SpaceX Transporter-12: lanciata la nuova missione rideshare con 131 satelliti a bordo (anche italiani)

SpaceX Transporter-12: lanciata la nuova missione rideshare con 131 satelliti a bordo (anche italiani)

Nella serata di ieri (ora italiana) è stata lanciata la missione rideshare SpaceX Transporter-12 dalla base californiana di Vandenberg. A bordo erano presenti ben 131 satelliti compreso anche il primo della costellazione IRIDE di ASI.

di pubblicata il , alle 16:42 nel canale Scienza e tecnologia
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SpaceX ha aggiunto un altro importante capitolo alla sua storia di successi con il lancio della missione Transporter-12, che ha portato in orbita 131 satelliti di varie dimensioni e con diversi scopi superando quanto fatto con la precedente Transporter-11 di agosto 2024. Il lancio è avvenuto il 14 gennaio 2025 dallo Space Launch Complex 4E (SLC-4E) della Vandenberg Space Force Base in California, quando un razzo spaziale Falcon 9 si è alzato in volo alle 20:09 di ieri (italiana).

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Il primo stadio di questo vettore, codice B1088, ha volato in precedenza solamente con la missione NROL-126. Il secondo stadio, non riutilizzabile, ha rilasciato i satelliti a diverse quote in orbita elisincrona, inizialmente a circa 500 km per poi aumentare l'altitudine fino a oltre 600 km.

Questa missione rideshare ha visto la partecipazione della startup indiana Pixxel che ha portato in orbita tre satelliti iperspettrali Firefly (puntando a una costellazione di 18 satelliti). Era poi presente anche la capsula di Varda Space per la missione W-2 che permetterà lo sviluppo di farmaci e nuove molecole sfruttando la microgravità oltre a carichi utili aggiuntivi della NASA e dell'aeronautica statunitense. Inversion Space invece ha lanciato la missione Ray per provare tecnologie utili a far rientrare i carichi utili dopo del tempo trascorso nello Spazio.

SpaceX Transporter-12 aveva a bordo numerose aziende e organizzazioni internazionali. La società Planet è stata tra i principali clienti con 36 satelliti Dove utilizzati per l'imaging terrestre insieme al suo secondo satellite, chiamato Pelican, che punta sulla capacità di catturare immagini ad alta risoluzione. Non è mancato anche un satellite MBZ-Sat sviluppato dagli Emirati Arabi Uniti che aveva una massa di ben 750 kg ed era quindi quello più pesante presente a bordo.

Il Cubesat 12U SatGus, realizzato da Tyvak International e CrunchLabs, prevede uno schermo dove gli utenti possono caricare immagini e ottenere una fotografia con la Terra sullo sfondo. A bordo era presente anche "un po' d'Italia". Infatti con la missione Transporter-12 di SpaceX è stato lanciato il satellite IRIDE-MS2-HEO-1 per la costellazione HEO (Hawk for Earth Observation) dedicata all'osservazione terrestre e voluta da ASI (grazie anche ai fondi del PNRR). Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto in merito a questo lancio elogiando il lavoro di Argotec e SpaceX.

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L'italiana D-Orbit ha invece messo in orbita due OTV (Orbit Transfert Vehicle) chiamati Amazing Antonius e Eminent Emmanuel che trasportano a loro volta diversi carichi utili per un successivo rilascio (come i sette satelliti Alba Orbital PocketQubes). Quelli di D-Orbit non erano gli unici OTV. Impulse Space ha infatti lanciato la missione LEO Express 2 con il veicolo Mira che aveva una massa complessiva di 294 kg, considerando anche i carichi utili aggiuntivi. A bordo erano presenti soluzioni BlueBon della sud-coreana TelePIX mentre la spagnola FOSSA Systems aveva a bordo il satellite FOSSASat TAT-0.

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