dito sullo schermo? Nel caso, i sensori di rimozione del rumore non dovrebbero filtrarli?


Si infatti me lo chiedevo anche io. Soprattutto come fa poi un microfono (che già in chiamata non è che vada poi così tanto favolosamente) a "sentire" lo scorrimento delle dita da tutto il casino della vita intorno.
Comunque interessante, curiossissimo di saperne di più!
io78bis21 Febbraio 2024, 18:07 #3
Originariamente inviato da: cruelboy
Si infatti me lo chiedevo anche io. Soprattutto come fa poi un microfono (che già in chiamata non è che vada poi così tanto favolosamente) a "sentire" lo scorrimento delle dita da tutto il casino della vita intorno.
Comunque interessante, curiossissimo di saperne di più!


Io mi sono scaricato il paper per il weekend speriamo di capirci di più o che qualche cervellone di HU possa fornire maggiori dettagli
gnpb21 Febbraio 2024, 19:26 #4
Ma se io uso principalmente il pollice della mano sinistra + l'indice della mano destra per scrivere e l'impronta di sblocco è dell'indice della sinistra come fa a trovarla?
io78bis21 Febbraio 2024, 20:21 #5
Originariamente inviato da: gnpb
Ma se io uso principalmente il pollice della mano sinistra + l'indice della mano destra per scrivere e l'impronta di sblocco è dell'indice della sinistra come fa a trovarla?


vero ma la maggior parte delle persone usa lo smartphone con una mano sola o comunque prima o poi lo scroll con la mano dominante lo fa.
In ogni caso la percentuale di successo non è elevata però giustamente si informa che esiste il rischio.
Io già non sapevo che riuscivano a ricavarne dalle foto, da oggi sempre mani in tasca durante le fotografie
fraussantin22 Febbraio 2024, 02:34 #6
Beh ottima occasione per impostare predefinito sui telefoni il microfono spento , e attivarlo solo quando realmente serve.( In chiamata)

Originariamente inviato da: io78bis
Ma qual è il rumore che fa lo scorrimento del dito sullo schermo? Nel caso, i sensori di rimozione del rumore non dovrebbero filtrarli?


I filtri per il rumore intervengono dopo, filtrando ciò che i 2 microfoni captano e generando un segnale "pulito"

Se una app riesce ad avere il segnale non pulito potrebbe , molto teoricamente, sfruttare la falla.

Originariamente inviato da: gnpb
Ma se io uso principalmente il pollice della mano sinistra + l'indice della mano destra per scrivere e l'impronta di sblocco è dell'indice della sinistra come fa a trovarla?

Di solito si usa quella oiu comoda , poi se usi un altro dito , che so quello del piede uno è ancora piu si uro

La falla rimane cmq difficile da usare.
Ma con le ia moderne potrebbe anche diventare fattibile.
Originariamente inviato da: cruelboy
Si infatti me lo chiedevo anche io. Soprattutto come fa poi un microfono (che già in chiamata non è che vada poi così tanto favolosamente) a "sentire" lo scorrimento delle dita da tutto il casino della vita intorno.
Comunque interessante, curiossissimo di saperne di più!


In realtà i microfoni di un telefono nuovo( pulito ) ci sentono benissimo ,da capire poi su che frequenze viaggiano questi segnali e se sono captati d questi, sono poi appunto tutti i rumori di fondo , ed eventuali filtri a rovinare il suono , che poi in chiamata viene ulteriormente sciupato dai metodi di trasmissione.
gnpb22 Febbraio 2024, 05:11 #7
Originariamente inviato da: fraussantin


Di solito si usa quella oiu comoda , poi se usi un altro dito , che so quello del piede uno è ancora piu si uro

In realtà la questione è proprio la comodità : il sensore è dietro, il telefono lo tengo con la sinistra quindi l'indice sinistro è il più comodo. Per scrivere uso le rimanenti libere ma se ls sinistra regge il telefono come potrò mai usarne l'indice per scrivere o tappare lo schermo?
UtenteHD22 Febbraio 2024, 09:10 #8
bah se usano il microfono, se ci fosse in futuro un problema del genere, forse per risovero basterebbe usare un app per privacy o sicurezza (app di cui fidarsi pero') che usa fisso il telefono e lo da sempre occupato tranne nelle chiamate ecc...
Se invece usassero il microfono sfruttando vulnerabilita' dell'SO, beh allora nulla da fare per protezione.
Mi sembra che il mondo cambiera' completamente nel prossimo futuro, tutto quello che era abbastanza certo (dalla sicurezza, al lavoro, a cio' che vedi, compresa realta' aumentata ecc...) avranno valori completamente diversi.. alla faccia di chi dice che l'IA e' come gli NFT.. (l'hanno usata anche qui per analisi e ricostruzione)
marcram22 Febbraio 2024, 09:23 #9
Tra pelle screpolata, pelle umida, taglietti, calli... a me neanche il sensore stesso riconosce l'impronta, da un giorno all'altro, quindi figuriamoci "l'impronta sonora"...

A parte gli scherzi, credo la cosa fosse facilmente prevedibile, in linea teorica, ma prima di metterla in pratica con profitto, ce ne vuole...

A quel punto, probabilmente, puoi anche estrapolare l'impronta dalla galleria, dalle foto con "dito in primo piano", o dall'impronta che abbiamo tutti probabilmente lasciato sul vetrino della fotocamera...
Alla fine il riconoscimento biometrico con impronta è una comodità, ma non una sicurezza assoluta. Andrebbe sempre usato, nei contesti più sensibili, abbinato a qualche altro metodo di autenticazione...
cronos199022 Febbraio 2024, 10:29 #10
Originariamente inviato da: fraussantin
Beh ottima occasione per impostare predefinito sui telefoni il microfono spento , e attivarlo solo quando realmente serve.( In chiamata)
Attento che hai l'uomo nero dietro le spalle

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