DNS Changer: l'Apocalisse di Internet non si è verificata
Il Giorno del Giudizio del Web non si è avverato: i problemi creati da DNS Changer e dallo spegnimento dei server da parte dell'FBI appaiono marginali
di Roberto Colombo pubblicata il 09 Luglio 2012, alle 10:02 nel canale SicurezzaNegli ultimi otto mesi l'FBI ha deciso di mantenere online i PC infettati dal malware DNS Changer, ma alle 6:01 di questa mattina in Italia (le 12:01 AM del fuso della costa est degli Stati Uniti) il Federal Bureau of Investigation ha pianificato lo spegnimento dei server che mantenevano online i PC affetti dal problema.
L'evento era stato annunciato come il possibile lunedì nero di Internet, alcuni lo hanno definito il Giorno del Giudizio del web. Sono passate alcune ore dall'orario stabilito dall'FBI per lo spegnimento dei server, ma ci pare di poter dire che Internet l'abbia scampata indenne.
L'informazione attorno a questo tema è stata forte in questi mesi e soprattutto negli ultimi giorni: l'invito a controllare il proprio PC e a rimuovere il malware ha martellato gli utenti, ottenendo gli effeti sperati. A fronte di un picco di 4 milioni di PC infettati da DNS Changer, le ultime stime davano questo numero sceso a 277.000. In Italia, dato come il secondo Paese più infetto dopo gli USA, il numero si dovrebbe aggirare attorno ai 26.000 computer.
DNS Changer non è un malware difficile da rimuovere: viene scoperto dalla maggioranza degli antivirus aggiornati e gli strumenti per la sua rilevazione e rimozione offerti a chi non si affida a nessun programma di protezione sono largamente disponibili. In sintesi chi ha visto il proprio PC finire offline a causa di DNSChanger ce l'ha messa tutta per evitare di correre ai ripari.
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe stime parlavano di 26.000 utenti in Italia, diciamo su 26.000.000 di persone che si collegano a internet??? Beh fa lo 0,1% del totale, ovvero uno su 1000 e gli altri 999 lavorano, dove sta l'apocalisse qualcuno me lo spieghi.
Che ne abbiano parlato anche al TG non mi sorprende, come qualità di informazione siamo finiti, già da qualche anno, dietro al Burundi (senza offesa per il Burundi, sia chiaro).
Preso
Qua in ufficio da me effettivamente io e altri colleghi lo avevamo preso, ad un certo punto ha smesso di funzionare tutto, tranne Skype stranamente.a) la fine del mondo
b) un gombloddo
c) la fine del mondo dovuta ad un gombloddo (che manco la Spectre)
d) la farfallina di Belen
Io nel mio piccolo ho anche rinunciato ad incazzarmi ed in certi casi a spiegare come stanno veramente le cose.
Tu dovresti andare in uno di quei paesi dove c'è veramente un regime, scrivere un messaggio come quello su un forum pubblico a caso e vedere che succede.
La Freedom House classifica il nostro paese come "partly free" rispetto alla libertà di stampa.
http://www.freedomhouse.org/sites/d...%20Rankings.pdf
Definire la stamoa di regime è un'espressione forte e forse esagerata, ma credo sia ben schierata politicamente, al punto di non riuscire a volte a distinguere il fatto dalla sua interpretazione.
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