Riconoscimento facciale negli aeroporti USA: il Congresso esprime preoccupazione per la privacy e la sicurezza dei passeggeri

Riconoscimento facciale negli aeroporti USA: il Congresso esprime preoccupazione per la privacy e la sicurezza dei passeggeri

I senatori USA chiedono chiarimenti sulla tecnologia che potrebbe schedare milioni di viaggiatori. Ecco cosa sta succedendo e quali sono le preoccupazioni

di pubblicata il , alle 13:54 nel canale Scienza e tecnologia
 

Un gruppo bipartisan di dodici senatori americani ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo al programma di riconoscimento facciale della Transportation Security Administration (TSA) in uso negli aeroporti statunitensi, richiedendo un'indagine approfondita all'ispettore generale dell'agenzia.

La tecnologia, attualmente in fase di implementazione in numerosi aeroporti di medie e grandi dimensioni degli Stati Uniti, sta procedendo senza una valutazione indipendente della sua accuratezza e senza audit adeguati per garantire la protezione della privacy dei passeggeri. La preoccupazione dei senatori è rivolta al fatto che questa raccolta massiva di dati biometrici potrebbe trasformarsi nel più grande database di sorveglianza federale, creato senza una specifica autorizzazione del Congresso.

La TSA ha annunciato a giugno l'intenzione di estendere questa tecnologia a oltre 430 aeroporti, nonostante il programma sia ora e limitato a pochi scali. La TSA ha dichiarato all'inizio di quest'anno che intende espandere l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale insieme all'intelligenza artificiale. Kristin Ruiz, vice direttore informatico (CIO) della TSA, ha affermato che l'agenzia sta cercando di usare la tecnologia biometrica per approvare i passeggeri senza la necessità che questi debbano estrarre o mostrare documenti d'identità o carte d'imbarco. Il responsabile della TSA, David Pekoske, aveva indicato che in futuro "si arriverà ad un pnto in cui controlli biometrici diventeranno obbligatori". I senatori hanno citato proprio questa affermazione, evidenziando inoltre diverse problematiche nell'implementazione del sistema. In particolare, la procedura per rifiutare di sottoporsi alla procedura di riconoscimento facciale risulta confusa e intimidatoria per i viaggiatori: a tal proposito sono stati segnalati numerosi casi di addetti alla sicurezza che hanno reagito in modo aggressivo quando i passeggeri hanno espresso la volontà di non sottoporsi alla scansione del volto, o che non erano nemmeno a conoscenza di questo diritto.


La lettera dei senatori richiede una valutazione approfondita di diversi aspetti del programma, tra cui l'effettiva efficacia nel ridurre i ritardi dei passeggeri, la capacità di prevenire l'imbarco di persone presenti nelle liste di divieto di volo e la frequenza degli errori nell'identificazione. Inoltre viene sollevata la preoccupazione circa la gestione dei dati biometrici raccolti e sul rispetto dei protocolli di cybersicurezza. Secondo quanto dichiarato in passato al Washington Post da un funzionario TSA il sistema presenta un tasso di falsi negativi del 3%, che potrebbe tradursi in circa 68.000 viaggiatori erroneamente identificati, mentre per quanto riguarda la conservazione dei dati, la TSA afferma che le foto dei cittadini americani sono eliminate dopo ogni operazione di identificazione, mentre le leggi degli Stati Uniti prevedono che le foto dei cittadini non statunitensi possono essere conservate per periodi estesi, addirittura fino a 75 anni.

Attualmente, i viaggiatori possono rifiutare la scansione facciale semplicemente comunicando la loro decisione al personale di sicurezza e procedere attraverso i controlli mostrando un documento d'identità, come il passaporto.

Come funziona in Europa e in Italia? Nel Vecchio Continente ogni paese utilizza le proprie soluzioni per il controllo automatizzato dei passaporti, che prevede la scansione del volto e del documento di identità, ma ovviamente tutte queste soluzioni si rifanno - e devono rispettare - i principi e le norme contenute nel GDPR.

In Italia esiste inoltre un ulteriore sistema di riconoscimento facciale, noto con il nome di FaceBoarding, ed è stato l'aeroporto di Milano Linate a proporlo per la prima volta in Europa, dopo una fase pilota, a maggio del 2024. Si tratta di un sistema ad adesione totalmente volontaria e riservato ai passeggeri maggiorenni: il passeggero che desidera utilizzare FaceBoarding deve registrarsi al servizio presso appositi chioschi presenti in aeroporto oppure tramite un'app dedicata. La procedura di registrazione prevede la scansione del proprio documento d'identità elettronico (passaporto biometrico o carta d'identità elettronica), la scansione del volto e l'accettazione delle norme sulla privacy. Una volta registrati sarà poi cura dell'utente associare, per ogni viaggio, le rispettive carte d'imbarco al suo profilo.

Il sistema FaceBoarding può essere utilizzato per accedere ai controlli di sicurezza ed effettuare l'imbarco al gate senza che sia necessario mostrare documenti o carte d'imbarco, in quanto il passeggero viene riconosciuto mediante la scansione del volto, confrontandola con il modello biometrico creato durante la registrazione. La scansione del volto, i dati biometrici e le informazioni relative al volo vengono eliminate automaticamente entro 24 ore dal decollo, a meno che il passeggero non acconsenta diversamente in maniera esplicita. In particolare la scansione del volto in fase di registrazione al servizio non viene conservata ma usata solamente per creare un modello biometrico.

Al momento il servizio è disponibile all'aeroporto di Milano Linate per i voli ITA Airways per tutte le destinazioni e per i voli SAS da Linate a Stoccolma, e all'aeroporto di Catania per i voli ITA Airways diretti a Linate.

8 Commenti
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aqua8428 Novembre 2024, 15:29 #1
Eh beh si in effetti è un problema per la privacy… non siamo mica già tutti schedati da anni e anni

Ben venga TUTTO quello che può velocizzare gli spostamenti in aereo.
Ombra7729 Novembre 2024, 00:51 #2
Allora servirebbero aerei più veloci, non queste cacate.

aqua8429 Novembre 2024, 02:44 #3
Originariamente inviato da: Ombra77
Allora servirebbero aerei più veloci, non queste cacate.


Servirebbe non doversi presentare 8 ore prima in aereoporto
Per un volo di 1 ora è più il tempo passato in aereoporto che il viaggio vero e proprio.
Per le “vacanze” con voli da 4 ore una giornata si perde solo per quello.
ninja75029 Novembre 2024, 09:22 #4
ho due riflessioni, la prima mi chiedo chi non abbia nulla da nascondere ad opporsi a una cosa del genere se fatta e pensata per questioni di sicurezza, a me che mi filmino all'aeroporto non frega nulla tanto poi esci dall'aeroporto e ci sono altri milioni di telecamere in tutto il mondo. al solito quelli contrari sono quelli che hanno qualcosa da nascondere

seconda considerazione mi chiedo perchè per prendere un treno alta velocità arrivo alla stazione e salgo con il mio bagaglio mentre per salire sull'aereo mi devono fare anche perquisizione anale completa
Opteranium29 Novembre 2024, 09:25 #5
Originariamente inviato da: aqua84
Servirebbe non doversi presentare 8 ore prima in aereoporto
Per un volo di 1 ora è più il tempo passato in aereoporto che il viaggio vero e proprio.
Per le “vacanze” con voli da 4 ore una giornata si perde solo per quello.

per un volo di un'ora, prendi il treno. Queste paranoie di sicurezza americane, esportate forzatamente nel mondo, sono insopportabili, ai loro aeroporti di fanno semispogliare ormai per i controlli, ma che vadano a quel paese
Opteranium29 Novembre 2024, 09:28 #6
Originariamente inviato da: ninja750
al solito quelli contrari sono quelli che hanno qualcosa da nascondere

no, quelli contrari sono coloro che hanno facoltà di porsi una domanda sul senso, l'utilità e i possibili abusi di questi sistemi di monitoraggio
ninja75029 Novembre 2024, 09:48 #7
Originariamente inviato da: Opteranium
no, quelli contrari sono coloro che hanno facoltà di porsi una domanda sul senso, l'utilità e i possibili abusi di questi sistemi di monitoraggio


ogni mia possibile fantasia non arriva a farmi capire come questo potrebbe impattare nel mio quotidiano, parlo di telecamere aeroporto o street. abusi?

lo stato e i poteri forti sanno che sono stato al JFK il 29/11/2024 alle 09.45 per vacanza? a me che mi frega?

lo stato e i poteri forti sanno che sono stato a roma termini il 30/11/2024 alle 10.45 per lavoro? a me che mi frega?

lo stato e i poteri forti sanno che sono stato a malpensa 25/12/2024 alle 19.45 con la mia famiglia? a me che mi frega?

se mettono tutto in un database corro il rischio di cosa? che capiscono le mie abitudini? le mie preferenze sulle mete vacanza o lavorative? mi tracciano?

quello che vedo sono solo cose positive in caso di indagini, se non ho l'amante se non spaccio e non sono un terrorista continuo a non capire questo volersi nascondere dietro alla privacy o peggio qualcosa di più astratto orweliano
aqua8429 Novembre 2024, 10:11 #8
Originariamente inviato da: Opteranium
per un volo di un'ora, prendi il treno.


Ahhhh è vero!!! Così invece che 1 ora di volo ne faccio 5 di treno!
Ottima idea


Riguardo poi la “Sicurezza”, vai in Egitto, che ti fanno levare anche le scarpe…
E dividono gli uomini dalle donne.
Veramente da medioevo… e poi non bisogna… lasciamo perdere va che mi bannano.

Loro vanno a dormire nelle tende con i cammelli e io turista che arrivo da un paese CIVILIZZATO mi devo fare il visto e passare 3 volte i controlli
Ma di che parliamo….

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