Google ha rimosso il supporto a RISC-V dal kernel Android: cosa succede?

Un dipendente di Google ha pubblicato una serie di patch che rimuovono il supporto dal kernel Android all'architettura RISC-V. La casa di Mountain View, però, spiega che non si tratta di una chiusura verso l'architettura open source.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Maggio 2024, alle 08:11 nel canale TelefoniaGoogleAndroid WearAndroidRISC-V
All'inizio dell'anno scorso Google disse che stava lavorando per implementare il supporto all'architettura RISC-V in Android. Sul finire dello stesso anno, Qualcomm annunciò il progetto di un SoC RISC-V per wearable che avrebbe supportato il sistema operativo WearOS di Google, ovviamente basato su Android.
Da allora Google ha fatto diversi passi avanti per abilitare il supporto RISC-V in Android, ma nonostante i progressi, sembra siamo ancora lontani dall'arrivo dei primi prodotti RISC-V con build certificate di Android.
Nelle scorse ore, un Senior Staff Software Engineer di Google che dirige l'Android Systems Team e lavora sul fork del kernel Linux di Android, ha presentato una serie di patch per AOSP che "rimuovono il supporto di ACK per riscv64". La descrizione di queste patch afferma che "il supporto per i kernel GKI risc64 è interrotto".
Come spiega il sito Android Authority, ACK è l'acronimo di Android Common Kernel, e si riferisce ai rami a valle dei kernel Linux ufficiali di kernel.org che Google gestisce. L'ACK è fondamentalmente Linux più alcune "patch di interesse per la comunità Android che non sono state fuse nei kernel mainline o LTS (Long Term Supported)".
Esistono diversi rami dell'ACK, tra cui android-mainline, che è il ramo di sviluppo principale che viene biforcato in rami del kernel "GKI" che corrispondono a una particolare combinazione di kernel Linux supportato e versione del sistema operativo Android.
"GKI è l'acronimo di Generic Kernel Image (immagine generica del kernel) e si riferisce a un kernel creato da uno di questi rami. Ogni dispositivo Android certificato viene fornito con un kernel basato su uno di questi rami GKI, poiché Google attualmente non certifica i dispositivi Android che vengono forniti con una build del kernel Linux mainline".
Tecnicismi necessari a parte, in rete si è subito scatenato "il panico" tra i sostenitori del matrimonio tra Android e l'architettura open source: Google sta dicendo addio ai suoi piani per RISC-V? Non proprio.
Un portavoce della casa di Mountain View ha smentito tale interpretazione: "Android continuerà a supportare RISC-V. A causa del rapido ritmo di iterazione, non siamo in grado di fornire un'unica immagine supportata per tutti i fornitori. Questa particolare serie di patch rimuove il supporto RISC-V dalla Generic Kernel Image (GKI) di Android".
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Il portavoce non spiega le motivazioni alla base della decisione delle scorse ore, ma lascia intendere che da una parte c'è ancora un sacco di lavoro da fare, dall'altra che Google ha forse affrettato i tempi. In futuro Google dovrà comunque aggiungere il supporto RISC-V nel kernel.
Tutto questo, più semplicemente, sembra indicare che dovremo aspettare più del previsto per vedere dispositivi Android con un processore RISC-V.
5 Commenti
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I chip Risc-V attualmente disponibili sono molto eterogenei a livello di periferiche integrate nel SoC, controller di memoria ed interrupt, ecc. ecc.
Praticamente c'è poca roba specifica per Risc-V che potrebbe finire nell'ACK e comunque i vari produttori dovrebbero fare pesanti customizzazioni anche alla parte "comune", quindi nella sostanza non cambia nulla.
Probabilmente inizieranno a ri-supportare Risc-V in ACK nella forma del profilo RVA23 (profilo "standard" per S.O. a 64bit con supporto di un set standard di estensioni che include anche le V e tanta altra roba in modo da supportare un unico formato binario "bello potente"
Il motivo è che in questo modo avranno una piattaforma davvero comune per tutti i Risc-V che rispettano quel profilo.
Non credo ne abbiano bisogno visti harmony OS di huawei e Hyper OS di xiaomi.
RISC-V è un architettura promettente ancora in fase di sviluppo/standardizzazione, su debian il supporto ufficiale arriverà con la 13 2025 (ubuntu 26.04 LTS) mentre su red hat/fedora ancora non c'è una data esatta.
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