Huawei contrattacca e denuncia il governo americano: il vostro ban è anticostituzionale

Huawei contrattacca e denuncia il governo americano: il vostro ban è anticostituzionale

Non siamo controllati dal governi cinese, i nostri sistemi sono improntati alla massima sicurezza e il ban delle nostre infrastrutture è incostituzionale: questa la linea di attacco di Huawei contro il governo USA

di pubblicata il , alle 07:19 nel canale Sicurezza
Huawei
 

Con una conferenza stampa a Shenzhen, Cina, Huawei ha annunciato di aver iniziato una causa contro il governo statunitense quale risposta al ban istituito sui propri apparati di telecomunicazione. Nello specifico, Huawei si scaglia contro la sezione 889 del 2019 National Defense Authorization Act (NDAA) firmata dal presidente Doland Trump lo scorso anno, indicandone la presunta non costituzionalità. La causa è stata aperta presso la US district Court nell'Eastern District del Texas; il quartier generale di Huawei in nord America è a Plano, Texas.

Guo Ping, Huawei Rotating Chairman, ha affermato che "The U.S. Congress has repeatedly failed to produce any evidence to support its restrictions on Huawei products. We are compelled to take this legal action as a proper and last resort," Manca, nell'ottica di Huawei, una chiara indicazioni dei dati oggettivi che possano supportare quale base fondante l'azione legale che ha portato al ban dei propri prodotti di telecomunicazione nel mercato nord americano. Ricordiamo come il governo USA, alla fine del 2018, abbia di fatto estromesso le aziende cinesi, Huawei e ZTE in testa, da qualsiasi attività legata alla fornitura di apparecchiature per le telecomunicazioni influenzando in questo le future installazioni legate alla connettività 5G.

Il ban delle infrastrutture di telecomunicazione di Huawei è visto come "not only is unlawful, but also restricts Huawei from engaging in fair competition, ultimately harming U.S. consumers. We look forward to the court's verdict, and trust that it will benefit both Huawei and the American people.". Per Huawei il ripristino della situazione precedente non solo è un ritorno ad uno scenario costituzionalmente corretto, ma anche la via attraverso la quale assicurare un confronto commerciale corretto che possa portare beneficio proprio ai consumatori americani che il National Defense Authorization Act mira a proteggere.

Nel comunicato stampa che annuncia l'iniziativa legale, Huawei rimarca di non essere controllata o influenzata dal governo Cinese, che tantomeno ne è proprietario in qualche modo. Oltretutto, Huawei può vantare un track record di tutto rispetto in merito ai temi legati alla sicurezza dei dati. Sono stati citati quali esempi attacchi malware di portata globale perpetrati nel corso degli ultimi anni, nessuno dei quali proveniva da Huawei. Tra 2017 e 2018, secondo il Global Cybersecurity and Privacy Officer di Huawei John Suffolk, si sono registrate circa 30.000 vulnerabilità nei sistemi di telecomunicazione: 9 tra le top 10 aziende coinvolte nelle vulnerabilità sono aziende americane.

Huawei quindi contrattacca, puntando sulla non costituzionalità di un intervento legislativo che la lascia fuori dalle strutture di telecomunicazione in nord America ma che di fatto pone l'azienda sotto pressione un po' in tutto il globo. Studi esterni indicano che permettere a Huawei di partecipare all'implementazione di tecnologie 5G in nord America permetterebbe di ridurre i costi delle infrastrutture wireless tra il 15% e il 40%, con un risparmio di spesa che potrebbe toccare i 20 miliardi di dollari USA nel corso dei prossimi 4 anni.

Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la risposta del governo americano, e soprattutto in che modo la corte lavorerà alla denuncia di Huawei. Il futuro delle telecomunicazioni 5G in nord america, con ricadute quantomeno politiche in un po' tutto il mondo, passa ora attraverso una corte dello stato del Texas.

9 Commenti
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sertopica07 Marzo 2019, 08:15 #1
Come dire, fare i democratici con il deretano altrui...

E la faccenda relativa allo spionaggio industriale e' gia' finita sotto al tappeto?
Gio2207 Marzo 2019, 09:22 #2
Premetto che sono contrario al ban in quanto frutto esclusivamente di una guerra commerciale in corso fra usa e cina e non da eventuali pratiche scorrette di huawei che fin'ora non sono state dimostrate, venendo a noi...
accadesse una cosa del genere in italia il solito magistrato "politicizzato" pur di dare contro il governo in carica darebbe ragione ad una compagnia che di certo non fa gli interessi nazionali o quanto meno li danneggia. Sono convinto inoltre che i cinesi sono degli sciocchi se credono di avere giustizia da un tribunale usa.
pabloski07 Marzo 2019, 11:06 #3
Originariamente inviato da: Gio22
i cinesi sono degli sciocchi se credono di avere giustizia da un tribunale usa.


Non c'hanno pensato neanche per un secondo. Ma come disse Manfredi in un noto film: "queste morti diventano la cattiva coscienza del padrone".

Quello che in molti non hanno capito, è che è nato un asse della resistenza centrato tra Mosca e Pechino, di cui fanno parte svariate nazioni più o meno vessate dagli USA nell'ultimo secolo. Quest'asse conta circa 4 miliardi di anime, cioè oltre la metà della popolazione globale. Copre un territorio vastissimo dell'Eurasia, oltretutto ricco di risorse minerarie e terre rare. E rappresenta un polo industriale enorme ( la Cina dopo tutto è la fabbrica del mondo ).

L'unica cosa che manca a quest'asse è la legittimazione morale per scrollarsi definitivamente di dosso l'impero americano.

Tutte queste azioni stanno pian piano legittimando moralmente l'asse e mostrando gli USA per quello che sono sempre stati, ovvero un impero vizioso. La vera domanda a cui non si ha, per ora, risposta è: "l'impero accetterà di essere messo da parte o andrà in guerra?".
Unrue07 Marzo 2019, 12:21 #4
E' un pò difficile credere che il governo cinese non abbia influenza su Huawei:

https://www.epochtimes.it/news/cina-huawei-e-quel-legame-segreto-col-partito/

Penso che gli Americani facciano bene a fare questi ban, nel senso che così proteggono i loro interessi. Farsi fare un'infrastruttura così delicata dai cinesi sarebbe un bell'autogol. Allo stesso modo figuriamoci se i cinesi se lo fanno fare da aziende americane. Poi che sia corretto o meno è un altro discorso.
Gio2207 Marzo 2019, 12:44 #5
Originariamente inviato da: pabloski

Quello che in molti non hanno capito, è che è nato un asse della resistenza centrato tra Mosca e Pechino, di cui fanno parte svariate nazioni più o meno vessate dagli USA nell'ultimo secolo. Quest'asse conta circa 4 miliardi di anime, cioè oltre la metà della popolazione globale. Copre un territorio vastissimo dell'Eurasia, oltretutto ricco di risorse minerarie e terre rare. E rappresenta un polo industriale enorme ( la Cina dopo tutto è la fabbrica del mondo ).


Premessa,da un pò di tempo a questa parte sul forum mi capita sempre più spesso di quotare dei post, di cui condivido l'orientamento di fondo,ma non l'aderenza alla realtà,in particolare quando si parla degli stati uniti d'america.
Mi fa un pò strano farlo, e inoltre non sempre l'interlocutore comprende che il mio non è ne' essere bastian contrario, nè voler per forza di cose dubitare della sua competenza / grado di conoscenza.


I 4 miliardi a cui ti riferisci, a quali paesi appartengono?



Originariamente inviato da: pabloski
L'unica cosa che manca a quest'asse è la legittimazione morale per scrollarsi definitivamente di dosso l'impero americano.


E ANCHE su questo siamo d'accordo.


Originariamente inviato da: pabloski
Tutte queste azioni stanno pian piano legittimando moralmente l'asse e mostrando gli USA per quello che sono sempre stati, ovvero un impero vizioso. La vera domanda a cui non si ha, per ora, risposta è: "l'impero accetterà di essere messo da parte o andrà in guerra?".


Sono convinto che stiamo per andare ,perché volenti o nolenti verremo trascinati, in guerra. Specialmente se le manovre di strangolamento economico applicate sopratutto ai russi non daranno i risultati -per loro- sperati.
Le elitè dei paesi anglosassoni hanno perso ogni freno inibitorio ,cioè spericolati in politica estera lo sono sempre stati ma oggi si spingono oltre arrivando perfino a provocare la russia sull'uscio di casa sua. Questo forse avviene perché persuasi da un progresso tecnico in poderosa ascesa che può in qualche modo contenere i danni di una guerra nucleare...anzi stanno rivedendo la loro dottrina in funzione di una guerra con l'uso di atomiche a capacità ridotta...evidentemente poi sono convinti,spalleggiati da miltari e anche SCIENZIATI di poter arginare un'eventuale ritorsione che sarebbe poi nientaltro che un attacco a saturazione da parte dei russi.
In pratica sono dei pazzi,anzi dei folli perché sono molto lucidi e intelligenti.


Non escludo nemmeno che quanto stiamo commentando sia parte di un FALSO conflitto con la Cina,in quanto entrambi i paesi stanno diventando interdipendenti economicamente, e dunque che il vero obiettivo sia di papparsi la Russia proponendo ai cinesi di spartirsi l'osso. Scenario catastrofico per noi,anche in assenza di danni collaterali.
pabloski07 Marzo 2019, 14:34 #6
Originariamente inviato da: Gio22
I 4 miliardi a cui ti riferisci, a quali paesi appartengono?


I Paesi dello SCO https://thediplomat.com/2019/03/the...istan-tensions/

Originariamente inviato da: Gio22
Non escludo nemmeno che quanto stiamo commentando sia parte di un FALSO conflitto con la Cina


Potrebbe essere. Ma difficilmente i russi si lasceranno trascinare in guerra, men che meno senza il sostegno diretto della Cina.

Alla fin fine è più facile per i russi contenere gli americani nell'est Europa, che per i cinesi nel sudest asiatico. Cioè in Asia o si ferma questa follia o tra pochi anni cadranno le prime bombe. In Europa, bene o male, c'è ampio spazio di manovra, soprattutto visto che gli interessi dell'EU non sono esattamente allineati con quelli americani.

Già la Merkel ha detto chiaro e tondo che il nordstream 2 si farà, che piaccia o no agli americani.
Nurgiachi07 Marzo 2019, 14:42 #7
E mentre voi parlate di massimi sistemi vi perdete lo spot elaborato da Huawei.
Durante la conferenza non c'è solo l'annuncio della denuncia, c'è anche un dirigente che legge il discorso da un Huawei Mate X.
Un modo tutt'altro che velato per far notare ai consumatori americani ciò che questo comporterà.
Foto -> link
Gio2207 Marzo 2019, 19:44 #8
Originariamente inviato da: pabloski


Ecco il motivo di quella mia premessa. Non condivido la visione sugli appartenenti alla SCO e sui paesi del sud-est asiatico in generale, mi sembrano un gruppo più slegato rispetto a quello NATO dove invece vige una forte gerarchia. Nessuno nella NATO sfiderebbe il primato statunitense invece nella SCO l'India ha contese territoriali con la Cina.
Indiani che hanno svolto manovre congiunte con l'esercito americano,anche con quello cinese a essere onesti,ma agli americani hanno concesso anche l'uso di una base navale. Insomma sembra possibile per gli americani infiltrarsi in asia e applicare il divide et impera.
Senza contare che i cinesi hanno dispute con i paesi del sud-est asiatico per via della questione spartly-paracells.
Questi 4 miliardi di persone che vivono nell'area possono anche nutrire un profondo sentimento anti-americano ma i loro governi non rappresentano questa posizione.

Originariamente inviato da: pabloski
Già la Merkel ha detto chiaro e tondo che il nordstream 2 si farà, che piaccia o no agli americani.

Questa è una bella notizia. Ero rimasto a un vertice a livello europeo,che si doveva tenere a bruxelles,poi non ho avuto modo di informarmi.
pabloski07 Marzo 2019, 20:11 #9
Originariamente inviato da: Gio22
mi sembrano un gruppo più slegato rispetto a quello NATO dove invece vige una forte gerarchia


A prima vista si. Bisognerebbe vedere alla prova dei fatti. Del resto pure la NATO non è detto che non veda clamorose defezioni se le cose dovessero mettersi molto molto male.

I trattati sono un conto, le bombe ben altra cosa.

Originariamente inviato da: Gio22
Nessuno nella NATO sfiderebbe il primato statunitense invece nella SCO l'India ha contese territoriali con la Cina.


In pace no. In guerra chissà. Alla fin fine l'UE teme ripercussioni economiche da parte degli USA. Tuttavia l'asse franco-tedesco si è mostrata chiaramente insofferente verso l'attuale assetto, tanto da proporre di accelerare la costituzione di un esercito europeo.

Originariamente inviato da: Gio22
Insomma sembra possibile per gli americani infiltrarsi in asia e applicare il divide et impera.


Questo non lo credo. Sul fronte militare vale il discorso fatto. Sul fronte politico, i membri dello SCO sono ben coscienti di essere possibili bersagli. E hanno imparato dalla storia quali tranelli gli americani sono in grado di tendere.

Il colpaccio che riuscì a Nixon e Kissinger, di separare l'URSS dalla Cina comunista, difficilmente riuscirebbe oggi.

Originariamente inviato da: Gio22
Questi 4 miliardi di persone che vivono nell'area possono anche nutrire un profondo sentimento anti-americano ma i loro governi non rappresentano questa posizione.


Considera che lo SCO non nasce con l'obiettivo manifesto di creare problemi, ma per favorire un mondo multipolare e una maggiore integrazione tra Europa ed Asia. E' un'entità che si mostra fondamentalmente pacifista, cosa che potrebbe aiutare a catalizzare il sentimento antiamericano nel momento del bisogno.

Cioè lo SCO si pone, agli occhi dei popoli del mondo, come l'aggredito e non come l'aggressore.

Originariamente inviato da: Gio22
Questa è una bella notizia. Ero rimasto a un vertice a livello europeo,che si doveva tenere a bruxelles,poi non ho avuto modo di informarmi.


I tedeschi sono determinati https://www.zerohedge.com/news/2019...-2-gas-pipeline

Questa storia della giurisdizione, vuol dire che ogni attacco al nordstream 2 sarà un attacco diretto alla Germania.

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