"Pancreas artificiale": rivoluzione nella gestione del diabete. Cos'è e come funziona

"Pancreas artificiale": rivoluzione nella gestione del diabete. Cos'è e come funziona

Il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito sta implementando il "Pancreas Artificiale", un dispositivo intelligente che automatizza il monitoraggio del glucosio e la somministrazione di insulina per i pazienti con diabete di tipo 1.

di pubblicata il , alle 16:24 nel canale Scienza e tecnologia
 

In un passo potenzialmente rivoluzionario per il trattamento del diabete, il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito (NHS) sta introducendo un dispositivo intelligente noto come il "Pancreas Artificiale" o sistema Hybrid Closed Loop (HCL). Questa innovativa tecnologia mira a trasformare la gestione della malattia per quasi 300.000 persone nel Paese che convivono con il diabete di tipo 1.

Il "Pancreas Artificiale" è un dispositivo che automatizza in modo significativo il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue e la somministrazione di insulina, un processo cruciale per coloro che soffrono di diabete di tipo 1. Questo sistema intelligente monitora continuamente i livelli di zucchero nel sangue, determina la quantità di insulina necessaria e trasmette queste informazioni a una pompa che eroga la dose appropriata di insulina.

L'introduzione del "Pancreas Artificiale" rappresenta un passo avanti rispetto ai metodi tradizionali di gestione del diabete, che richiedono ai pazienti di sottoporsi a frequenti esami del sangue dal dito o di indossare costantemente un misuratore di glucosio. Inoltre, allevia la necessità di iniettare manualmente l'insulina, un processo che può essere impegnativo e fonte di stress per molti pazienti.

Il Servizio Sanitario Nazionale sta attualmente valutando quali pazienti trarranno maggiori benefici dall'implementazione di questa tecnologia, coinvolgendo sia bambini che adulti. L'iniziativa si basa su una sperimentazione di successo condotta nel 2022, che ha dimostrato l'efficacia del dispositivo nel migliorare la gestione della malattia in diversi gruppi di età.

Secondo il NHS, il Pancreas Artificiale può prevenire sintomi potenzialmente letali come gli attacchi ipoglicemici e iperglicemici, che si verificano rispettivamente quando i livelli di glucosio sono troppo bassi o troppo alti. Inoltre, potrebbe ridurre il rischio che il diabete di tipo 1 progredisca nel tipo 2, una condizione ancora più complessa da gestire.

L'implementazione del Pancreas Artificiale in tutto il Paese richiederà un periodo di cinque anni, durante il quale il NHS prevede di investire risorse significative in questa iniziativa rivoluzionaria.

9 Commenti
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Gringo [ITF]04 Aprile 2024, 16:48 #1
.....E ci gira pure DooM !
totalblackuot7504 Aprile 2024, 17:26 #2
davvero un'ottima notizia...
jonblu04 Aprile 2024, 19:00 #3
in italia è già qualche anno che c'è ,per sportivi e giovani ,devi rientrare in un certo range per averlo ma c'è
david-104 Aprile 2024, 19:53 #4
Che notizia fantastica!!! A dire il vero pensavo esistesse già da anni...
Come mai non l'hanno spinto forte perchè tutti potessero averlo?
L'unico problema è che mi sembra grandino, ingombrante: d'estate dev'essere un pò una rogna.
redbaron04 Aprile 2024, 21:07 #5
Ma sapete di cosa parlate o fate dei copia e incolla? Questa cosa in Italia é accessibile da qualche anno ormai tramite il servizio sanitario nazionale, senza scomodare quello inglese da cui probabilmente avete copiato l’articolo. Il sistema si compone di una pompa e un sensore che comunicano tra di loro , non é tutto oro quello luccica ed é tutt’altro che perfetto. É un buon inizio in attesa di un closed loop vero.
CYRANO04 Aprile 2024, 21:50 #6
Coda per il fegato artificiale...




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Opteranium04 Aprile 2024, 22:05 #7
Originariamente inviato da: david-1
Come mai non l'hanno spinto forte perchè tutti potessero averlo?

perché non serve a tutti i diabetici ma principalmente a quelli di tipo 1, ovvero da deficit di insulina e che necessitano di 3-4 iniezioni al giorno con relativo monitoraggio, cosa che questo dispositivo semplifica moltissimo.
La maggior parte dei pazienti però sono di tipo 2, cioè insulino resistente, il quale si cura - peraltro molto bene - a livello farmacologico.
giovanni6904 Aprile 2024, 23:33 #8
Originariamente inviato da: Opteranium
La maggior parte dei pazienti però sono di tipo 2, cioè insulino resistente, il quale si cura - peraltro molto bene - a livello farmacologico.


O facendosi un mazzo così, quando possibile, con alimentazione, integratori, attività fisica, stili di vita.
raxas05 Aprile 2024, 00:16 #9
Originariamente inviato da: Opteranium
perché non serve a tutti i diabetici ma principalmente a quelli di tipo 1, ovvero da deficit di insulina e che necessitano di 3-4 iniezioni al giorno con relativo monitoraggio, cosa che questo dispositivo semplifica moltissimo.
La maggior parte dei pazienti però sono di tipo 2, cioè insulino resistente, il quale si cura - peraltro molto bene - a livello farmacologico.

io ho l'Ypsomed, che sarebbe la pompa di insulina, e il sensore FreeStyle Libre 2, dal 2021-2022, per averli bisogna avere un valore di emoglobina glicosilata alto, ed un valore di glicemia altino e quasi ingestibile,
è il diabetologo che fa rientrare nella "prescrizione"
Originariamente inviato da: redbaron
Ma sapete di cosa parlate o fate dei copia e incolla? Questa cosa in Italia é accessibile da qualche anno ormai tramite il servizio sanitario nazionale, senza scomodare quello inglese da cui probabilmente avete copiato l’articolo. Il sistema si compone di una pompa e un sensore che comunicano tra di loro , non é tutto oro quello luccica ed é tutt’altro che perfetto. É un buon inizio in attesa di un closed loop vero.

vero, l'articolo si riferisce al sistema sanitario INGLESE, devono essere un pochino indietro lì, come welfare di salute
comunque so di una soluzione che collega la pompa al sensore e la gestione glicemia è perfetta
non è tutta questa gran cosa futura, voglio dire...
chiamarlo però pancreas artificiale è alquanto impreciso, in quanto il pancreas non produce solo insulina ma anche enzimi digestivi, che non c'entrano col diabete,
ma solo la parte endocrina, della gestione insulina

l'insulino-resistenza c'è anche con il diabete1

Originariamente inviato da: giovanni69
O facendosi un mazzo così, quando possibile, con alimentazione, integratori, attività fisica, stili di vita.

è troppo semplice, bisogna conoscere il peso del "facendosi un mazzo così"...
passi l'alimentazione, con qualche sacrificio...
integratori bisogna sapere quali, tra erbe-piante e quant'altro, inclusi nuovi principi attivi naturali (pqq, nmn, ad esempio)
attività fisica? detta così è come spostare un masso in salita credendo di essere in discesa,
prima che l'organismo sia spostato dalla svogliatezza per passare ad un'attività di prontezza fisica occorrono sacrifici^sacrifici (di pazienza soprattutto)
Metabolicamente si dovrebbe favorire, per la forma fisica, specialmente se in sovrappeso, il percorso da AMPK (catabolismo benefico) suo antagonista lo mTor (anabolismo con rischio di esiti negativi, tipo cancro), tenendo conto comunque che tutti e due sono necessari

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